CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] la morte di Gregorio IX. Il C. tuttavia dimostrò interesse anche per altre scienze. Il matematico pisano Leonardo Fibonacci infatti trasmise varie volte al C., quando era cardinale, soluzioni di problemi algebrici che gli erano state richieste da ...
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Ippiatria
RRiccardo Gualdo
La cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale già in età carolingia, e soprattutto dal sec. XII in poi il cavallo simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca [...] , l'opera di medicina di Teodoro di Antiochia, i quesiti filosofici a Ibn Sab῾īn e quelli matematici di Leonardo Fibonacci, vari trattatelli oftalmologici e dietetici e, appunto, l'ippiatria di Giordano Ruffo.
Tra il 1210 e il 1220 Michele Scoto ...
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NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] di Sacrobosco, e una corrente commerciale in lingua volgare, che ebbe per origine il Liber abaci di Leonardo Fibonacci, degli inizi del 13° secolo.Aritmetica speculativa o aritmologia.- Nel Medioevo l'aritmetica speculativa riunì due correnti: l ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] , XV sec.) e tariffa (XV sec., dall’arabo ta‛rīfa).
Contemporaneamente, dapprima in latino (nel Liber abaci di Leonardo Fibonacci, XIII sec., a metà tra il trattato di matematica e il manuale di pratica mercantile), poi sempre più frequentemente nel ...
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FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] dobbiamo agli Arabi, che forse anche questo avevano ricevuto dagl'Indiani, ossia l'algebra. La fece conoscere in Occidente Leonardo Fibonacci, figlio di un notaio della concessione pisana a Bugia in Algeria, col suo Liber abbaci, che porta la data ...
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GUGLIELMINI, Giovanni Battista
Luigi Pepe
Nacque a Bologna il 19 nov. 1760 da Pietro Antonio ed Elisabetta Musiani. Giambattista fu il primogenito, dopo di lui nacquero Rosalia e Teresa. Rosalia entrò [...] oltre Lagrange e Ruffini: altri autori come Budan e Lotteri erano visti soprattutto come competitori.
L'Elogio di Lionardo [Fibonacci] Pisano (Bologna 1815) è con il De diurno Terrae motu l'opera più importante e originale del Guglielmini. Essa ...
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calcolo
Niccolò Guicciardini
Eseguire operazioni matematiche per risolvere un problema
La soluzione di alcuni quesiti si trova svolgendo un numero finito di operazioni matematiche. Partendo dai dati [...] e matematici. Fu solo attorno al 1200 che gli Europei, per esempio i mercanti italiani, cominciarono a usare la notazione matematica degli Indiani e degli Arabi. Uno di questi mercanti si chiamava Fibonacci e ha dato non pochi contributi al calcolo. ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] la storia della matematica europea è rappresentata poi dall'esistenza di opere di ingegni quali, per esempio, Leonardo Fibonacci e Giordano Nemorario, opere che naturalmente mettono a dura prova ogni tentativo di classificazione.
In altre branche ...
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Numeri, calcoli, misure
Anna Parisi
L'invenzione dei numeri
Fin da tempi antichissimi gli esseri umani sapevano contare. L'uso dei numeri rendeva possibile la risoluzione di molti problemi legati alla [...] arabi erano molto più veloci degli Europei, che utilizzavano ancora i sistemi di calcoli dei Romani. Nel 13° secolo, Leonardo Fibonacci, colpito della bravura degli Arabi nel fare i conti, imparò il loro metodo e scrisse un libro che integrava le ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] ma di origine umbra meridionale, copiati forse a Siena alla fine di un testimone primotrecentesco dell'opera di Fibonacci (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Chig. M. V. 104); oppure la canzone, riconducibile anch'essa alla ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, in un titolo, nella proprietà di un bene,...
zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...