GOSELLINI (Goselini), Giuliano
Massimo Carlo Giannini
Le uniche informazioni di cui disponiamo circa la nascita, i primi anni di vita e l'educazione del G. sono quelle fornite dall'amico e poeta Francesco [...] fatta de la ultima pace (Milano, P.G. Da Ponte, 1578). Si tratta della traduzione dal francese dell'opera del fiammingo Hannard van Gamer, che raccoglieva alcuni documenti relativi alla politica di Giovanni d'Austria e degli Stati generali dei Paesi ...
Leggi Tutto
FRANCESCODe Geronimo, santo
Dario Busolini
Nacque a Grottaglie, nei pressi di Taranto, il 17 dic. 1642, primo degli undici figli di Giovanni Leonardo De Geronimo, proprietario terriero titolare di una [...] sur l'histoire de la Compagnie de Jésus, 1901-1980, III, Roma 1990, pp. 563-565).
Il primo biografo del F. fu il fiammingo K. Begrup, in una Vita stampata ad Anversa nel 1717, mentre di maggior mole sono le opere dei tre storici suoi contemporanei, S ...
Leggi Tutto
DI NEGRO, Ambrogio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova nel 1519, figlio di Benedetto.
Il padre apparteneva al ramo dei Di Negro di Banchi, antica famiglia di nobiltà cittadina, impegnata nelle attività [...] (1583-1589), a cura di E. Grendi, Genova 1975, pp. 27, 66, 72, 79, 102-105, 161, 171, 184; G. Doria, Un pittore fiammingo nel secolo dei Genovesi, in Rubens e Genova, Genova 1977, pp. 18-27; E. Poleggi, Un documento di cultura abitativa, in Rubens e ...
Leggi Tutto
BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] una scultura di soggetto religioso, la cosiddetta Madonna di Bruges (Bruges, St.-Sauveur), che, commissionatagli dal mercante fiammingo Alexander Mosaren immediatamente dopo il suo ritorno, fu tuttavia terminata solo nel 1506 L'opera si differenzia ...
Leggi Tutto
GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] eccellenti furono poco meno (vivente Adriano) per morirsi di fame", pur segnalando la diversa attitudine del pontefice fiammingo nei confronti delle arti, amplificarono la realtà dei fatti per motivi cortigiani e di partigianeria medicea. Se vi ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] e soprattutto saper dare il lume conveniente al colore di ciascheduna parte" (p. 44). Questa è la tendenza prescelta da molti pittori fiamminghi, fra i quali il G. ricorda P.P. Rubens, e poi tali Gherardo, Enrico, Teodoro, nomi in cui si è ipotizzato ...
Leggi Tutto
GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] del viceré e a quelli disposti, tra gli altri, dai mercanti fiamminghi Caspar Roomer e Jan Vandeneynden e dal fiorentino Santi Maria Cella ( quelli con il lombardo Carlo Arici e con il fiammingo, trapiantato a Napoli, Ferdinand van den Eynden.
Nella ...
Leggi Tutto
LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] la ricchezza di scorci, l'attenta resa luministica. L'opera evidenzia l'acume con cui il L. guardava alla coeva pittura fiamminga (Jan van Eyck, Robert Campin, Rogier van der Weyden), ma anche al poderoso plasticismo di Donatello.
Di poco successiva ...
Leggi Tutto
PETERZANO, Simone
Maria Cristina Terzaghi
PETERZANO, Simone. – Figlio di Francesco di Maffeo (Petrò, I Peterzani tra Bergamo…, in corso di stampa), nacque a Bergamo molto probabilmente nel 1535, come [...] insieme alla sua fama, documentata anche da un ingaggio per il collaudo dei dipinti di Valerio Profondavalle (il pittore fiammingo Valerius Diependale) nel palazzo ducale di Milano (oggi perduti), che l’artista, in qualità di pittore tra i più ...
Leggi Tutto
LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] nel 1648 (Vio, 1981). Questo appartiene a una serie di altari maggiori isolati con figure scolpite, spesso realizzati con il fiammingo Juste Le Court, tra cui l'altare maggiore di S. Nicolò da Tolentino iniziato nel 1661 (Ivanoff, 1945 e 1948 ...
Leggi Tutto
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.