FRANGIPANI, Ottavio Mirto
Stefano Andretta
Nacque a Napoli da Silvio Mirto e Laura della Gatta l'11 apr. 1544. L'avvio promettente dello zio Fabio Mirto nella carriera ecclesiastica, già vescovo di [...] al dicembre 1588 egli si addossò il carico di un'opera di ricognizione e ricostruzione spirituale del territorio, specie fiammingo, che gli era stato affidato con una rimarchevole ampiezza di poteri. Nel luglio appianò una diatriba sulla grazia che ...
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LAMA (della Lama), Giovan Bernardo
Valentina Sapienza
Nacque a Napoli in una data imprecisata, comunque collocabile nel primo trentennio del secolo XVI, da Matteo, o Maczeo, pittore documentato nella [...] se le opere a essi riferibili sono andate perdute o non furono poi effettivamente realizzate dall'artista.
Nel 1567 il pittore fiammingo Hendrick van der Broeck, conosciuto anche con il nome di Arrigo di Malines, concordò con Maria Di Capua, monaca a ...
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CALANDRINI, Giovanni
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove venne battezzato il 6 giugno 1544, da Giuliano di Filippo e da Caterina di Agostino Balbani. Fuggì dalla città natale nel 1567 insieme [...] l'8 ott. 1605, il C. si risposò ad Amsterdam il 28 ag. 1607 con Caterina da Pietraviva, vedova a sua volta del fiammingo Assuero de Regemester, già ministro ugonotto a Londra; un anno dopo, sempre ad Amsterdam, diede in moglie la figlia Elisabetta a ...
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LODI, Carlo
Federico Trastulli
Il L. nacque a Bologna l'11 febbr. 1701 da Simone Antonio e da Anna Maria Pedretti.
Secondo Crespi, inizialmente si dedicò a studi umanistici, ma trascorrendo il tempo [...] e i vuoti si alternano sfruttando anche le diagonali mentre la barca inclinata sulla destra vuol esser citazione del vedutismo fiammingo dei Van Bloemen e di A. Tempesta. Un vago sapore protocinquecentesco impronta l'episodio di Telemaco nel giardino ...
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ARCUCCIO, Angiolillo
Oreste Ferrari
Nato probabilmente a Napoli nel quarto decennio del sec. XV; una prima notizia della sua attività pittorica si ricava da un atto notarile del 14 giugno 1464 (cfr. [...] dell'attività dell'A. - il pittore immise nel fondamentale contesto delle componenti culturali iberiche nuove accezioni di gusto fiammingo, a cui era ovviamente addotto dalla presenza nelle raccolte aragonesi di opere del van Eyck, del van der ...
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D'ALESSI, Giovanni
Giuseppe Radole
Nacque a Castagnole, frazione di Paese (Treviso) il 24 ag. 1884 da Angelo e Elena de Cazzari.
Entrato nel seminario vescovile di Treviso e compiuti gli studi teologici, [...] Il motu ... e la Costituzione apostolica "Divini cultus sanctitatem" di S. S. Pio XI, Roma s. a.; Il tipografo fiammingo Gerardo de Lisa, cantore e maestro di cappella nella cattedrale di Treviso(1463-1496), Vedelago 1925; La polifonia classica nelle ...
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BAGNARA, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque a Vicenza nel 1784, di umili natali. Esordì come decoratore di camere; fu poi condotto dal suo protettore, conte Germanico Angaran, a Venezia, dove studiò con [...] scena del mulino a chiaro di lume il cui veramente incantevole effetto nulla avrebbe avuto da invidiare al più finito dipinto fiammingo" della Sonnambula,data alla Fenice il 5 nov. 1835.
Fonti e Bibl.: Venezia, Arch. d. Accad. di Belle Arti, Elogio ...
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COSTANTINO di Rosato (Costantinus Rosati Spallette)
Silvestro Nessi
Nato a Migiana di Monte Malbe nel contado di Perugia verso il 1532, si trasferì giovanissimo in città, dove all'età di ventisei anni [...] 66; L. Fumi, Inv. e spoglio della Tesoreria apost. di Perugia e Umbria, Perugia 1901, pp. 200, 211; W. Bombe, Un pittore fiammingo nell'Umbria (Arrigo van der Broeck), in Rass. d'arte umbra, I (1909), p. 17; U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria ...
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BOUVIER, Pietro
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Milano il 16 nov. 1839 da Benedetto, artigiano ginevrino, doratore e intagliatore, stabilitosi e accasatosi a Milano. Primo di sette fratelli, crebbe [...] , pp. 101-106;V. Grubicy, Prima triennale di Brera, in Pensiero italiano, I (1891), pp. 99 s.; C. E. Accetti, Un fiammingo... di Milano, in Arti plastiche, 16 nov. 1927;Id., P. B., Milano 1929; P. Madini, La scapigliatura milanese, Milano 1929, pp ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] , con la piazza antistante, un importante modello'per la chiesa del Gesù. A Hendrick van der Broeck, più noto come Arrigo Fiammingo, il F. commissionò nel 1561 per la chiesa abbaziale di Farfa, di cui era commendatario, un magnifico Giudizio.
Del F ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.