DAVID, Giovanni
Franco Sborgi
Figlio di Paolo (decoratore di tessuti, morto a Sampierdarena nel 1785) e di Maria Antonia Radavero, nacque a Cabella Ligure (Alessandria) nel 1743.
Si conoscono poche [...] , in coll. privata a Genova; cfr. Sborgi, 1975, p. 52: interessante anticipazione per l'Italia di un gusto per il genere fiammingo e olandese, che si svilupperà soprattutto nel XIX secolo).
È in ogni caso dal suo rientro a Genova che si hanno notizie ...
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CROCE, Giovanni
Piero Caraba
Dal testamento redatto il 10 maggio 1609 dal notaio Figulino e conservato nell'Archivio Veneto notarile (Caffi) sappiamo che la sua nascita sarebbe avvenuta intorno al 1557, [...] si riavvicina allo stile severo e suggestivo del Palestrina anche se talvolta si rifà allo stile veneziano quanto a quello fiammingo come nel Magnificat del 1605; nei mottetti a quattro voci (1597) raggiunge una perfetta simmetria nella forma, dando ...
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GIANNETTI (Giannetto), Filippo
Gaetano Bongiovanni
Nacque "nella terra di Savoca […] distante 24 miglia dalla città di Messina" nel 1630 (Susinno, p. 172) o nel 1640, secondo un'altra fonte (Grosso [...] i disegni acquerellati dell'album mostrano di appartenere a un unico pittore, che secondo De Seta (p. 193) potrebbe essere fiammingo, ma che, seppure con un certo margine di dubbio, potrebbe essere riconosciuto nel Giannetti.
Secondo Susinno (p. 173 ...
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IACOPO da Cessole
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Nato nella seconda metà del XIII secolo, I. era originario di Cessole, località nei pressi di Asti; proprio ad Asti, nel convento della Maddalena, I. fece il suo ingresso nell'Ordine [...] . Kaeppeli, II, pp. 312-316; IV, p. 132), ma anche dalla consistente tradizione di volgarizzamenti in catalano, italiano, fiammingo e tedesco (cfr. Repertorium, p. 114), nonché francese (un'ampia disamina sulle traduzioni del XV secolo in Jacques de ...
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CONTI, Cesare
Rossella Vodret
Nacque ad Ancona (Baglione, 1642) probabilmente intorno alla metà del Cinquecento; fu suo fratello Vincenzo, anch'egli pittore. Ancora giovane si recò a Roma dove la sua [...] , Guida di Macerata e dintorni, Macerata 1905, p. 43; C. Astolfi, Nuove notizie sui pittori C. C. di Ancona e il fiammingo Ernesto de Schaychis, in Riv. marchigiana illustrata, V (1908), p. 157; F. Noack, in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] retro della Giuditta di Cincinnati, o quello dell'arte fiamminga, che il F. certamente già conosceva intorno al 1469 già adottato la convenzione della prospettiva aerea di stampo fiammingo. La tecnica dell'Adorazione di Londra è essenzialmente ...
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FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] .
Allo sposalizio celebrato nella chiesa di S. Iacopo tra i Fossi a Firenze, prese parte tra i testimoni il pittore fiammingo G. Stradano (De Francqueville, 1968). Dall'unione nacquero i figli Smeralda, Olimpia e Scipione.
Quando nel 1589 a Firenze ...
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GARDANO (Gardane)
Carmela Idone
Famiglia di editori attiva a Venezia dal 1538 al 1685 che mantenne per tutta la seconda metà del XVI sec. una posizione di egemonia nel campo dell'editoria musicale, soprattutto [...] artisti e collezionisti di manoscritti del tempo, quali M. Trevisano, H. Uttinger, F. Palavicino, nonché con il compositore fiammingo J. Buus il quale, essendo divenuto nel 1541 organista di S. Marco, procurò facilmente ad Antonio anche manoscritti ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] ai Girolamini e le quattro tavole nell'Annunziata di Nola, dove il rapporto del C. con la contemporanea pittura dei fiamminghi a Napoli appare in effetti assai stretto.
Fonti e Bibl.: C. D'Engenio Caracciolo, Napoli sacra [1623], Napoli 1923, passim ...
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ARMELLINI MEDICI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia o a Fossato nel luglio 1470 dal mercante Benvegnate (o Benvenuto), che pare rinunziasse al proprio cognome (Pantalissi) per quello della [...] parte, oltre ai due cardinali, i finanzieri tedeschi Raimund e Hieronimus Fugger, Conrad, David e Hieronimus Rehlinger, il fiammingo Gerardus de Dorren, e vari banchieri e affaristi italiani, tra cui Agostino Chigi, che ottenne l'appalto dei lavori ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.