MAINERI, Giovanni Francesco
Federica Veratelli
Nacque a Parma da Pietro, pittore (atto notarile del 1503, in Franceschini, p. 479: "Ioanne Francisco de Mainerii de Parma filio quondam Magistri Petri [...] : Zamboni, 1975, p. 42 n. 3, tav. 21a), che rivela l'aderenza ai modelli cortesi e un realismo squisitamente fiammingo, e qualche notizia desunta dalle lettere dell'Archivio mantovano.
Su commissione di Isabella d'Aragona, vedova di Gian Galeazzo ...
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BONATTI
Oscar Mischiati
Famiglia di organari di Desenzano del Garda; è testimoniata anche la forma "Bonati", ma è da ritenere esatta la grafia "Bonatti" essendo attestata dai documenti battesimali e [...] agli inizi del secolo XVIII. È indubbio che egli fu tra i primi a trarre profitto dagli influssi transalpini del fiammingo W. Hermans (attraverso l'insegnamento, a quanto sembra, di C. Prati) e dello slesiano E. Casparini (la cui lezione egli ...
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IROLLI, Vincenzo
Monica Vinardi
Nacque a Napoli il 30 sett. 1860 da Luigi e da Clotilde Fedele. Tra il 1877 e il 1880 studiò presso l'Istituto di belle arti di Napoli, dove ebbe come maestri G. Toma, [...] una fantasia di macchie e di contrasti luminosi, coniugando, secondo la sua personale inclinazione, costume napoletano e genere fiammingo. Si veda per esempio Focolare domestico (Napoli, collezione privata: ripr. in Valente, 1995). Come rilevato da ...
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FRANCHI, Lorenzo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Sebastiano, nacque a Bologna intorno al 1565. Non è nota la sua prima formazione; giunse probabilmente a Reggio Emilia, dove fu a lungo attivo, al [...] momento di progressiva attenzione del pittore alla cultura parmense, ossia al cromatismo e al gusto paesaggistico espresso dal fiammingo Giovanni Sons e dal parmense Sisto Badalocchio. La tela in esame potrebbe pertanto collocarsi fra la pala della ...
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CINICO, Giovan Marco (Giovan Marco da Parma)
Mauro De Nichilo
Nato a Parma verso il 1430, giovanissimo dimorò per qualche tempo a Firenze, dove apprese l'arte del calligrafo alla scuola di Pietro Strozzi.
Il [...] LX di Giannantonio Petrucci (E. Perito, La congiura dei baroni..., Bari 1926, p. 255), nell'epistola indirizzatagli dal musico fiammingo Jean Tinctor (De Marinis, I, p. 80, nota 76), nelle Institutiones grammatice del Musefilo (Napoli, Bibl. naz., ms ...
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D'AMATO, Giovanni Angelo
Maria Pia Di Dario Guida
Del pittore originario di Maiori (Salerno) ignoriamo le date di nascita e di morte, ma la sua attività è ampiamente documentata nell'ultimo quarto del [...] Pino-Francesco Curia.
L'opera, creduta di Leonardo da Pistoia dalle antiche fonti e attribuita in un primo Tomento a Rinaldo il Fiammingo dal.Previtali (1972, p. 873 n. 23), è stata restituita al D. (Di Dario, Guida, 19753 pp. 119 s.) sulla base di ...
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BARTOLUCCI, Rufino (Bartholutius, Rufinus; fra' Rufino d'Assisi)
Paolo Veronese
Si hanno notizie del B. a partire dal maggio 1510. Negli Atti capitolari della cattedrale di Padova si ricorda infatti [...] l'invenzione del "vero" coro spezzato. Vero, è che Venezia in quel volger di tempo subì ampiamente l'influsso fiammingo, documentabile non solo attraverso i nomi dei compositori ivi presenti, ma anche attraverso i repertori musicali, che si ricavano ...
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GIOVANNI da Monte Cremasco (Giovanni da Monte)
Giulia Conti
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente originario di Monte Cremasco, presso Como, attivo nella seconda metà del [...] (1886-95), non sono di facile interpretazione. Secondo M. Devigne (Thieme - Becker, XXV, p. 74) essi si riferiscono a Johannes Mont, fiammingo, che nel 1571 giunse a corte dall'Italia e che nel 1583 chiese il permesso di tornarvi, a causa dell'età ...
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FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] duae… eiusdem epistolarum libri quattuor, Florentiae, per haeredes Philippi Iuntae, 1524, c. 143 r); da due altre lettere del fiammingo, verosimilmente di questo stesso anno, una indirizzata a L. Bartolini Salimbeni e una al F., ci vien dato di ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] persone religiose, Ferrara 1786, che ebbe altre edizioni italiane e traduzioni in tedesco, inglese, spagnolo, olandese, polacco, fiammingo ed arabo. In sostanza il B. rimaneva attaccato all'apologia dell'estinta Compagnia: gli sfuggiva quindi la ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.