Cronista fiammingo (Dynter, Boscoducale, 1375 circa - Bruxelles 1448). Canonico a Lovanio e a Corsendock, fu segretario dei duchi di Borgogna e Brabante. Scrisse un importante Chronicon nobilissimum ducum [...] Lotharingiae et Brabantiae ac regum Francorum (1381-1425) ...
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Ritrattista fiammingo (n. Anversa inizio sec. 16º), attivo in Inghilterra dal 1543 circa. Tra i suoi ritratti si ricordano quelli di Sir John Luttrell (1550; Dunster Castle); di lord Maltravers (1557; [...] Norfolk House); di un gentiluomo (1559; Milano, museo Poldi-Pezzoli). Subì l'influsso soprattutto di A. Moro e del Mabuse ...
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Compositore franco-fiammingo (m. 1515 circa), maestro di cappella di Filippo il Bello (arciduca d'Austria) a Bruxelles, poi di Luigi XII di Francia. Noto per messe, mottetti, canzoni che si pubblicarono [...] in raccolta (Petrucci, Attaingnant, Rhaw, ecc.) dal 1514 al 1551. Altre pagine sono conservate manoscritte a Cambrai e Monaco ...
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Scultore fiammingo (m. Bilbao 1551), forse originario di Malines. Suo capolavoro è la parte scultoria della "Cheminée du Franc" del palazzo di Giustizia a Bruges (1525-1530), eseguita assieme ad altri [...] collaboratori. Recatosi a Bilbao (1533) eseguì un retablo, con più figure, per l'altare maggiore della chiesa di Santiago ...
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Scrittore fiammingo (Heerlen, Limburgo, 1808 - Ixelles 1869). Nei suoi scritti e nelle liriche (Gedichten, "Poesie", 1850; Nagelaten en verspreide gedichten, "Poesie postume e sparse", 1869) fu uno dei [...] più convinti assertori dell'uso letterario della lingua fiamminga. Subì tra l'altro l'influenza formale dei poeti tedeschi Platen e Rückert. ...
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Editore fiammingo (n. 1959). Fondatore nel 1983 della casa editrice Dedalus, direttore editoriale della Standaard Uitgeverij, nel 2008 ha fondato la casa editrice Uitgeverij Vrijdag. Presidente dal 2004 [...] al 2017 della Flemish Publishers Association, nel luglio 2018 ha assunto la carica di presidente della Federazione degli editori europei (FEP) ...
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Giurista fiammingo (Anversa 1531 - Wittenberg 1586). Si addottorò a Jena nel 1558, dove dal 1568 insegnò diritto romano, passando nel 1572 a Heidelberg per una lectura Codicis. Fu tra i maggiori commentatori [...] e buon letterato. Opere principali: Commentarius in Pandectas vulgo Paratitla (1565); Prolegomena (1584); Exempla iurisprudentiae (1585) ...
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Intagliatore fiammingo, attivo a Bruxelles dal 1479 circa al 1520. Fra le sue opere: l'altare col Martirio di s. Giorgio (1493) nel Musée des antiquités a Bruxelles, l'altare con scene della Passione di [...] Cristo nella chiesa parrocchiale a Güstrow nel Meclemburgo (1522 circa, suo capolavoro) ...
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Poeta fiammingo (Dendermonde, Fiandra occ., 1804 - Gand 1859). Animatore del risveglio nazionale dei Fiamminghi dopo il 1830. Improvvisatore di talento e "poeta d'occasione"; nella sua opera vasta e disuguale [...] le liriche di tono intimo, semplice e narrativo sono le migliori. Da ricordare: Nazomer ("Autunno", 1859) ...
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Botanico ed erborizzatore fiammingo, vissuto quasi sempre in Italia, alla corte dei Medici, a Firenze e a Pisa, dove diresse quegli orti botanici. Viaggiò sulle Alpi e sugli Appennini e, nel 1590, andò [...] a Creta. La sua attività ci è nota attraverso i carteggi ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.