PETERZANO, Simone
Maria Cristina Terzaghi
PETERZANO, Simone. – Figlio di Francesco di Maffeo (Petrò, I Peterzani tra Bergamo…, in corso di stampa), nacque a Bergamo molto probabilmente nel 1535, come [...] insieme alla sua fama, documentata anche da un ingaggio per il collaudo dei dipinti di Valerio Profondavalle (il pittore fiammingo Valerius Diependale) nel palazzo ducale di Milano (oggi perduti), che l’artista, in qualità di pittore tra i più ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] nel 1648 (Vio, 1981). Questo appartiene a una serie di altari maggiori isolati con figure scolpite, spesso realizzati con il fiammingo Juste Le Court, tra cui l'altare maggiore di S. Nicolò da Tolentino iniziato nel 1661 (Ivanoff, 1945 e 1948 ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] di stampe, pubblicata a Parigi nel 1714 e nota come Recueil Ferriol, a loro volta tratte dai dipinti del pittore franco-fiammingo Jean-Baptiste Vanmour.
Nel giro di tre anni, e forse con la collaborazione del più giovane fratello Francesco, il G ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] le indicazioni del costume. L'anno fissa un momento nel quale il C. sembra ricercare effetti atmosferici di ispirazione fiamminga nel pittoricismo dell'esecuzione, nella descrittività epidermica e nel fondo chiaro, su cui la luce, come ha notato il ...
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BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] -, che collimasse con la sua concezione dell'arte "rinata". Né pare giusto evocare l'esperienza del "gusto del paesaggio fiammingo" (A. Chastel, L'art italien, I, Paris 1956, p. 215) per certi sfondi non minutamente descritti, ma perscrutati con ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] a riprodurre il vero, poi a fare i quadri". Durante il suo secondo soggiorno a Roma egli seguì il pittore fiammingo Martin Verstappen nelle passeggiate nella campagna e nei Castelli in cerca del paesaggio, del costume, del tipo; di queste passeggiate ...
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FEDERICO IV (III) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria), detto il Semplice
Salvatore Fodale
Nacque a Catania da Elisabetta di Carinzia il 4 dic. 1342, dopo la morte del padre Pietro II, re di Sicilia. [...] del re del Portogallo. Il 13 ott. 1371, a Messina, F. IV fu pugnalato al ventre da un francese, o fiammingo, il quale, condannato al rogo, denunciò come mandante un cavaliere catanese, che Artale d'Alagona si sarebbe però rifiutato di arrestare ...
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MANCINI, Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 ag. 1639 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. A sette anni lasciò la casa paterna per il monastero delle benedettine [...] uscire da una scabrosa situazione in cui si trovò a causa delle sue frequentazioni - forse anche amorose - con un avventuriero fiammingo, il padre Florent de Brandebourg che fu arrestato in Francia nel 1702 e rimase alla Bastiglia fino al 1713.
Di ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] a Brescia nel 1611; seguirono, nel corso del Seicento e Settecento, molte riedizioni e traduzioni, in tedesco, francese, fiammingo, latino e persino in arabo. Una così vasta fortuna corrispose a una notevole influenza sulla mistica francese (su P ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] translatio di Gerardo-Aristippo fu la sola nota all'Europa latina fino a quando, verso il 1260-67, il domenicano fiammingo Guglielmo di Moerbeke, collaboratore filologico di s. Tomaso d'Aquino, non si rifece direttamente al testo greco per l'intera ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.