Musicista fiammingo (Bruges o Roeselare 1490 circa - Venezia 1562). Studiò a Parigi con J. Mouton; visse quasi sempre in Italia (dove giunse, sembra, verso il 1518), specialmente a Venezia, ove dal 1527 [...] fino quasi alla morte fu maestro di cappella a S. Marco. A W. è attribuito il maggiore merito nella nascita e nello sviluppo della scuola veneziana del sec. 16º, sia per il valore delle sue composizioni, ...
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Poeta fiammingo (Bruges 1830 - ivi 1899). Entrò nel sacerdozio e divenne prof. al seminario di Roulers. Nel 1858 apparvero i suoi due primi volumi di versi (Vlaamsche dichtoefeningen "Esercizî poetici [...] fiamminghi" e Kerkhofbloemen "Fiori di cimitero"), ma venuto in urto con l'autorità ecclesiastica, fu costretto a lasciare il seminario. Ne seguì una crisi, di cui si trovano risonanze nella raccolta Gedichten, gezangen en gebeden ("Poesie, canti e ...
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Uomo politico fiammingo (n. 1422 circa - m. 1492); governatore d'Olanda, Frisia e Zelanda (dal 1463), comandò nel 1470-71 le truppe fiamminghe inviate in Francia da Carlo il Temerario duca di Borgogna [...] ascoltato di Maria di Borgogna e dal 1482 alla morte svolse un ruolo di primo piano, a capo delle città fiamminghe, nella resistenza da esse opposta al governo di Massimiliano d'Asburgo. Fu protettore di Colard Mansion, primo tipografo di Bruges ...
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Eroe nazionale fiammingo (Gand 1285 circa - ivi 1345), diresse la ribellione di Gand (1337) contro il conte Luigi di Nevers, il quale si era dichiarato fedele al re di Francia, ostacolando le relazioni [...] commerciali della Fiandra con l'Inghilterra, principale mercato d'esportazione delle drapperie fiamminghe. A. costrinse il conte di Nevers a rifugiarsi in Francia, tentò di riunire in una federazione le città della Fiandra, del Brabante e dello ...
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Pittore fiammingo (n. 1440 circa - m. Roodentale, Bruxelles, 1482), probabilmente originario di Goes nella Zelanda. Maestro nel 1467; nel 1474 fu nominato decano della gilda dei pittori a Gand. Fu quello [...] agli Uffizi). L'opera, che esercitò una profonda influenza sulla pittura fiorentina, è eccezionale nel contesto della stessa pittura fiamminga, per la sua monumentalità, per la stupenda bellezza del disegno e la ricchezza del colore, per l'intensa ...
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Pittore fiammingo (Baerle, presso Gand, 1410 circa - Bruges 1472 o 1473). Anche se è documentato come cittadino di Bruges solo dal 1444, fu con ogni probabilità allievo di Jan van Eyck e, alla morte del [...] maestro (1441), completò alcune opere da lui lasciate incompiute (S. Girolamo, Detroit, Inst. of Arts; Madonna Rothschild nella Frick Collection di New York). L'insegnamento di J. Eyck che si traduce, ...
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Mistico fiammingo (Ruysbroeck, Bruxelles, 1293 - Groenendael 1381). Compì studî filosofici e teologici, fu ordinato prete nel 1317 e per venticinque anni fu cappellano nella chiesa di Santa Gudula a Bruxelles. [...] Spirito incline alla meditazione, abbandonò la lotta alle eresie e la critica agli abusi del clero per ritirarsi (1343) nell'eremo di Groenendael, dove nel 1350 fu eretta una casa di canonici regolari ...
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Filosofo e astrologo fiammingo (n. Malines 1246 - m. dopo il 1310). Studiò, tra il 1260 e il 1270, a Parigi, dove si addottorò in arti (1266) e forse, più tardi, in teologia; partecipò al concilio di Lione [...] (1274) e fu precettore di Guido di Hainaut, poi vescovo di Utrecht, che nel 1292 accompagnò a Orvieto; dal 1289 fu canonico e cantore del capitolo di Saint Lambert di Liegi. Traduttore, dall'ebraico e ...
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Pittore fiammingo (n. tra 1435 e 1440 - m. dopo il 1475), riconosciuto maestro ad Anversa nel 1460, entrò nella gilda di S. Luca di Gand nel 1464 e per la cattedrale dipinse una Crocefissione (1465) che, [...] in Italia, a Urbino (1473-75) eseguì la Comunione degli Apostoli (Urbino, Palazzo Ducale) sempre legata alla sua cultura fiamminga ma con particolari nessi con i moduli del più giovane U. van der Goes. Influenze italiane sono invece nelle opere ...
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Pittore fiammingo (Anversa 1579 - ivi 1657), allievo di P. Bruegel il Giovane nel 1592, è ricordato come "maestro" nel 1602. Nel 1608 venne in Italia, e a Milano fu in contatto con il card. Borromeo. Dal [...] 1609 si stabilì ad Anversa, allacciando una collaborazione con P. P. Rubens, che dipinse le figure di numerosi quadri di S., mentre quest'ultimo aggiunse animali, frutti e fiori a quelli di Rubens (per ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.