COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] e cinturoni, definiti con veridico puntiglio. Anche in questo caso, e più concretamente, si pone un rapporto non casuale con fiamminghi operosi negli stessi anni a Roma; con Aerts Mytens e il suo celebre Cristo deriso, oggi a Stoccolma, che veniva ...
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FERRO, Pietro Antonio
Sabino Iusco
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che nacque probabilmente a Ferrandina (ora prov. di Matera; Barbone Pugliese, 1987, p. 257) verso l'anno 1570.
La ricostruzione [...] del Monte; la Sacra Famiglia della parrocchiale di Rotonda con qualche variante (la fiscella con frutta e la S. Anna) sulmodello fiammingo (forse B. Spranger) che il F. poi ripeterà in S. Chiara a Tricarico; la Madonna col Bambino fra i ss. Michele ...
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GREUTER, Matthäus
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio dell'orafo Konrad di Kempten, nacque intorno al 1565-66 probabilmente a Strasburgo, dove il padre è documentato dal 1564 al 1594, anno della morte. [...] di Roma del 1618 edita dal G. all'insegna dell'Aquila nera, presso S. Tommaso in Parione - operò lo stampatore fiammingo Geert van Schayck, italianizzato in Gotifredo Scaicchi, genero del G., avendone sposato la figlia Susanna nel 1615 (Ibid., S ...
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BELVEDERE, Andrea
Carla Guglielmi Faldi
Ada Zapperi
Si ritiene che la data di nascita di questo pittore, letterato e filodrammatico, invece che nell'anno 1646, riferito dal De Dominici, sia da porre [...] del B., è da vedere nell'artista napoletano un'attenta osservazione della maniera vivace., brillante, libera del pittore fiammingo tradotta subito polemicamente in un forte senso della misura, nella direzione che potremmo appunto definire quasi ...
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PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli
Alessandra Perriccioli Saggese
PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli. – Non si conosce la data di nascita di Reginaldo Piramo o Pirano (Bellifemine, 1979), miniatore [...] da Michele D’Elia, il quale, nel sottolineare la cultura eclettica con citazioni dalla pittura emiliano-ferrarese, veneto-padovana e fiammingo-napoletana delle miniature, ha colto un rapporto con l’opera di Costantino da Forlì, uno dei più importanti ...
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BOCCHI, Faustino
Camillo Boselli
Figlio di Giacomo e di Giulia Faioni, nacque in Brescia il 17 giugno 1659. Non sappiamo se il B. si sia mai mosso da Brescia; il Carboni e l'autore del manoscritto K. [...] ambito veneto e che lo rese più celebre, forse, dei reali suoi meriti. Un genere, questo, dove il piacere fiammingo degli "strigozzi", pur rimanendo sul piano d'una irrealtà fantastica, acquista una vena di umana cotidianità, sempreché si considerino ...
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FRANCHI (Francia), Cesare, detto il Pollino
Paolo Di Paola
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e miniatore, nato probabilmente a Perugia e attivo in Umbria e a Roma nell'ultimo [...] tutto mediato e filtrato attraverso la lezione del Clovio mentre sarebbe da escludere un influsso della pittura del fiammingo Francesco da Castello. In particolare, l'Assunzione della Vergine e la Lapidazione di s. Stefano lasciano intravedere, nelle ...
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GREUTER, Lorenzo
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio di Johann Friedrich e Virginia Bucci, nacque a Roma il 17 apr. 1620 (Roma, Archivio storico del Vicariato, S. Marcello, Battesimi, 1620-24, c. [...] dell'Arco, che identifica il G. con Francesco Greuter).
Non è chiaro se possa essere lui il pittore, considerato fiammingo, che mandò quadri non identificati a Casale, come risulta da un testo del XVIII secolo (Baudi di Vesme).
Recenti documenti ...
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DELLA PORTA, Fidia
Carrol Brentano
Figlio illegittimo dello scultore Guglielmo, fratello di Teodoro, ma di madre diversa (Bertolotti, 1881, I, p. 144), nacque a Roma dopo il 1538 se non aveva ancora [...] Porta...,in Bulletin of the Metropolitan Museum,XXXIV(1939), pp. 148-151; W. Gramberg, Guglielmo Della Porta, Coppe Fiammingo und Antonio Gentile..., in Jahrbuch der Hamburger Kunstsammlungen, V(1960), pp. 48-50; Id., Die diisseldorfer Skizzenbücher ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] , con l'Oreficeria, il F. si distinse per una qualità di linguaggio, dal Venturi (1933) definita come "gusto fiammingo", ma più genericamente da intendersi come una visione ricca di dettagli, incline alla descrizione minuziosa che approderà ad una ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.