Intagliatore fiammingo, attivo a Bruxelles dal 1479 circa al 1520. Fra le sue opere: l'altare col Martirio di s. Giorgio (1493) nel Musée des antiquités a Bruxelles, l'altare con scene della Passione di [...] Cristo nella chiesa parrocchiale a Güstrow nel Meclemburgo (1522 circa, suo capolavoro) ...
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Pittore, miniatore e architetto fiammingo (fine sec. 14º - inizî sec. 15º). Attivo in Belgio, Francia e Italia, nel 1399 lavorò a Milano nella Fabbrica del Duomo. Da alcuni critici è stato identificato, [...] ma senza fondamento, con il maestro del Libro d'ore Boucicaut ...
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Artista e ingegnere fiammingo (Poperinge 1496 - Bruges 1561). Maestro a Bruges nel 1519, fu probabilmente in Italia, come indurrebbe a ritenere il suo pronunciato classicismo. Diede disegni per arazzi, [...] incisioni, oreficerie, caratterizzati da una ricca ornamentazione rinascimentale. Opere principali a Bruges: un trittico in S. Jacob (1523) e la monumentale Cheminée du Franc nel Palazzo di Giustizia (1528), ...
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Pittore fiammingo (Termonde 1854 - Bruxelles 1943). Lottò sin dagli inizi contro l'accademismo ufficiale; conobbe l'impressionismo francese e la scuola belga di Tervuren e contribuì alla formazione della [...] scuola di Termonde. Il suo stile è d'una robusta ampiezza e densità cromatica (paesaggi, marine, scene di genere). È considerato uno dei più significativi tra gli impressionisti belgi ...
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Miniatore e pittore fiammingo (n. Gand - m. ivi prima del 1541). Lavorò alla corte di Margherita d'Austria a Malines (1517-21). Collaborò con S. Bening all'illustrazione del Breviario Grimani (Venezia, [...] Bibl. di S. Marco); e subì l'influsso di Hugo van der Goes. Due suoi ritratti si conservano nel museo di Gand ...
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Incisore e stampatore fiammingo (Nimega 1509 - Anversa 1591). Incise, alla maniera di C. Cort, numerosi soggetti sacri e ritratti, per poi dedicarsi alla stampa di carte geografiche, fra le quali il mappamondo [...] e l'Italia del Gastaldi e il mappamondo dell'Ortelio. Nel 1578 uscì il suo Speculum orbis terrarum (in 65 tavv. di autori diversi). Il figlio Cornelis (Anversa 1568 - Mons 1600) continuò come incisore ...
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Miniatore fiammingo (m. Bruges 1478 circa), probabilmente originario del nord della Francia. Dapprima a Hesdin (1461), si stabilì poi a Bruges (1468). Delle sue illustrazioni ricordiamo: quelle per le [...] Histoires romaines di J. Mansel (1454-60, Parigi, Bibliothèque de l'Arsenal), vicine all'arte di S. Marmion, e quelle per l'Histoire de Charles Martel dello scrivano D. Aubert (1463-70, Bruxelles, Bibliothèque ...
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Miniatore fiammingo (m. Gand 1519). Iscritto maestro nella gilda dei pittori a Gand (1469), poi in quella di Bruges (1486). Non abbiamo nessuna opera certa del B.; forse miniò il Libro d'ore di Dresda. [...] È stato identificato con il cosiddetto "maestro di Maria di Borgogna", senza, tuttavia, una base precisa (Libri d'ore di Filippo l'Ardito, Vienna, Bibl. nazionale; di Maria di Borgogna, Berlino, Gabinetto ...
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Pittore fiammingo (m. 1519), attivo in Spagna dal 1496 per Isabella I la Cattolica, dipinse, in collaborazione con altri fiamminghi, 47 tavolette con la vita di Cristo e della Vergine, alcune delle quali [...] si conservano nel Palazzo Reale di Madrid. Il ciclo rivela l'influenza di H. van der Goes e dei miniatori di Bruges, ma si distingue per accenti fortemente realistici e un disegno conciso e sicuro. Eseguì, ...
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Scultore fiammingo (n. Hattem, Gheldria - m. Digione 1439); nipote di Claus Sluter, lavorò con lo zio, seguendone la maniera, al Pozzo di Mosè di Digione (1396-1404), dove sono probabilmente suoi i sei [...] angeli piangenti; portò anche a termine la tomba del primo duca di Borgogna, Filippo l'Ardito (museo di Digione), commissionata, quando il duca era ancora vivo, a Jean de Marville, e poi, alla morte del ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.