ZAMPIERI, Domenico detto Domenichino
Maria Gabriella Matarazzo
– Nacque a Bologna il 21 ottobre 1581 da una Valeria e da Zampiero de’ Zampieri (o Giampiero Giampieri, secondo la forma centroitaliana) [...] della retorica, ma, vista la più promettente inclinazione artistica del giovane, dopo una parentesi infelice presso la bottega del fiammingo Denys Calvaert, intorno al 1595 presentò il figlio all’amico Agostino Carracci, il quale «lo pigliò per mano ...
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GIUSTINIAN, (Giustiniani), Marcantonio
Laura Antonucci
Nacque a Venezia il 15 dic. 1516, terzo o quarto dei sei figli maschi di Nicolò e di Andriana di Alvise Molin.
Scarsamente interessato sia alla [...] casa, dice il Signore degli eserciti".
Effettivamente, il suo intento sembra essere stato quello di emulare lo stampatore fiammingo Daniel Bomberg che, attivo sin dal 1515, con le sue pregevoli edizioni portò la tipografia veneziana in caratteri ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] , allievo di Luca Ghini, per la medicina e la botanica; infine per la musica venne affidato al compositore fiammingo Philippe Van den Berge, meglio noto nella forma italianizzata di Filippo de Monte. Dotato di grandi capacità intellettuali (conosceva ...
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SANFELICE, Giovanni Vincenzo
Elisa Novi Chiavarria
SANFELICE, Giovanni Vincenzo. – Nacque a Napoli presumibilmente nel 1575, figlio secondogenito di Fabio, signore di Bagnoli, un piccolo feudo sito [...] , condotta nel primo decennio del XVII secolo, risale anche il suo matrimonio con Caterina Van Ross, di un casato fiammingo imparentato con il principe d’Orange, dal quale nacquero i figli Marco Antonio, che intraprese con scarsi successi il mestiere ...
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SELLITTO, Carlo
Gianluca Forgione
‒ Nato a Napoli e battezzato nella parrocchia di S. Giovanni Maggiore il 10 luglio 1580 (Stoughton, 1977, p. 366), fu il secondo dei sei figli venuti alla luce dal [...] a «creato» (Prota-Giurleo, 1952, p. 25).
Non è invece possibile verificare la notizia del discepolato dell’artista presso il fiammingo Louis Croys (pp. 19-21), di cui Sellitto avrebbe dovuto sposare la figlia Claudia, che però lasciò poco prima delle ...
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CASTELLI, Giovanni Paolo, detto Spadino
Olivier Michel
Figlio di Felice, oriundo di Montalto delle Marche, e di Domenica Crescenzi, romana, nacque a Roma l’8 apr. 1659. Fu pittore di nature morte. Il [...] da Abrahani Brueghel, ma la pennellata dello Spadino è più ampia, e “tuttavia senza la perfezione dei dettagli cara al fiammingo” (Bodart). Questa libertà è leggibile pure nell’assetto compositivo: le cose sono accatastate in mucchi un po’ confusi e ...
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BORDONE, Andrea
Pina Belli D'elia
Le scarse notizie intorno a questo pittore ci provengono essenzialmente dai suoi dipinti, tutti diligentemente firmati, sparsi in varie chiese e conventi della Puglia, [...] mostra dei dipinti restaurati, Roma 1968, pp. 14 s., 21), seguito da M. S. Calò, L'attività pugliese di G.Hovic,pittore fiammingo, in Bulletin de l'InstitutBelge de Rome, XXXIV (1962), p. 478, che al pittore dedica più ampio spazio nella sua ultima ...
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WILLAERT, Adrian (Adriano, Adriaan). – Nacque intorno al 1490 nei pressi di Roeselare, nelle Fiandre occidentali (e non a Bruges, come si è lungamente creduto, sulla scorta di François Sweerts, Athenae [...] Il contatto con Jean Mouton, membro della cappella reale di Francia sotto Luigi XII e Francesco I, avrebbe suscitato nel giovane fiammingo l’interesse per la composizione (p. 89). Dal 1515 fu al servizio degli Este in Ferrara. Dapprima lavorò per il ...
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STELLA, Scipione
Domenico Antonio D'Alessandro
STELLA, Scipione (in religione Pietro Paolo). – Nacque a Napoli tra la fine del 1558 e il gennaio del 1559 da genitori del ceto civile, Luigi e Faustina [...] «ad sodisfatione del maestro Scipione Stella» (D’Alessandro, 2007, p. XVI); il secondo strumento fu affidato all’organista franco-fiammingo Giovanni de Macque, venuto da Roma, che prese servizio il 20 maggio. Ma il 5 maggio 1592 era stato nominato ...
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GAFFURIO, Franchino (Gaffurius, Gafurius, Gafori)
Antonio Sardi de Letto
Nacque a Lodi il 14 genn. 1451 da Bettino e Caterina Fissiraga.
Il padre del G., "qui pedibus equove strenue stipendia fecerat" [...] determinante nell'accendere in G. l'amore per il canto; in quegli anni egli studiò musica con il padre carmelitano fiammingo Johannes Goodendach (o, secondo la forma latinizzata del nome, Bonadies) già famoso per il trattato Regulae cantus, nel quale ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.