LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che Filippo Beroaldo il Giovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] Leone X, Clemente VII. Nel 1519 si schierò, insieme con Pietro Bembo, I. Sadoleto e altri, dalla parte dell'umanista fiammingo C. Longolio nella disputa sulla superiorità tra i Galli e i Romani suscitata da Celso Mellini. Longolio aveva sostenuto la ...
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NERONI, Matteo
Daniela Lamberini
NERONI, Matteo. – Nacque intorno alla metà del Cinquecento, a Peccioli, in Valdera nel contado di Pisa, da Jacopo di Matteo di Lorenzo e da Margherita di Jacopo Spinetti, [...] però Neroni venne trascinato in tribunale con l’accusa di aver sottratto dalla Stamperia 400 libri, venduti a un ricettatore fiammingo. Imprigionato e torturato, confessò il furto, ma condannato a risarcire 2000 scudi a Raimondi, un terzo dei quali ...
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SCALETTA, Orazio
Daniele Torelli
SCALETTA, Orazio. – Nacque presumibilmente a Crema o a Bergamo nel sesto decennio del Cinquecento.
Documentato in centri musicali della Repubblica veneta e del Ducato [...] forse stato introdotto nei ridotti dei committenti cittadini: un’occasione concretata nell’offerta di questo libro al potente mercante fiammingo Guglielmo Helman (Baroncini, 2012, pp. 135 s.). A questo libro di canzonette a tre voci, che godette di ...
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BELVEDERE, Andrea
Carla Guglielmi Faldi
Ada Zapperi
Si ritiene che la data di nascita di questo pittore, letterato e filodrammatico, invece che nell'anno 1646, riferito dal De Dominici, sia da porre [...] del B., è da vedere nell'artista napoletano un'attenta osservazione della maniera vivace., brillante, libera del pittore fiammingo tradotta subito polemicamente in un forte senso della misura, nella direzione che potremmo appunto definire quasi ...
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POGLIETTI (Poglieti, Polietti, Pollietti, Boglietti), Alessandro
Marko Deisinger
POGLIETTI (Poglieti, Polietti, Pollietti, Boglietti), Alessandro (Alexander de). – Incerta l’origine del musicista, documentato [...] di conte palatino e cavaliere dello speron d’oro; nel 1682 il sovrano gli donò una catena aurea. In questi anni il fiammingo Jan Erasmus Quellin, pittore di corte, lo effigiò in un ritratto (oggi perduto) donde fu tratta l’incisione di Michael ...
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PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli
Alessandra Perriccioli Saggese
PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli. – Non si conosce la data di nascita di Reginaldo Piramo o Pirano (Bellifemine, 1979), miniatore [...] da Michele D’Elia, il quale, nel sottolineare la cultura eclettica con citazioni dalla pittura emiliano-ferrarese, veneto-padovana e fiammingo-napoletana delle miniature, ha colto un rapporto con l’opera di Costantino da Forlì, uno dei più importanti ...
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MELLINI, Celso. –
Stefano Benedetti
Nacque a Roma nel 1500, secondo figlio maschio di Mario di Pietro e di Ginevra, figlia di Domenico di Andrea Cibo e di Bianchettina, sorella di papa Innocenzo VIII. [...] il compito di rivendicare l’orgoglio della tradizione romana, allorché si trattò di osteggiare l’ascesa dell’umanista fiammingo Cristoforo Longolio (de Longueil) nei ranghi intellettuali della Roma curiale. Nei primi mesi del 1519 Longolio rivolse ai ...
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BRIANI, Girolamo
Gaspare De Caro
Scarse notizie biografiche si hanno intorno a questo mediocre storico e scrittore politico del sec. XVII, la cui fortuna, abbastanza vasta, fu dovuta essenzialmente [...] Blaeu di Amsterdam per ben diciassette volte nel sec. XVII (cfr. Firpo), oltre alle traduzioni in inglese, in tedesco ed in fiammingo e a vari compendi e scelte.
In realtà il B. poteva vantare ben pochi titoli per essere accostato ad uno scrittore ...
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BOCCHI, Faustino
Camillo Boselli
Figlio di Giacomo e di Giulia Faioni, nacque in Brescia il 17 giugno 1659. Non sappiamo se il B. si sia mai mosso da Brescia; il Carboni e l'autore del manoscritto K. [...] ambito veneto e che lo rese più celebre, forse, dei reali suoi meriti. Un genere, questo, dove il piacere fiammingo degli "strigozzi", pur rimanendo sul piano d'una irrealtà fantastica, acquista una vena di umana cotidianità, sempreché si considerino ...
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CRISTIANI, Luca
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Ferentino (Frosinone) intorno al 1300.
Che il C. fosse originario di Ferentino appare da una bolla di papa Innocenzo VI del 12 nov. 1353, in cui [...] differire l'inizio di una vita migliore, lo invita caldamente a fare con gli amici Mainardo. Socrate (così era classicamente detto il fiammingo Ludwig van Kempen) e con sé, vita comune a Parma o a Padova. L'epistola VIII, 5, come si è detto, riprende ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.