CELIO, Gaspare
Emma Zocca
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1571. Fu pittore, scrittore, matematico, architetto civile e militare. Ma di quest'ultima attività, ricordata nella sua epigrafe tombale [...] suo alunnato. Ma agli effetti della sua formazione non vanno trascurati i rapporti che egli ebbe con l'intagliatore fiammingo Hendrick Goltzius (italianizzato in Enrico Golzio). Di fatto, nella dedica al Rossi della Memoria delli nomi...il C. ricorda ...
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LISTA, Stanislao
Federico Trastulli
Nacque a Salerno l'8 dic. 1824 da Giuseppe, ingegnere, e da Anna Maria Mastrocinque.
Sin dall'infanzia fu minato da una grave infermità fisica che gli pregiudicò [...] per chiaroscuro, per l'incredibile carica di dinamismo e soprattutto per il senso di grande realismo di lontana matrice fiamminga.
Di pari, o superiore, livello è il busto marmoreo del 1867 Ritratto del padre (Napoli, Galleria dell'Accademia di ...
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LA BRUNA, Domenico
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Trapani il 24 febbr. 1699, da Domenico, mercante di origine messinese, e da Rosalia, della quale s'ignora il casato.
Benché il padre avesse voluto avviarlo [...] della chiesa madre di Calatafimi, copia piuttosto fedele di un dipinto della prima metà del Seicento riferibile al fiammingo Maestro di S. Rocco operante nel Trapanese (Bongiovanni, 1996); la S. Francesca Romana in adorazione della Sacra Famiglia ...
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SABINO, Ippolito
di Alberto Mammarella
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 89 (2017), 2023
Nacque a Lanciano (in provincia di Chieti) attorno al 1540.
I Sabino sono spesso citati come «famiglia [...] maggio 1580) e Francesca (1586). La primogenita Laura ebbe come padrino di battesimo Aurelio Della Faya, illustre compositore fiammingo allora maestro di cappella della Santa Casa del Ponte di Lanciano. Quindici volumi di musica stampati tra il 1570 ...
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TOSCHI, Paolo
Alessandra Avanzini
TOSCHI, Paolo (Paolo Stanislao Francesco). – Nacque a Parma il 6 giugno del 1788, da Luigi, cassiere delle Poste, e da Anna Maria Brest, di origini tedesche, entrambi [...] -Clément Bervic, l’incisore più quotato dell’epoca, che divenne presto uno dei suoi principali estimatori, e il fiammingo Joachim Jan Oortman, con cui si specializzò nella tecnica dell’acquaforte. Durante la permanenza parigina, inoltre, strinse ...
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CASTELLO, Francesco di (Frans van de Casteele o Kasteele)
Nicole Dacos
Nacque a Bruxelles, forse nel 1541 se si presta fede al Baglione che, alla data della morte (1621), lo considera ottantenne. Venne [...] del Samacchini e del Calvaert e anche quelle di quel terzo bolognese, Lorenzo Sabatini, che era stato il maestro di Dionisio Fiammingo ed era entrato in modo stabile nella cerchia dei pittori di Gregorio XIII. Ma il C. non raggiunge mai il livello ...
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GHILINI, Tommaso Maria
Simona Feci
Nacque ad Alessandria il 5 ag. 1718, ultimogenito di Tommaso Ottaviano, marchese di Maranzana, e della nobildonna pavese Francesca Botta Adorno. Educato presso il [...] nunzio di Vienna presentò a Maria Teresa e, di contro, per la difesa delle istituzioni locali sostenuta dal Consiglio privato fiammingo. Solo nella primavera-estate del 1770, morto l'agguerrito Le Comte, il G. riuscì a trattare con il presidente del ...
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RONCELLI, Giuseppe
Chiara Menoni
RONCELLI (Rondelli, Ronzelli), Giuseppe. ‒ Figlio di Alessandro e di Elisabetta Salamonopoli, nacque a Candia nel 1661. Gli studi svolti nel 1982 da Licia Carubelli [...] ben descritta da Tassi. Le quattro tele del presbiterio appartengono invece alla prima fase pittorica, dove è evidente un influsso fiammingo debitore dell’opera di Tempesta e di Paul Brill. Il Riposo durante la fuga in Egitto, il Ritrovamento di Mosè ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi), Bernardino
Francesco Mozzetti
Nacque a Lendinara, presso Rovigo, intorno al 1448 da Cristoforo, maestro lignario, e dalla sua prima moglie, Giovannina Schirsario de Conti [...] e l'uso di motivi floreali meno stilizzati, che sono stati ricondotti all'attenzione da parte della bottega per il gusto fiammingo (Röper-Steinhauer, p. 71), ma anche a un personale apporto del G. (Bagatin, 1990, p. 149).
A seguito degli impegni ...
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ZANGUIDI, Jacopo
Valentina Catalucci
Jacopo Zanguidi, detto il Bertoia (non conosciamo il significato del soprannome), nacque a Parma il 25 luglio 1544 da Giuseppe Zanguidi e dalla moglie Sarra (Ronchini, [...] figlio di Ottavio, il 24 giugno 1566. In quest’occasione venne a lavorare a Parma anche il giovane pittore fiammingo Bartholomaeus Spranger, i cui paesaggi nordici, dalla profonda prospettiva, lasciarono il segno nella concezione spaziale del pittore ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.