CILI, Adriano, detto Adriano Fiammingo
Miles Chappel
Fu pittore di paesaggio ed ottenne una certa fama nella Firenze del Seicento; ma la sua personalità è ancora tutta da definire. Il documento di immatricolazione [...] 4 marzo 1600 indica che poteva essere originario di Celles, Cielle o Seilles nel Belgio: "Adriano di Pietro Cili fiammingho. Pittore appresso a m. lodovicho Cigholi..." (Arch. di Stato di Firenze, Accademia del disegno, n. 57, Debitori e creditori ...
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CALVART (Calvaert), Denis (Denys, Dionisio), detto Dionisio fiammingo
Paolo Borghi
Nacque probabilmente ad Anversa dal mercante Denis Caluwaert e da Marguerite van de Venne, che dai documenti dell'archivio [...] e altri ancora, anche il Reni, il Domenichino e l'Albani. Questi ultimi, però, nel giro di pochi anni, lasciarono il fiammingo per aggregarsi alla Accademia degli Incamminati, fondata dai Carracci nel 1582. Del 1584 è l'atto di acquisto da parte del ...
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FRANCK (Francken), Pauwels (Paolo Fiammingo)
Stefania Mason
Non si conosce l'esatta data di nascita di questo pittore originario di Anversa: probabilmente nacque negli anni Quaranta del XVI secolo. [...] del Cinquecento nella Galleria del Castello di Praga, in Arte veneta, XIX (1965), pp. 68-70; S. Mason Rinaldi, Appunti per Paolo Fiammingo, ibid., pp. 95-105; A.R. Turner, The vision of landscape in Renaissance Italy, Princeton 1966, pp. 128 s.; H.G ...
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DESUBLEO (Desoubleay, Desublei, de Subleo, Sobleo, Sobleau), Michele (Michel), detto Michele Fiammingo
Gabriello Milantoni
Figlio di Giovanni, nacque probabilmente a Maubeuge (oggi Francia, dipartimento [...] Estensi. La pittura del Seicento e del Settecento a Modena e Reggio (catal.), Modena 1986, pp. 193-197; Id., Per M. D., fiammingo, in Paragone, XXXVII (1986), 431-433, pp. 85-92; Id., in I dipinti antichi della Banca popolare dell'Emilia, a cura di ...
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COBAERT, Jacob Cornelisz (Cope fiammingo, Giacomo Coppe, Coppa, Coppeio, Cop, Cobar, Cobbet, Cobet)
Luigi Ficacci
Originario di una ignota località delle Fiandre, la sua data di nascita, sconosciuta, [...] un ulteriore termine ante quem è individuato nel gennaio 1568, epoca in cui un non meglio precisato "Giacomo, orefice fiammingo" è documentato per un ferimento procurato in una lite (Gramberg, 1960, p. 32), ma potrebbe trattarsi di altro personaggio ...
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DE SIMONE, Nicolò (Nicolò Fiammingo, Nicolò Lo Zet)
Ileana Creazzo
Figlio di Simon Pietro, di cui s'ignora se fosse a sua volta pittore, originario di Liegi, come si desume dalla firma sul Baccanale [...] siècle, Bruxelles-Rome 1970, I, p. 422; II, pp. 34 s. (non è accertata l'identificazione con il D. dei vari Nicolò fiammingo o Niccolò pittore); R. Causa, Opere d'arte nel Pio Monte della misericordia, Cava dei Tirreni 1970, p. 92; Id., Lapittura del ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] ), pp. 13 s.; R. Salvini, A marble bust by D., in The Burlington Magazine, XC (1948), 541, pp. 93-97; V. Martinelli, Scultori fiamminghi in Italia, in Atti della Acc. naz. dei Lincei, Rend. di scienze morali, s. 8, VII (1952), pp. 410 s.; E. Dhanens ...
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GRAMMORSEO, Pietro
Simone Baiocco
Pittore fiammingo originario di Mons (capoluogo dello Hainaut, nell'odierno Belgio) noto, attraverso opere firmate e documenti, solamente per la sua attività piemontese, [...] accertata almeno a partire dal 1521.
Il primo documento che lo riguarda, redatto a Casale Monferrato il 1° ag. 1521, lo dice figlio di un defunto maestro Rolet de Moncia e fa riferimento al contesto entro ...
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VEROVIO, Simone
Saverio Franchi
Orietta Sartori
– Fiammingo, è documentato per la prima volta nel cinquecentesco Liber Confraternitatis B. Marie de Anima Teutonicorum de Urbe (Roma 1875, p. 167), dove [...] Giovanni de Macque, Asprilio Pacelli e Prospero Santini è conclusa da uno Stabat mater latino in dieci parti del gentiluomo fiammingo del Mel, originario di Mechelen, di famiglia intrinseca dei duchi di Lorena.
Di nuovo uno Stabat mater, ma stavolta ...
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LAURI (Lawers), Filippo
Stefano Pierguidi
Figlio del pittore fiammingo Balthasar Lawers, italianizzato in Lauri, e di Elena Cousin, nacque a Roma il 25 ag. 1623. Ricevette i primi insegnamenti dal fratello [...] , detto l'Orizzonte, ipotizzata da Busiri Vici (1974), sarebbe successiva al 1688, anno dell'arrivo a Roma del paesaggista fiammingo. Alla fine degli anni Cinquanta risale anche l'inizio del lungo sodalizio con Viviano Codazzi: il L. eseguì le figure ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.