CORONELLI, Vincenzo
Augusto De Ferrari
Nacque a Venezia il 16 ag. 1650 (non a Ravenna, come affermano alcuni biografi) secondogenito di Maffio, sarto, e Caterina.
Il fratello maggiore Francesco era [...] un largo pubblico, ebbero una vasta eco anche all'estero (quindici edizioni in due anni; tradotte in francese, tedesco, inglese, fiammingo), ma anche non poche critiche; in effetti si tratta di opere occasionali, poco originali anche se utili e ben ...
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CAPASSI, Gerardo
Franco A. Dal Pino
Nacque a Firenze da Bernardo di Antonio Capassi e da Caterina di Francesco Zuccagni il 22 genn. 1653 ed ebbe, al battesimo, il nome di Antonio. Entrato tra i servi [...] -21 apr. 1686, i benedettini maurini francesi Jean Mabillon e Michel Germain, e, sempre durante quell'anno, il gesuita fiammingo Konrad Janninck, bollandista. Con tutti questi e con l'altro celebre bollandista, Daniel Papebroeck, il C. rimarrà poi in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’acuirsi dei conflitti politici e religiosi all’interno dell’Impero germanico è la [...] Giovanni Giorgio di Sassonia e Massimiliano di Baviera (che mette a disposizione l’armata della Lega Cattolica condotta dal generale fiammingo Jean Tserclaes de Tilly) si schierano dalla parte di Ferdinando II d’Asburgo insieme ai re di Spagna e di ...
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CARBONE (Carboni), Giovanni Bernardo
Franco Sborgi
Figlio di Pantaleone, nobile e notaio, "cittadino assai facoltoso" (Soprani-Ratti, II, p. 18), e di una Nicoletta, nacque in San Martino di Albaro [...] formali non molto sciolte e abbastanza lontane dalle motivazioni compositive che determinano l'organizzazione delle opere del pittore fiammingo (si veda il Ritratto di dama con la figlia, Genova, coll., privata; cfr. Sborgi, ill. 201). Dello stesso ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] decorative a grottesche delle vetrate, la cui unica superstite è quella ancora in opera nello scrittoio di Calliope, compiuta dal fiammingo Gualtieri d'Anversa (ibid., p. 49).
Nel quartiere di Leone X (aprile 1556 - maggio 1558) la presenza del M. si ...
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LA VALLE
Luciano Buono
Famiglia di organari palermitani attivi in Sicilia nei secoli XVI e XVII, in stretti rapporti con l'ambiente musicale isolano che proprio nel tardo Rinascimento vide il fiorire [...] per motivi di salute, l'organaro non poté accettare l'incarico. Ancora dopo alcuni decenni anche il famoso organaro fiammingo Willem Hermans, invitato nel 1673 a realizzare un organo per la chiesa di Casa Professa a Palermo, giudicò molto ...
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LUND
A. Andrén
(Londinum Gothorum nei docc. medievali)
Città della Svezia meridionale, nel dip. di Malmöhus, a km. 10 ca. dal mare, ovvero dallo stretto di Öresund, situata nell'area sudoccidentale [...] citati due vessilli da processione (fine sec. 15°), un saio italiano da corista (seconda metà sec. 15°) e un velo fiammingo (1509).Nel sec. 12° era annesso al Capitolo del duomo uno scriptorium, dell'attività del quale si conservano un Necrologium ...
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MAINERI, Giovanni Francesco
Federica Veratelli
Nacque a Parma da Pietro, pittore (atto notarile del 1503, in Franceschini, p. 479: "Ioanne Francisco de Mainerii de Parma filio quondam Magistri Petri [...] : Zamboni, 1975, p. 42 n. 3, tav. 21a), che rivela l'aderenza ai modelli cortesi e un realismo squisitamente fiammingo, e qualche notizia desunta dalle lettere dell'Archivio mantovano.
Su commissione di Isabella d'Aragona, vedova di Gian Galeazzo ...
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BONATTI
Oscar Mischiati
Famiglia di organari di Desenzano del Garda; è testimoniata anche la forma "Bonati", ma è da ritenere esatta la grafia "Bonatti" essendo attestata dai documenti battesimali e [...] agli inizi del secolo XVIII. È indubbio che egli fu tra i primi a trarre profitto dagli influssi transalpini del fiammingo W. Hermans (attraverso l'insegnamento, a quanto sembra, di C. Prati) e dello slesiano E. Casparini (la cui lezione egli ...
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IROLLI, Vincenzo
Monica Vinardi
Nacque a Napoli il 30 sett. 1860 da Luigi e da Clotilde Fedele. Tra il 1877 e il 1880 studiò presso l'Istituto di belle arti di Napoli, dove ebbe come maestri G. Toma, [...] una fantasia di macchie e di contrasti luminosi, coniugando, secondo la sua personale inclinazione, costume napoletano e genere fiammingo. Si veda per esempio Focolare domestico (Napoli, collezione privata: ripr. in Valente, 1995). Come rilevato da ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.