MADRIGALE
Gaetano CESARI
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Non è ben sicura l'etimologia del nome. Per tacere di altre meno probabili, presenta difficoltà fonetiche l'ipotesi che risale già ad Antonio da Tempo ed è accettata dalla [...] echi poetici, come quelli della canzone petrarchesca Vergine bella, che di sol vestita, alla quale diede il suono il fiammingo G. Dufay. Tutt'altra cosa doveva invece riuscire la rinascita del madrigale verso il 1530: conseguenza complessa di un ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] che importavano spezie per Francoforte, Anversa o Bruges e cotone per le città della Svevia, ed esportavano a Venezia i bei tessuti fiamminghi e renani o le tele di lino delle città della Svevia e del lago di Costanza (98).
I rapporti con la ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] il signore di Rimini e il santo re Sigismondo è pur sempre la rappresentazione d’un interno, tema di elezione fiamminga quanto fiamminga è l’intimità della scena (cat. 4). Piero era stato attento a tenere separato l’incontro privato dal fasto romano ...
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MOLA, Gaspare
Lucia Simonato
– Nacque a Como intorno al 1567 (Bulgari) da Donato, originario di Breglia, e da Isabella, di cui è noto solo il nome (Barelli).
Ricevette i primi rudimenti dell’arte orafa [...] modelli in cera e rinettò la fusione, in seno a una commissione granducale condotta a Firenze sotto la regia dello scultore fiammingo, al cui gruppo marmoreo con Ercole e il centauro è ispirato il rovescio (la cera preparatoria è al British Museum di ...
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ORSINI, Paolo Giordano
Carla Benocci
ORSINI, Paolo Giordano. – Nacque a Roma nel 1591, primogenito di Virginio II, duca di Bracciano, e di Flavia di Fabio Damasceni Peretti, nipote del papa Sisto V.
La [...] lo Spadarino, Pompeo Caccini, Simon Vouet, Paul Bril, Agostino Verrocchi, Ippolito Leoni e apprezzò la produzione di pittori fiamminghi, fra gli altri Cornelis van Poelenburgh e Bartholomeus Brenbergh. Raccolse intorno a sé una brillante cerchia di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Riforma lascia un segno profondo nella vita musicale tedesca, non solo per quanto riguarda [...] Burck, fino alla seconda metà del secolo, giungendo a un’evoluzione significativa solo attraverso l’esempio di un autore fiammingo e cattolico come Orlando di Lasso e all’opera dei suoi discepoli tedeschi, Leonhard Lechner (ugualmente cattolico) e ...
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VITALE, Filippo
Gianluca Forgione
Figlio di Marino e di Laudonia Di Carlo, nacque a Napoli tra il 1589 e il 1590, e fu battezzato con ogni probabilità nella parrocchia di S. Giorgio Maggiore (D’Alessandro, [...] olivetana.
Vitale frequentò di sicuro l’atelier di Sellitto, con il quale aveva condiviso l’apprendistato presso il fiammingo Louis Croys nel primo decennio del secolo (Porzio, 2019, pp. 80, 175). Alla morte di Carlo, avvenuta prematuramente ...
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BEATRICE d'Aragona, regina d'Ungheria
Edith Pàsztor
Nata il 14 nov. 1457, molto probabilmente a Capua, era la figlia quartogenita di Ferdinando I d'Aragona, noto come Ferrante, allora principe di Calabria, [...] le letture di B.: tra esse predominano le opere di. Cicerone e Virgilio; le piaceva anche la musica: il fiammingo Johannes Tinctoris le dedicava (1474) il Terminorum musicae diffinitorium. Per mezzo della stessa fonte si può ricostruire, almeno a ...
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QUAGLIATI, Paolo
Luca Della Libera
QUAGLIATI, Paolo. – Di famiglia nobile e benestante, nacque intorno al 1555 a Chioggia, terzo di almeno quattro figli di Francesco.
Non si hanno notizie circa la sua [...] gioie’.
La prima attestazione di Quagliati compositore è del 1583, un madrigale a 8 voci incluso dal fiammingo Andreas Pevernage nel florilegio di madrigalisti italiani Harmonia celeste di diversi eccellentissimi musici (Anversa, Phalèse e Bellère ...
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LANFRANCO, Giovanni Maria
Stefano Campagnolo
Nato intorno alla fine del secolo XV a Terenzo, presso Parma, si formò con Ludovico Milanese, un organista segnalato a Lucca fra il 1512 e il 1537. Non esistono [...] Oxford 1991, lettere nn. 104 e 106) -, seppure con un ruolo secondario.
La prima (ibid., cc. 192-195), inviata al compositore fiammingo A. Willaert, è del 20 ott. 1531, e vi si fa cenno a una qualche polemica a distanza intercorsa in precedenza e di ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.