GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] biblioteca del monastero di Corvey sul Weser, in Vestfalia e presi da un agente librario di Leone X, il prete fiammingo Jan Heitmers. L'organizzatore e l'editore dell'impresa tipografica fu Filippo Beroaldo il Giovane. Ai cinque libri inediti il ...
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MONTELLA, Giovan Domenico
Gregorio Moppi
MONTELLA (Montelli), Giovan Domenico. – È ignota la data di nascita di questo musicista napoletano. La più antica informazione a suo riguardo risale al 1591, [...] come Ulisse Prota-Giurleo (Notizie sul musicista belga Jean de Macque) e Alfred Einstein hanno voluto congetturare che il fiammingo Giovanni de Macque – punto di riferimento per molti colleghi napoletani e, insieme con Bartholomeo Le Roy, principale ...
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TEMPESTI, Domenico
Mauro Brusa
– Grazie ad alcuni registri battesimali del duomo di Firenze si può presumere che la data di nascita sia collocata tra il 1652 e il 1655 e il luogo probabilmente a Rovezzano, [...] antichi e moderni) risulta che Tempesti sarebbe rimasto a Parigi un anno in più per studiare sotto la guida del fiammingo Gérard Edelinck, che aveva sposato una nipote di Nanteuil.
Ritornato a Firenze, Tempesti entrò al servizio della corte medicea ...
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FALCONI, Bernardo
Paola Rossi
Non si conosce la data di nascita dello scultore; alcuni documenti (cfr. Lienhard-Riva, 1945, p. 147) attestano che era originario di Rovio (Canton Ticino) e figlio di [...] Lorenzo Giustiniani nella parte posteriore dell'altar maggiore in pendant con i tre della parte anteriore, spettanti invece al fiammingo.
Il F. si sforzò evidentemente di seguirne lo stile, ma gli esiti sono impacciati nella modellazione dei corpi e ...
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ORIOLI, Bartolomeo
Mattia Biffis
ORIOLI, Bartolomeo. – Primogenito dell’orefice Giovanni Maria detto Zerbino e di una certa Laura, nacque a Treviso attorno al 1568 (Manzato, 1985) da una famiglia di [...] nelle opere giovanili; irrilevante risulta invece l’apporto della componente nordica, diffusa a Treviso attraverso il magistero del fiammingo Ludovico Pozzoserrato (Lodewijk Toeput).
La prima opera nota risale al 1602, quando Orioli firmò e datò un ...
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BOLOGNINI AMORINI, Antonio
Adam Wandruszka
Nacque in Bologna il 7 febbr. 1767 dal marchese Giovanni Andrea Bolognini Amorini e da Anna Maria Ariosti, figlia del senatore Alberto Corradino. Nei primi [...] sua più importante attività comincia con le Memorie della vita del pittore Dionisio Calvart (Bologna 1832).
Il Calvaert, fiammingo di Anversa, nella seconda metà del Cinquecento era stato aiutato e favorito dalla famiglia dei Bolognini, per i quali ...
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sistema decimale
sistema decimale sistema di numerazione posizionale in base dieci, tale cioè che l’unità di un certo ordine risulti uguale a dieci unità dell’ordine immediatamente inferiore. Tranne [...] Si deve a S. Stevin il terzo fondamentale momento di rottura, con la pubblicazione nel 1585 di un libretto in fiammingo, De thiende («Il decimo»), tradotto nello stesso anno in francese, in cui si utilizzavano sistematicamente le frazioni decimali e ...
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BASSI (Basso), Tommaso (T. da Modena)
Vincenza Scassellati Sforzolini Riccardi
Figlio di Cesare, originario di Modena, operò come miniatore a Bologna e a Ferrara. Nel 1484 attende con Gabriele de' Cipelli [...] con emblemi, anni, animali), o imita la maniera di Matteo da Milano negli ornati fioreali e zoomorfici di gusto fiammingo, inframezzati da eleganti cammei che si dispongono sui fondi punteggiati d'oro - altre volte preferisce i fondi neri e ...
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Scienza che si occupa dei problemi relativi all’equilibrio e al moto dell’acqua e, in generale, dei liquidi; può considerarsi anche come la parte della fluidodinamica che si occupa dei fluidi incompressibili, [...] teorico, i più importanti studi dell’antichità furono quelli di Archimede. Nel 16° sec. le leggi dell’idrostatica furono precisate dal fiammingo Simon Stevin, seguito da G. Galilei e da B. Pascal. Si deve ricordare anche l’opera di Leonardo da Vinci ...
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Burlone e buffone tedesco, nato, secondo la tradizione, a Kneitlingen presso Schoppenstedt verso la fine del sec. XIII o il principio del sec. XIV. Vagabondò per la Germania e forse si spinse anche in [...] di E. - nella sola Germania se ne conta una decina - e fra essi sono G. Hauptmann (1928), F. Wedekind (1916) e il fiammingo De Coster (1868; trad. italiana di U. Fracchia, 2ª ediz., Roma 1921). Notissimo è il poema sinfonico di R. Strauss, Till ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.