Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jan van Eyck riveste un ruolo fondamentale per l’arte del XV secolo: l’alta qualità [...] pur con profonde differenze, ha un parallelo nell’arte rinascimentale italiana. Con questo artista nasce la grande stagione della pittura fiamminga, amata dalle corti e da un nuovo ceto in forte ascesa economica in Europa.
Jan van Eyck nostri saeculi ...
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LISTA, Stanislao
Federico Trastulli
Nacque a Salerno l'8 dic. 1824 da Giuseppe, ingegnere, e da Anna Maria Mastrocinque.
Sin dall'infanzia fu minato da una grave infermità fisica che gli pregiudicò [...] per chiaroscuro, per l'incredibile carica di dinamismo e soprattutto per il senso di grande realismo di lontana matrice fiamminga.
Di pari, o superiore, livello è il busto marmoreo del 1867 Ritratto del padre (Napoli, Galleria dell'Accademia di ...
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Susa Comune della prov. di Torino (11,3 km2 con 6746 ab. nel 2008, detti Segusini). Il centro è situato a 503 m s.l.m. in una conca alpestre nella valle omonima, sulle rive della Dora Riparia, ai piedi [...] in forme gotiche, poi alterata (conserva: un antico battistero; un coro ligneo del 14° sec.; un trittico bronzeo fiammingo, 14° sec.; Natività di D. Ferrari). S. Francesco, romanico-gotica, fu rimaneggiata nel Seicento. Nell’antico castello ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] e fu arricchita di un organo degli Antegnati, costruito sotto la sorveglianza di Girolamo da Urbino Ne fu primo maestro il fiammingo Jacob de Wert, a cui successe nel 1582 G. G. Gastoldi.
Sotto il duca Guglielmo, che fu anche musicista e pubblicò ...
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Figlio cadetto di Ugo VIII, il Bruno, di Lusignano: famiglia di piccoli feudatarî del Poitou. Seguendo il padre, che, venuto in Palestina nel 1163, aveva combattuto e vi era morto nel 1165, A. comparve [...] azioni impulsive si rompessero i momentanei buoni rapporti con l'Egitto, e stette ad aspettare l'arrivo dell'esercito fiammingo-monferrino. Gli avvenimenti della IV crociata diedero ragione alla sua prudenza di voler salvaguardare la pace. Morì a San ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] di Vienna, oltre che veri e propri erbari figurati, vanno considerate fra le prime pitture autonome di fiori prodotte in ambiente fiammingo. Su questa strada si muovono dopo di lui anche Georg Flegel e Jacob Gheyn. In Italia, alla corte del granduca ...
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LA BRUNA, Domenico
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Trapani il 24 febbr. 1699, da Domenico, mercante di origine messinese, e da Rosalia, della quale s'ignora il casato.
Benché il padre avesse voluto avviarlo [...] della chiesa madre di Calatafimi, copia piuttosto fedele di un dipinto della prima metà del Seicento riferibile al fiammingo Maestro di S. Rocco operante nel Trapanese (Bongiovanni, 1996); la S. Francesca Romana in adorazione della Sacra Famiglia ...
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SABINO, Ippolito
di Alberto Mammarella
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 89 (2017), 2023
Nacque a Lanciano (in provincia di Chieti) attorno al 1540.
I Sabino sono spesso citati come «famiglia [...] maggio 1580) e Francesca (1586). La primogenita Laura ebbe come padrino di battesimo Aurelio Della Faya, illustre compositore fiammingo allora maestro di cappella della Santa Casa del Ponte di Lanciano. Quindici volumi di musica stampati tra il 1570 ...
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TOSCHI, Paolo
Alessandra Avanzini
TOSCHI, Paolo (Paolo Stanislao Francesco). – Nacque a Parma il 6 giugno del 1788, da Luigi, cassiere delle Poste, e da Anna Maria Brest, di origini tedesche, entrambi [...] -Clément Bervic, l’incisore più quotato dell’epoca, che divenne presto uno dei suoi principali estimatori, e il fiammingo Joachim Jan Oortman, con cui si specializzò nella tecnica dell’acquaforte. Durante la permanenza parigina, inoltre, strinse ...
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CASTELLO, Francesco di (Frans van de Casteele o Kasteele)
Nicole Dacos
Nacque a Bruxelles, forse nel 1541 se si presta fede al Baglione che, alla data della morte (1621), lo considera ottantenne. Venne [...] del Samacchini e del Calvaert e anche quelle di quel terzo bolognese, Lorenzo Sabatini, che era stato il maestro di Dionisio Fiammingo ed era entrato in modo stabile nella cerchia dei pittori di Gregorio XIII. Ma il C. non raggiunge mai il livello ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.