Pole, Reginald
Adriano Prosperi
Il vero anche se lungamente inedito fondatore dell’antimachiavellismo fu, per molti aspetti, il lettore più lontano da M. che si potesse incontrare in quella prima metà [...] una scelta significativa quella che aveva portato P. a farsi editore e portavoce delle opinioni religiose del letterato fiammingo: la sintonia con Longolio nasceva dalla fascinazione per il papato come principato sacro e da un’idea dell’esercizio ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] con autori italiani quali E. Panzacchi e, soprattutto, con la poesia dei parnassiani e con il tardo simbolismo francese e fiammingo (J. Laforgue, M. Maeterlinck, F. Jammes), in una poetica fragile e non di rado leziosa, di tristezze ineffabili, di ...
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GODENDACH (Bonadies, Godendag, Goodendag, Gutentag), Johannes
Paola Ciarlantini
Scarse sono le notizie concernenti la vita e le origini di questo frate carmelitano, teorico e compositore, vissuto in [...] parlando genericamente di "origine non italiana", sottolinea come la notazione delle musiche contenute nel cod. 117 segua il metodo fiammingo della fine del secolo XV. Luisi (sub voceHothby, John, in Diz. univ. della musica e dei musicisti) afferma ...
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ALLORI, Cristofano
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 17 Ott. 1577 dal pittore Alessandro e da Maria Serbaldesi. Firmava le sue pitture aggiungendo al suo nome quello del Bronzino ("C. [...] del colore venezianeggiante del Ligozzi e del Passignano, suoi compagni nella stessa impresa. In seguito, sull'esempio fiammingo, disegnò paesaggi dal vero, ora nel Gabinetto dei Disegni agli Uffizi. Eseguì inoltre solidi e vigorosi ritratti ...
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FROTTOLA
Mario PELAEZ
Gaetano CESARI
. Componimento poetico, la cui caratteristica è l'affastellamento (lat. medievale frocta) di pensieri e fatti bizzarri e strani senza nesso e quasi talvolta senza [...] italiani venuti, con gusto proprio e con tecnica propria, a porsi in linea accanto ai maestri polifonisti di scuola franco-fiamminga. Salì allora la frottola in auge e portò nel mondo elegante la disinvolta e leggera spigliatezza dei metri briosi del ...
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Medicina e sanità
Luciano Bonuzzi
La complessità del contesto
L'approccio alla medicina veneziana sul principio dell'età moderna pone molteplici difficoltà in parte immanenti all'evoluzione della [...] , V, Vicenza 1969, p. 66; Id., Descrizione dell'opere di Tiziano da Cador, ibid., VI, p. 620; Id., Di diversi artefici fiamminghi, ibid., VII, p. 120.
40. John B. de Cusance Morant-Charles D. O'Malley, The Illustrations from the Works of Andreas ...
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CIRCIGNANI (Cincignani, Cercignani, Cirgnani), Nicolò, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Il soprannome gli deriva dal paese di Pomarance, vicino Volterra (Pisa), dove nacque. Incerta è la data della [...] terrae Castri Plebis" (Canuti, 1952, pp. 185, 197).
Nel dicembre dello stesso anno, a Orvieto, costituisce con il pittore, fiammingo Hendrich van den Broeck una società "per l'esercizio della pittura e scultura ed ogni altro lavoro per lo spazio di ...
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GRIMALDI, Filippo (Claudio Filippo; in Cina: Min Mingwo Dexian)
Federico Masini
Nacque a Cuneo il 27 sett. 1638. Entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Chieri il 13 genn. 1658, quindi studiò a [...] la religione cristiana e i missionari reclusi a Canton furono liberati, con ordine imperiale e su suggerimento del gesuita fiammingo Ferdinand Verbiest, presidente del tribunale di matematica, il G. fu condotto a Pechino, dove giunse nel febbraio del ...
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DALLAMANO
Graziella Martinelli
Famiglia di artisti operosi nei secoli XVII-XVIII.
Pellegrino, nato a Modena nella prima metà del sec. XVII, morto dopo il 1700, ne fu il capostipite: pittore, risulta [...] in cui si alternarono artisti quali Sigismondo Caula, il giovane Francesco Stringa, Tommaso Costa, Sebastiano Sansoni, il fiammingo Jan van Ghelder; prese inoltre parte, a fianco del figurista Iacopino Consetti e del plastico Antonio Traeri, agli ...
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FONTANESI, Giovanni
Olga Jesurum
Nacque a Reggio Emilia il 28 genn. 1813, da Ignazio e Angela Cozzani. Nel 1828 il padre, per continuare la tradizione artistica familiare iniziata dallo zio Francesco, [...] ad una pensione dell'arciduca Francesco IV d'Este, il F. si recò a Roma per perfezionare i suoi studi presso il fiammingo M. Verstappen che, nella pittura di paesaggio, era fautore di "un nuovo e diretto approccio al "vero"" (Poppi, 1984, p. 16). Già ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.