Nome di più sante e beate: 1. Santa martire (nelle fonti antiche Viatrix) romana, sotto Diocleziano, con Faustino o Simplicio; Passio leggendaria; la tomba si trova nel cimitero ad sextum Philippi; le [...] circa 1200 - monastero di N. S. di Nazareth, presso Lier o Lierre, Brabante, 1268): monaca cisterciense, mistica e scrittrice in fiammingo. 6. B. d'Ornacieux (m. 1305): monaca a Parménie (Grenoble) e a Eymieux (dip. Drôme). 7. B. di Rovellodo ...
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PULZONE, Scipione, detto il Gaetano
Adolfo Venturi
Pittore, nato probabilmente nel 1550 a Gaeta, morto a Roma circa il 1597. Nel 1569, a Roma, dove era stato per studio con Iacopino del Conte, datava [...] nel segno, freddi nel colore, lasciano scorgere, più che l'educazione da Iacopino del Conte, l'influsso del particolarismo fiammingo, e solo i ritratti del cardinale Fabrizio Spada col segretario e l'altro di Cavaliere nella Galleria Corsini recano ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] di vivace ritmica il Quoniam tu solus sanctus della Messa N'as-tu pas:
Ma gli esponenti maggiori del terzo periodo fiammingo, derivato dall'insegnamento di Ockeghem, furono, per la sapienza tecnica, P. De La Rue, di cui si ricorda la famosa Fuga ...
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Drammaturgo inglese, nato a Londra circa il 1570, noto come "il Dickens elisabettiano", per il fine umorismo, il sentimento e la cordiale simpatia umana con cui seppe delineare tutta una serie di tipi [...] di sentimento, dotato di spirito satirico, il D. ritrae la società elisabettiana con l'arioso realismo di un pittore fiammingo. Egli lavorò intensamente per il teatro, e collaborò con altri drammaturghi, tanto che si presenta difficile il problema ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] , A. e la sua scuola, in Storia della Sicilia, V,Napoli 1979, pp. 274-333; Id., Problemi antonelliani. I rapporti con la pittura fiamminga, in Storia dell'arte, 1980, n. 1, pp. 151-166; G. Previtali, Da A. da Messina a jacopo di Antonello. I) La data ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] (1622, rist. nel 1637), copia della pianta di Roma di Ambrogio Brambilla, pubblicata nel 1590 da Nicola vari Aelst, libraio fiammingo che aveva anch'egli l'officina alla Pace.
Dall'Archivio di S. Maria dell'Anima risulta che nel 1633 Giuseppe pagava ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama di Bruegel è legata alla rappresentazione del mondo contadino, un mondo che indaga [...] in casa del cardinale Antoine Perennot de Granvelle, i disegni vengono incisi e immessi sul mercato dalla stamperia del fiammingo Hieronymus Cock.
La prima serie di incisioni, denominata Grandi paesaggi, esce dalla bottega di Cock nel 1555. I disegni ...
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BRIVIO, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Di nobile famiglia milanese, nacque nel sesto decennio del sec. XV, primogenito di Giacomo Stefano, che ebbe altri quattro figli, Luigi, Zanetta, Susanna ed [...] agli scultori T. Cazzaniga e B. Briosco di eseguire il monumento funebre. Nello stesso giorno concluse un contratto con un arazziere fiammingo per l'esecuzione di un "capocello" di lana e seta. Due anni dopo fu concesso ai suoi molinari di Zibido ...
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Musicista e teorico (Chioggia 1517 - Venezia 1590). Cantore, organista e direttore della cappella di S. Marco a Venezia, è considerato per i suoi lavori musicologici il maggiore teorico del Cinquecento; [...] Lectiones pro Mortuis; tre mottetti a 6 voci, ecc. Lo stile di queste composizioni, che è stato chiamato fiammingo-veneziano, non si discosta fondamentalmente da quello tradizionale; Z. infatti non mostrò di accorgersi delle conquiste della scuola ...
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Romània Denominazione scientifica dell’insieme delle terre in cui si diffuse la lingua latina, e in cui poi si affermarono le lingue romanze. La R. antica coincideva con l’estensione dell’Impero romano [...] lingua germanica, uraloaltaica e poi slava); i Franchi nel 358 occuparono parte del Belgio attuale, diffondendovi il basso franco (fiammingo); nel 5° sec. Angli e Sassoni invasero l’odierna Gran Bretagna; più tardi, nel 698, gli Arabi conquistarono ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.