BORROMEO, Vitaliano
Gaspare De Caro
Terzo figlio, dopo Renato e Giberto, del conte Carlo e di Isabella, figlia del conte Ercole D'Adda, nacque a Milano il 5 apr. 1620. Insieme con il fratello Giberto, [...] degli Spagnoli a Rocroi, nel 1643, aveva finalmente risolto la secolare alternativa dei re cattolici tra lo scacchiere fiammingo e quello italiano, travolgendo, insieme con il governo del conte-duca d'Olivares, le ultime illusioni di egemonia ...
Leggi Tutto
Città e porto della Francia (69.274 ab. nel 2006), nel dipartimento del Nord, sulla costa della Fiandra che si affaccia al Mare del Nord. Semidistrutta durante la Seconda guerra mondiale, è stata ricostruita [...] . dovrebbe la sua esistenza a una cappella costruita da s. Eligio nel 7° sec., in mezzo alla sabbia (Düne-Kerke, in fiammingo «chiesa delle sabbie»). Fu ceduta dalla Francia all’Inghilterra alleata; ma nel 1662 fu rivenduta da Carlo II Stuart a Luigi ...
Leggi Tutto
Contessa e marchesa, nata nella Lotaringia superiore circa il 1015, morta il 18 aprile 1076 a Pisa e quivi sepolta nel camposanto monumentale. Era figlia del duca Federico; nipote dell'imperatrice Gisella, [...] antimperiale in Italia, nella quale seppe cacciare audacemente anche il marito inducendolo a stringere una formidabile alleanza con il fiammingo Goffredo il Barbuto, con i conti di Tuscolo in Roma, con Guaimario V principe di Salerno e alcuni capi ...
Leggi Tutto
Drammaturgo, nato di padre belga e di madre savoiarda a Parigi nel 1890. Scrisse a sedici anni un atto in versi, Nous n'irons plus au bois, a cui tenne dietro Le sculpteur de masques (1911), dramma di [...] della moglie, di fatto la prostituisce a tutto il villaggio: qui, sotto le grasse apparenze farsesche, ricche di colori fiamminghi, vuol celarsi un tormento nuovo, e presto divenuto assai comune fra gli autori drammatici dei primi anni del dopoguerra ...
Leggi Tutto
ZAMPIERI, Domenico detto Domenichino
Maria Gabriella Matarazzo
– Nacque a Bologna il 21 ottobre 1581 da una Valeria e da Zampiero de’ Zampieri (o Giampiero Giampieri, secondo la forma centroitaliana) [...] della retorica, ma, vista la più promettente inclinazione artistica del giovane, dopo una parentesi infelice presso la bottega del fiammingo Denys Calvaert, intorno al 1595 presentò il figlio all’amico Agostino Carracci, il quale «lo pigliò per mano ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN, (Giustiniani), Marcantonio
Laura Antonucci
Nacque a Venezia il 15 dic. 1516, terzo o quarto dei sei figli maschi di Nicolò e di Andriana di Alvise Molin.
Scarsamente interessato sia alla [...] casa, dice il Signore degli eserciti".
Effettivamente, il suo intento sembra essere stato quello di emulare lo stampatore fiammingo Daniel Bomberg che, attivo sin dal 1515, con le sue pregevoli edizioni portò la tipografia veneziana in caratteri ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Professore di medicina e chirurgo, Vesalio è noto soprattutto come autore del De Humani [...] di Galeno sono più numerosi nel campo cattolico (cui anche Vesalio appartiene); tra loro anche un antico maestro del fiammingo, il francese Jacques Dubois – Sylvius –, che insieme al collega alla facoltà medica di Parigi, Jean Riolan padre (morto nel ...
Leggi Tutto
LANDI
Natale CAROTTI
. Famiglia piacentina d'origine feudale.
Secondo il Musso i L. proverrebbero da Bobbio, ove erano vicedomini del vescovo: di là si sarebbero trasferiti in Piacenza due fratelli, [...] da Fabbrica, da Centenaro, ecc.
Il capostipite di tutta la famiglia è considerato Rodolfo, donde procede Guglielmo; da questo Alberico. Fiammingo, figlio di Alberico, pare sia il capostipite dei L. di Cerreto, estinti nei Beretti-L. (sec. XVIII). Da ...
Leggi Tutto
MEISSONIER, Jean-Louis-Ernest
Hélène M. Castell Baltrusaitis
Pittore, disegnatore e incisore, nato a Lione il 21 febbraio 1815, morto a Parigi il 31 gennaio 1891. Fu educato a Parigi. Avendo dovuto [...] nel 1834 fu molto notato il suo quadro Les bourgeois flamands, che illustra e inaugura la serie delle opere di gusto fiammingo, veri pastiches di piccoli maestri olandesi, che ebbero vivo successo tra la scuola classica e i grandi poeti romantici. I ...
Leggi Tutto
PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] , allievo di Luca Ghini, per la medicina e la botanica; infine per la musica venne affidato al compositore fiammingo Philippe Van den Berge, meglio noto nella forma italianizzata di Filippo de Monte. Dotato di grandi capacità intellettuali (conosceva ...
Leggi Tutto
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.