Mohr
Mohr Jørgen latinizzato in Georgius Mohr (Copenaghen 1640 - Kieslingswalde 1697) matematico danese. I suoi contributi più noti riguardano le costruzioni geometriche con riga e compasso o con il [...] Danicus (1672) è stata a lungo trascurata dai matematici, forse anche perché non pubblicata in latino, secondo la tradizione colta dell’epoca, bensì in danese e fiammingo. Solo nel 1928 il suo risultato venne riconosciuto e la sua opera ripubblicata. ...
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RUOPPOLO, Giovan Battista
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Napoli nel 1620, ivi morto nel 1685. Insieme con G. Recco apprese la pittura presso Paolo Porpora, che sembra avere dipinto per primo, a Napoli, [...] rappresentano una mirabile rievocazione di vita. Il pittore non ha preoccupazioni di carattere decorativo o calligrafico di gusto fiammingo, ma invece un chiaro e schietto senso della realtà, derivante dal Caravaggio, che si associa a una splendente ...
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LE COURT, Juste (Giusto)
Francesco Sorce
Nacque nel 1627 a Ypres nelle Fiandre (ora Belgio), dove fu battezzato il 27 agosto nella chiesa di St-Martin. Il padre, Jean, era scultore e con lui dovette [...] . La Madonna, in particolare, esibisce un riferimento piuttosto nitido al modello della S. Susanna di François Du Quesnoy, il Fiammingo, in S. Maria di Loreto a Roma, testimoniando del precoce interesse del L. per i sistemi formali del classicismo di ...
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DUFOUR, Maurizio
Caterina Olcese
Nacque a Torino l'8 luglio 1826 da Lorenzo e Luisa Bocca (Genova, Archivio dell'Accademia ligustica di belle arti, filza 384 197.35, Ammissioni alunni). Nel 1830 la [...] di pittore restano due Paesaggi di invenzione (Genova, collez. privata), che rivelano influssi del notturnismo fiammingo ed olandese, interpretati secondo un gusto tipicamente romantico. Animato da zelo patriottico, rimase profondamente deluso dalle ...
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FRANCESCO di Gentile
Carlo La Bella
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore originario di Fabriano e attivo nelle Marche tra il sesto e l'ultimo decennio del secolo XV. I referenti figurativi [...] di Staffolo (Zampetti, 1970; Russell, 1983; Bertacchi Manasse, 1992).
Il trittico è forse la ridipintura di un originale fiammingo di cui vennero rispettate solo le ricche cornici intagliate (Zeri, 1988). Sulla base di tali cognizioni va considerata ...
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BALSAMO (Balsamone), Ignazio (al secolo Ercole)
Carlo Ginzburg
Nacque a Trani (secondo il Minieri Riccio, a Specchia) nel 1543, da agiata famiglia.
Il 5 marzo 1561 fu accolto come novizio nella Compagnia [...] voto che fu esaudito da Luigi XIII.
Scrisse, oltre ad alcune operette di carattere ascetico composte in latino, francese e fiammingo, ch'egli lasciò manoscritte e non ci sono pervenute, due trattati pubblicati per la prima volta nel 1601 e ristampati ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] Juan de Vera e Luis Vaca e da Adriano, decano di Utrecht (futuro papa Adriano VI). Crebbe in mezzo alla nobiltà fiamminga, verso la quale dimostrò particolare attaccamento anche dopo la sua ascesa al trono di Spagna. Diventato infatti nel 1516, alla ...
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JACHET
. Nome di compositore, spesso ricorrente in documenti e in volumi musicali del sec. XVI. È oggi comunemente ammessa la pluralità dei musicisti così designati:
J. de Mantua, cantore e poi maestro [...] Modena, a Reggio, è ricordato con lode dal Cinciarino, dal Bartoli, ecc. per la sua valentia d'esecutore.
J. Berehem, anch'egli fiammingo (da Berchem presso Anversa?) e dal 1555 organista di corte a Ferrara. Suoi sono libri di madrigali a 5 e 4 voci ...
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Pittore olandese, nato nel 1610 a Dieppe, ma venuto giovanissimo ad Amsterdam. Intorno al 1640 (in ogni modo dopo il 1637), fece un viaggio in Italia, e lavorò più anni in Roma e nei dintorni. Nella compagnia [...] anche dopo il suo ritorno ad Amsterdam. Appunto nel viaggio di ritorno sposò a Lione la figlia del commerciante fiammingo Houwaert. Ad Amsterdam acquistò la cittadinanza il 24 gennaio 1652; morì nell'ottobre dello stesso anno. Rembrandt ha inciso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione del paesaggio come forma autonoma, indipendente dalla “pittura di [...] come la pittura di porti, marine, battaglie navali (Jan van de Cappelle, Willem van de Velde il giovane).
Il fiammingo Gillis van Coninxloo, di ritorno da Frankenthal in Baviera, dove aveva fondato una fiorente scuola di paesaggio, vi si era ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.