Musicista fiammingo (m. Béthune 1557); maestro di cappella di Carlo V (1544), poi (1552) canonico a Namur, passò (1555) a Termonde e a Béthune. Compose molta musica sacra e profana; per l'euritmia, l'ingegnosità [...] e soprattutto per la forza espressiva della sua musica, il C. appare come uno dei grandi esponenti della terza scuola fiamminga. ...
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PACE, Pietro
Gregorio Moppi
PACE, Pietro. – Nacque a Loreto nel 1562 (non nel 1559, come è stato ripetuto dacché Tebaldini, 1921, p. 175, ne trascrisse male l’età dall’atto di morte).
Fanciullo, venne [...] iniziato alla pratica della musica presumibilmente presso la S. Casa dall’organista d’origine fiamminga Sebastiano Hay; maestro di cappella era allora Costanzo Porta, fulgido contrappuntista di scuola veneziana. Venuto a mancare Hay nel giugno 1591, ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] Saint-Martin si formò poi, con G. de Smet, F. van den Berghe e C. Permeke, il primo nucleo dell’espressionismo fiammingo, la tendenza che dominò la scena artistica in Belgio tra le due guerre, insieme alla corrente surrealista che ebbe protagonisti P ...
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Nome di compositore, spesso ricorrente in documenti musicali del sec. 16º. Oggi è comunemente ammessa la pluralità dei musicisti così designati: Iachet de Mantua, cantore e poi maestro di cappella a S. [...] Mantova (1527-58), autore di musica sacra; J. Buus: v. Buus, Jacob; J. Brumel (o Gallico, o da Ferrara), di origine fiamminga (sec. 16º), apprezzato organista, attivo a Ferrara, Modena e Reggio nell'Emilia; J. Berchem: v. Berchem, Jachet de; J. Vaet ...
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DE FOSSIS, Pietro (Pietro de Cà Fossis, Fossa, de la Fossa, Pierre de Fossis)
Roberto Grisley
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo compositore, attivo in Italia dopo il 1480; si ritiene [...] alla metà del secolo XV, sulla base delle prime testimonianze della sua attività ufficiale. È comunemente ritenuto di origine fiamminga ma questa ipotesi non e avvalorata dalle fonti, nelle quali compare con il solo nome senza l'indicazione di ...
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Musicista (n. 1380 circa - m. Londra 1453). Dallo stile della sua musica si arguisce che il D. dovette conoscere i modelli francesi e italiani dell'Ars nova. Offrì originali e fecondi stilemi all'elaborazione [...] il suo stile trova seguito nelle opere dei più giovani G. Dufay e G. Binchois, capi della prima scuola fiamminga. Dei suoi più importanti lavori, messe, mottetti, antifone, inni, canzoni profane, ecc. (complessivamente circa 50 composizioni), restano ...
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Cantautore e poeta belga, nato a Bruxelles l'8 aprile 1929, morto a Parigi il 9 ottobre 1978.
"Le plat pays qui est le mien", il Belgio, soggetto di una delle più celebri e belle canzoni di B. (1962), [...] fa da sfondo a un'identità difficile da mettere a fuoco, mai completamente fiamminga, mai completamente vallona. Proprio da questo stato d'incertezza nasceranno le sue tristezze, la rabbia, la ribellione, la rivolta che troveranno espressione in una ...
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Musicista (Montepeloso, oggi Irsina, 1575 circa - Napoli 1647). Maestro di cappella presso la corte di Napoli (1603-16 circa). Compose molte musiche sacre: messe, mottetti, salmi, completorî, madrigali, [...] ., e inoltre due libri di Ricercate, Canzoni francesi, Capricci, Canti fermi, ecc., per organo (1603-15). È uno dei maggiori rappresentanti della tradizione organo-cembalistica napoletana, che T. fonde con influssi delle scuole spagnola e fiamminga. ...
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Musicista (n. presso Gand 1446 - m. forse Valladolid 1506). Di origine tedesca, venuto giovane in Italia latinizzò in Agricola il suo cognome originario Ackermann. Fu cantore nelle corti di Milano, Firenze [...] e Mantova, quindi in Olanda (1474) e alla corte di Filippo il Bello arciduca d'Austria (1491) che seguì poi in Spagna dove morì di peste; compose molta musica sacra (messe, pubblicate da O. Petrucci, 1504) e profana, di scuola franco-fiamminga. ...
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MOUTON, Jean de Hollingue detto
Romolo Giraldi
Musicista, nacque circa la metà del 1400 a Hollingue presso Metz, morì il 30 ottobre 1822 a Saint-Quentin, nella cui chiesa un'epigrafe ricorda che fu [...] Adrian Willaert, uno degli anelli di congiunzione tra la scuola polifonica fiamminga e quella italiana. Abilissimo contrappuntista, secondo i dettami della scuola fiamminga, scrisse quasi esclusivamente musica sacra, stampata in edizioni antiche. Un ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....