CALZA, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1653 a Verona da padre orefice, di nome Giovanni. Appassionatosi alla pittura, non volle seguire la professione paterna; all'età di undici anni fuggì a Bologna, [...] si conosce. Nell'anno 1706 egli era a Venezia, dove nel 1708 prese una terza moglie, Angiola Agnese Pakman, pittrice fiamminga di fiori, frutta e animali, che divenne sua collaboratrice. Nelle Vite del Dal Pozzo (pubbl. 1718) il C. risulta dimorante ...
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CHEVREUSE (Caprosia, Caprosa, Chabros, Chavros, Chevrosia, Cheuvreuse, Capraise), Anselme de
Norbert Kamp
Apparteneva al ramo collaterale di una nobile famiglia francese originaria dell'Ile-de-France, [...] 1294 i porti delle Fiandre, dove sbrigò anche altri affari per conto di Filippo il Bello. Dopo aver partecipato alla campagna fiamminga del 1298, ricevette dal re la cospicua somma di 5.000 libbre tornesi in sostituzione di una rendita annua di 400 ...
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GODENDACH (Bonadies, Godendag, Goodendag, Gutentag), Johannes
Paola Ciarlantini
Scarse sono le notizie concernenti la vita e le origini di questo frate carmelitano, teorico e compositore, vissuto in [...] parlando genericamente di "origine non italiana", sottolinea come la notazione delle musiche contenute nel cod. 117 segua il metodo fiammingo della fine del secolo XV. Luisi (sub voceHothby, John, in Diz. univ. della musica e dei musicisti) afferma ...
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FINI (Fin, di Fino), Tommaso (Massino, Macy)
Michele Luzzati
Testimoniato per la prima volta il 14 marzo 1300 a Parigi quando prestava a un anno 120 libbre tornesi ad un gruppo di senesi residenti nella [...] de Flandre, il ruolo generale della ripartizione delle imposte che per lungo tempo rimase a fondamento della fiscalità fiamminga. Sempre ricordato come personaggio di grande responsabilità e con folto personale al suo servizio, fra cui i suoi ...
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GRIMALDI, Raniero
Riccardo Musso
Figlio di Lanfranco di Grimaldo, dovette nascere poco dopo il 1272, forse a Nizza. Fu uno dei capi della fazione guelfa e acquistò grande fama quale ammiraglio al servizio [...] Egli giunse nella Manica alla fine di giugno del 1302, ma non ebbe modo di iniziare immediatamente l'offensiva contro i Fiamminghi a causa del disordine che aveva investito il campo francese dopo il disastro di Courtrai. Per tutto il resto dell'anno ...
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GRÜNHUT, Isidoro
Maura Picciau
Nacque a Trieste il 27 ag. 1862 da Israel, ebreo tedesco originario di Ratisbona, e da Giuditta Panzieri, anconetana di buona cultura. Ebbe due fratelli, Massimo e Ida.
Sin [...] . La pennellata è corposa, struttiva; e la materia pittorica densa si intride di una luce calda, di evidente ascendenza fiamminga. L'artista, ancor giovane, perviene qui a una rimarchevole maturità di linguaggio: la resa plastica dei volumi coincide ...
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ACKERMAN, Alexander (Alexander de Alamania, Alexander Agricola)
Benvenuto Disertori
Nato nel 1446 nei dintorni di Gand, venuto giovane in Italia, latinizzò in Agricola il suo cognome originario. Nel [...] , L'école polyphonique franco-flamande), e messo forse in musica dallo stesso Rhaw.
Si può pensare che l'Alessandro Agricola fiammingo, ricordato come cantore al servizio del marchese Federico Gonzaga a Mantova dal 17 marzo 1521 al 26 marzo 1523, sia ...
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BARBIANO di Belgioioso, Giovan Giacomo
Nicola Raponi
Secondogenito del conte Lodovico e di Barbara Trivulzio, nacque nel 1565. Dopo il matrimonio di suo fratello Alberico con Ippolita Borromeo, sorella [...] al fratello Alberico (con il quale per un certo tempo fu peraltro in disaccordo). Nel 1597 aveva sposato una nobildonna fiamminga, Maria de Sensielles, morta nel 1602 senza figli; nel febbraio del 1603 passò a seconde nozze con Anna de Pottiers ...
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DE GIACOMI, Eugenio
Graziella Martinelli
Figlio di Giacomo, avvocato e segretario generale del comune di Modena, e di Clementina Ruffini, nacque a Modena il 30 dic. 1852.
Studiò presso la locale accademia [...] specializzò pressoché unicamente su di un filone tematico, la natura morta, ispirata ai nobili prototipi del mondo fiammingo, nonché agli esempi seicenteschi presenti nella Galleria Estense: vale a dire ai saggi del lombardo Pier Francesco Cittadini ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] Museum; Madonna col Bambino, Londra, National Gallery). Tali caratteristiche stilistiche, che hanno le loro radici nella primitiva arte franco-fiamminga, si ritrovano in van der W., che però arricchisce la sua formazione con l'arte di Jan van Eyck ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....