CRISCONIO (Criscuolo), Giovan Angelo
Francesco Abbate
Documentato come notaio a Napoli tra il 1536 e il 1560, dovrebbe quindi essere nato tra il 1500 e il 1510, qualche anno dopo il pittore Giovan Filippo [...] a più delicate minuzie di particolari, che rappresenta il segno di una più "profonda adesione alla poetica della devozione fiamminga". È la premessa di quel carattere più devotamente, delicatamente contrito che il C. svilupperà nelle opere più tarde ...
Leggi Tutto
PICCOLOMINI, Ottavio
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Ottavio. – Nacque a Pisa il 9 novembre 1599, terzogenito di Enea Silvio, patrizio di Siena e signore di Sticciano, e Violante Gerini.
Il padre [...] Medici e delle corti imperiali di Vienna e Innsbruck. Per il tramite di vari mercanti d’arte di origine sia italiana sia fiamminga, Piccolomini aveva investito nel corso del tempo in consumi di lusso e acquisito per i suoi palazzi a Vienna e a Nachod ...
Leggi Tutto
CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] 600nella collezione Mazenta (Verga, 1918).
Il dipinto presenta evidenti influssi sia del tardo manierismo romano, sia dei manieristi fiamminghi attivi a Roma e alla corte dell'imperatore Rodolfo II. Dal momento che nelle opere novaresi-lomelline sono ...
Leggi Tutto
FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] . Alla sua prima maturità stilistica, quando mostra di saper coniugare gli ideali classicisti con il naturalismo alla fiamminga praticato dal Regnier, potrebbero datarsi dipinti come il Battista Campori dell'Estense di Modena (Arcangeli, 1959) e ...
Leggi Tutto
MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] si pone anche la Resurrezione di Vienna (Kunsthistorisches Museum), in cui il michelangiolismo delle forme e l'acribia fiamminga nella descrizione dei dettagli di sfondo si stemperano in una vivace gamma cromatica che sembra riportare al nome del ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Piermatteo, detto Giovanni Boccati
Cecilia Prete
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio di Piermatteo, vissuto nel XV secolo e originario di Camerino, nelle Marche.
Il [...] dell'Umbria.
È attraverso la mediazione di Domenico Veneziano che, probabilmente, G. si accosta ai modi della pittura fiamminga, nella descrizione lenticolare dei paesaggi che fanno da sfondo alle sue prime opere. Una "vena vaneyckiana che serpeggia ...
Leggi Tutto
Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] adoperata a pieno regime, consegnandosi 'per intero' alla visione, al modo, per così dire, di una Lezione d'anatomia fiamminga. Dove è però il proprio corpo a essere dissezionato. Crudelmente, freddamente. E forse è proprio a questo che alludevano i ...
Leggi Tutto
CORONA (Corrona), Leonardo (Leonardo da Murano)
Marina Repetto Contaldo
Secondo quanto afferma il Ridolfi (1648), che costituisce la più antica e autorevole fonte di informazione sulla vita e sulle [...] da questo a Venezia presso maestro Rocco da San Silvestro, "pittore di poco pregio", nella cui bottega lavoravano pittori fiamminghi occupati ad eseguire copie da quadri di artisti famosi; e qui ebbe modo non solo di "praticar il dipinger", ma ...
Leggi Tutto
CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] ai Girolamini e le quattro tavole nell'Annunziata di Nola, dove il rapporto del C. con la contemporanea pittura dei fiamminghi a Napoli appare in effetti assai stretto.
Fonti e Bibl.: C. D'Engenio Caracciolo, Napoli sacra [1623], Napoli 1923, passim ...
Leggi Tutto
GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] e accrescimento dell'ospedale (1443), il Banchetto dei poveri. Nei vasti ambienti costruiti prospetticamente, arredati con minuzia fiamminga e affollati da personaggi in costume contemporaneo, il G. esibì le molteplici componenti della sua formazione ...
Leggi Tutto
fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....