Scultore (Norimberga tra il 1455 e il 1460 - Schwabach, Norimberga, 1509). Esponente della scultura tardogotica in pietra a Norimberga, è notevole per la potenza costruttiva e la grave intensità espressiva: [...] trittico sull'esterno del coro orientale di St. Sebald (1490-92), che rivela influssi della pittura fiamminga, tabernacolo in St. Lorenz (1495-96), Via Crucis per St. Johannis Friedhof (1505-08), oggi in parte nel Germanisches Nationalmuseum. ...
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Pittore (n. forse Lubecca 1430 circa - m. Lubecca 1504). Documentato a Lubecca dal 1485, firmò e datò l'altare per la gilda di S. Luca (Lubecca, St. Annen-Museum), che si inserisce nella corrente tardogotica; [...] fu sensibile alle ricerche di realismo, luce e colore della pittura fiamminga, rese in modi più pacati. Per ragioni stilistiche sono attribuite a R. altre opere: altare della Storkyrka di Stoccolma (1466, ora al Museo Storico); altare dei Ss. Nicola ...
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Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico [...] e con i fratelli Boisserée che gli permisero di approfondire la conoscenza dell'arte primitiva tedesca e fiamminga. A Francoforte, nel 1809, maturò la sua poetica basata sull'ideale cristiano-nazionale e la scelta di un linguaggio formale che si ...
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VALENCIENNES (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Georges BOURGIN
Città della Francia settentrionale, capoluogo del circondario omonimo del dipartimento del Nord. Antica [...] la Piazza d'armi e il "beffroi", i mercati, le numerose chiese e pie istituzioni, il carattere di una bella città fiamminga. Tale era l'aspetto di Valenciennes al tempo della giovinezza del Watteau che vi nacque nel 1684 e i cui ricordi si ritrovano ...
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Miniatore (Exeter 1547 circa - Londra 1619). Formatosi come orafo, diede i disegni per il secondo sigillo della regina Elisabetta, della quale si disse egli stesso aurifaber, sculptor et celebris illuminator. [...] Lavorò anche per Giacomo I. Pur ispirandosi stilisticamente a H. Holbein il Giovane, seguì, nella tecnica, la scuola fiamminga che ebbe modo di conoscere attraverso L. Teerlinc. La sua produzione, prevalentemente ritratti dai 4 ai 25 cm (Sir Walter ...
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Pittore olandese (m. 1567). Citato da Vasari come nativo di Zierikzee (donde proveniva suo padre, anch'egli pittore), imparò l'arte ad Anversa e si formò sotto l'influsso di Quentin Metsys; i suoi quadri [...] recano date dal 1521 al 1558. Esasperò le osservazioni del reale proprie dell'arte fiamminga in senso espressionistico e di esaltata ricerca formale, secondo un indirizzo che, pur restando ancorato alla tradizione nazionale, può ben ricondursi alle ...
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Storico dell'arte ungherese (Budapest 1899 - Firenze 1981), naturalizzato americano. Studiò presso le univ. di Berlino, Francoforte e Vienna e insegnò poi ad Amburgo, a Parigi e infine alla Columbia University; [...] dal 1965 direttore della Casa Buonarroti a Firenze; socio straniero dei Lincei (1965). È autore di studî sulla pittura fiamminga (P. Bruegel l'Ancien, 1935; H. Bosch, 1937; Le retable de l'Agneau Mystique de Van Eyck, 1938; Le Maître de Flémalle et ...
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òlio, pittura a Tecnica pittorica che utilizza l'olio, soprattutto di lino, per agglutinare le materie coloranti e renderle così adatte alla pittura. Nota fin dall'antichità, la p. a o. risulta particolarmente [...] efficace per ottenere effetti di luminosità, trasparenza e intensità cromatica. Nel Rinascimento ebbe particolare successo dapprima nella pittura fiamminga, in seguito anche in Italia soprattutto con Antonello da Messina. ...
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Pittore (Beauvais o Amiens 1570 circa - Parigi 1634), lavorò nel nord-est della Francia e a Parigi, dove fu protetto da Maria de' Medici; dal 1623 fu nominato peintre du Roi. Fu il primo maestro di N. [...] Poussin. Esponente del tardo manierismo, subì l'influenza della scuola di Fontainebleau e della pittura fiamminga (Martirio di s. Vincenzo, 1611-12, Les Andelys, Notre-Dame; Presentazione al tempio, 1624, Parigi, St.-Joseph des Carmes; S. Carlo ...
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GOLDSCHMIDT, Adolph
Storico dell'arte, nato ad Amburgo il 15 gennaio 1863, morto a Basilea il 5 gennaio 1944. Professore di storia dell'arte dal 1904 all'università di Halle e dal 1912 al all'università [...] di Berlino.
Profondo conoscitore specie della miniatura medievale, ma anche dell'arte tedesca e fiamminga dei sec. XV e XVI, pubblicò, tra l'altro, l'Utrecht Psalter, 1892, l'Albani-Psalter, Berlino 1895, modello d'una monografia di storia dell'arte, ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....