LANDI, Neroccio dei
Francesco Sorce
Nacque a Siena nel 1447 e venne battezzato il 4 giugno nel battistero di S. Giovanni. Il padre, Bartolomeo di Benedetto di Neroccio, apparteneva alla nobile famiglia [...] nell'inventario stilato alla sua morte (Coor, pp. 7, 157).
Maccherini (p. 330), in ragione della prossimità del paesaggio alla fiamminga della tavoletta con Romano che porta il cibo a s. Benedetto a quello della tavoletta degli Ufficiali di gabella e ...
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DOMENICO di Bartolomeo da Venezia (Domenico Veneziano)
Hellmut Wohl
La data e il luogo di nascita di D. non sono documentati, ma egli si firma "Domenicho da Vinesia" in una lettera del 1438 a Piero de' [...] , eseguita ad olio. Questo potrebbe dar credito all'affermazione del Vasari secondo cui D. portò a Firenze la tecnica ad olio fiamminga. Ma il perduto dipinto ed anche la Nascita della Vergine di S.Egidio, per cui l'uso dell'olio è confermato da ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] decorative a grottesche delle vetrate, la cui unica superstite è quella ancora in opera nello scrittoio di Calliope, compiuta dal fiammingo Gualtieri d'Anversa (ibid., p. 49).
Nel quartiere di Leone X (aprile 1556 - maggio 1558) la presenza del M. si ...
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FRACANZANO, Cesare
Monica Romano
Nacque a Bisceglie, in terra di Bari, da Alessandro, pittore, e da Elisabetta Milazzo il 16 ott. 1605 (Bugli, 1997).
Figlio di Ercole, il padre Alessandro nacque a Verona [...] tattile delle vesti dei due personaggi, non può spiegarsi se non con l'incontro napoletano di Cesare con i pittori di ascendenza fiamminga" (ibid., p. 244).
Il F. morì a Barletta tra la fine del 1651, data a cui risale il suo testamento, e il ...
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DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] con la sua produzione pittorica degli ultimi anni, costituita per lo più da quadretti di genere, sulla scia della tradizione fiamminga delle scenette di vita domestica, dei personaggi e dei fatti minuti colti talvolta anche nel loro aspetto un po ...
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MARCHIG (Marchi), Giovanni (Giannino)
Rossella Canuti
Nacque il 29 sett. 1897 a Trieste da Giacomo, alto funzionario del Comune, e da Anna Haberleitner di origine stiriana. Fin da piccolissimo il M. [...] prima attività pittorica non si era dedicato spesso, il M. riallacciò il dialogo con la pittura del passato (da Cézanne alla pittura fiamminga del Seicento).
Il M. morì a Vandoeuvres il 4 maggio 1983.
Nel 2005 Jeanne ha donato circa 200 opere del M ...
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ORE, Libro di
F. Manzari
Compendio di testi devozionali a uso dei laici, il cui nucleo centrale è costituito dall'ufficio della Vergine, le Horae Beatae Mariae Virginis, da cui trae il nome l'intero [...] -185; I libri d'ore della Biblioteca Riccardiana, a cura di C. Gnoni Mavarelli, I, I libri d'ore francesi e fiamminghi, Roma 1986; Andachtsbücher des Mittelalters aus Privatbesitz, a cura di J.M. Plotzek, cat., Köln 1987; P. Saenger, Prier de bouche ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] dell'Annunciazione è stato visto come un avanzamento che avrebbe portato alle rappresentazioni d'interno della pittura fiamminga del Quattrocento. La Madonna annunciata, rappresentata in piedi secondo un'iconografia di origine giottesca (polittico di ...
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ARAZZO
A. Ghidoli
Il termine a., con cui si indica un tipo di tessuto dalle particolari caratteristiche tecniche, deriva dal nome della città francese di Arras, centro particolarmente attivo nei secc. [...] 'uso della decorazione affrescata. Anche se non sono scarsissime le notizie di cui si dispone sull'attività arazziera nell'area franco-fiamminga tra i secc. 13° e 14°, i più antichi a. occidentali che attualmente si conoscano sono stati riferiti alla ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] ), pp. 13 s.; R. Salvini, A marble bust by D., in The Burlington Magazine, XC (1948), 541, pp. 93-97; V. Martinelli, Scultori fiamminghi in Italia, in Atti della Acc. naz. dei Lincei, Rend. di scienze morali, s. 8, VII (1952), pp. 410 s.; E. Dhanens ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....