CIANFANELLI, Niccola
Pasqualina Spadini
Figlio di Antonio e di Caterina Carnesecchi, nacque il 19 luglio (Saltini, 1862, p. 54) 1793 a Mosca (Nuzzi, 1972, p. 189). Dalla biografia, redatta nel 1849 [...] teste" e la "nessuna scelta dei tipi", non mancò di apprezzarne il "bellissimo colore che pareva tolto dai buoni fiamminghi, la vigoria del chiaroscuro, l'evidenza della composizione". Selvatico, tra l'altro, considerava il C. uno di quegli artisti ...
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FRANCESCO da Tolentino
Guido Rebecchini
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Tolentino e attivo in Italia centrale e meridionale tra la fine del XV e la prima metà [...] inizi del XVI secolo, priva di una locale scuola pittorica, appare caratterizzata da un linguaggio di ascendenza fiamminga aggiornato su modelli umbro-toscani e lombardi sebbene complessivamente attardato rispetto alle contemporanee linee di tendenza ...
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COPPI, Iacopo, detto Iacopo del Meglio
Claudio Strinati
Nacque a Peretola (Firenze) nel settembre del 1523 da una modesta famiglia di artigiani. Non è chiaro se il padre si chiamasse Antonio del Meglio [...] , ma partecipa a quel vasto moto di cultura figurativa orientata verso il "pingere oscuro" che ha una provenienza fiamminga e viene mutuato in ambiente fiorentino soprattutto dallo Stradano. Il C. si avvicina a questa impostazione immettendola nella ...
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CARDILLO
Francesca Campagna Cicala
Pittori messinesi, attivi nei secoli XVI-XVII.
Francesco, nato nella seconda metà del sec. XVI, si formò probabilmente alla scuola di Antonello Riccio, di cui sposò [...] Grano, risulta invece, in una nota scritta sul libro dei confrati dell'Oratorio dei mercanti - dove era conservata opera fiamminga, regalata da Agostino Messena, genovese, nel 1629. Comunque, il fatto che ambedue queste opere siano andate perdute non ...
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GIGANTE, Francesco
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Ciminna (nell'odierna provincia di Palermo) il 1° nov. 1617 da Vito e Barbara Di Bartolomeo; era nipote del canonico ciminnese Santo Di Bartolomeo. Dopo [...] epigono della pittura novellesca, per esempio nel Privilegio di s. Gregorio Magno, dove la calda materia cromatica, di origine fiamminga, si coniuga a esplicite citazioni da opere di Pietro Novelli tra cui il Paradiso di palazzo Sclafani e la Madonna ...
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EDOARDO III, Re d'Inghilterra
M.A. Michael
Primogenito di Edoardo II d'Inghilterra e di Isabella di Francia, E., nato a Windsor nel 1312, fu incoronato re nel 1327, in seguito all'abdicazione del padre. [...] XXXVI.4), sia per le forme delle architetture sia per lo stile delle figure, è da mettere in relazione con opere fiamminghe; in questo sigillo il giglio di Francia è inquartato nello scudo inglese, motivo araldico adottato da E. in quell'anno; ciò ...
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BIGORDI, Benedetto, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Tommaso e di una certa Antonia, nacque a Firenze nell'anno 1459 (tale data si ricava dalla portata al catasto fatta nel 1469 da suo [...] , che presenta caratteri spiccatamente provinciali soprattutto negli evidenti e mal dissimulati suggerimenti desunti dalla pittura fiamminga, la critica ha tentato, senza peraltro raggiungere risultati convincenti, di ricostruire la personalità del ...
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COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Giovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] De Gubernatis (1906, p. 149) raggiunse perizia virtuosistica con un suo particolare tipo di pittura veristica collegata alla tradizione fiamminga: si tratterebbe della produzione di quadri "a effetto di notte", cioè a lume di candela, che non sono ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] Dell’Abate e più tardi nel resto d’Europa, a partire dai Romanisti di Anversa fino ai numerosi artisti, spesso di origine fiamminga, che sul finire del secolo passano di corte in corte (a Monaco e soprattutto nella Praga di Rodolfo II).
Se nelle arti ...
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BANCHETTO
P. Mane
Il b., pasto solenne al quale partecipano numerosi convitati, svolse un ruolo importante nella vita medievale. Come tema iconografico è stato trattato durante tutto il Medioevo, in [...] ; si vedano in questo senso l'affresco absidale di Saint-André d'Angoustrine, degli inizi del sec. 13°, o un salterio di origine fiamminga del sec. 12° (Londra, BL, Royal 2.A.V, c.5 r). A partire dal sec. 14°, quando i calendari cominciano a trovarsi ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....