BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] a cera perduta, le prime opere di marmo e in generale tutte le opere in bronzo.
Prodotto composito di origine fiamminga e di educazione italiana, il B. è stato il grande intermediario tra Michelangelo e Bernini. La sua tecnica caratteristica consiste ...
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Musicista (Parigi 1567 - ivi 1638). Maestro di cappella alla corte di Francia, compose musica sacra in stile polifonico di tradizione franco-fiamminga, ma non senza libertà: per primo tra i Francesi adottò [...] l'uso italiano della polifonia a cori battenti o spezzati ...
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Pittore di origine lombarda, ebbe probabilmente un primo avviamento in Italia, ma si riallaccia alla scuola fiamminga. Nel 1519 acquistò i diritti di borghesia di Bruges; nello stesso anno venne ammesso [...] -1544. Passò l'intera vita a Bruges, ove morì e fu sepolto il 12 gennaio 1550. Sotto simultanee influenze fiamminghe (Gérard David), francesi (Bourdichon) e italiane (Bartolomeo Veneto), fu maestro secondario, senza forte personalità ma non privo d ...
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SARAVIA, Adrien
Pio Paschini
Nacque a Hesdin nell'Artois verso il 1531, da padre di origine spagnola e da madre fiamminga, fattisi ambedue protestanti. Era come predicante in Anversa verso il 1560, [...] dove lavorò alla compilazione della Confessione di fede per le nuove chiese belghe; ma dalle turbolenze religiose fu ben presto costretto a riparare in Inghilterra, ove diffuse le dottrine di Ginevra. ...
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Pittore (attivo nella seconda metà del sec. 15º), nativo di Pinerolo. La sua attività risente di un ambiente toccato dalla cultura fiamminga e dalla scuola nizzardo-provenzale: affreschi nella parrocchiale [...] di Pigna presso Ventimiglia (1482) e nella chiesa di Nostra Signora del Fontano a Briga Marittima (1492), polittici della Pinacoteca di Torino (1491) e di Verderio Superiore (1499) ...
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MALVEZZI, Ludovico (Lodovico)
Clizia Carminati
Figlio primogenito di Marc'Antonio e di Giovanna di Filippo Castello (o De Castro), gentildonna fiamminga. La sua nascita va collocata non oltre i primi [...] mesi del 1609 (Arch. di Stato di Bologna, Arch. Malvezzi-Lupari, Istrumenti, serie prima, b. 13/2: battesimo della sorella minore Beatrice nata il 1 febbr. 1610).
Il M. fu signore di Taranta e di Quadri ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] e giustizia emersi dalla Rivoluzione francese investe la creazione musicale.
Vita e opere
Discendeva da famiglia di musicisti d'origine fiamminga. L'avo Ludwig venne a Bonn nel 1732, cantore prima, poi direttore d'orchestra del vescovo-elettore di ...
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Scultore (Parigi 1705 - ivi 1758). Fu introdotto all'arte dal padre Sébastien (Anversa 1655 - Parigi 1726), scultore e decoratore di origine fiamminga che, trasferitosi a Parigi, lavorò soprattutto per [...] apparati effimeri per la corte, come gli altri suoi figli, Sébastien-Antoine (Parigi 1695 - ivi 1754) e Paul-Ambroise (Parigi 1702 - ivi 1758); di quest'ultimo rimane la bella scultura per l'ammissione ...
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Alpers 〈ä´lpëʃ〉, Svetlana (nata Leontiev). - Storica dell'arte statunitense (n. Cambridge, Massachusetts, 1936). Le sue ricerche, massimamente incentrate sulla produzione pittorica barocca fiamminga e [...] alla University of California di Berkeley dal 1975 e professoressa emerita dal 1994. La sua ricerca è incentrata soprattutto sulla pittura fiamminga e olandese del periodo barocco e su questioni di teoria e critica d'arte. L'autrice si pone entro una ...
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Musicista (Harlebecke 1834 - Anversa 1901). Studiò al conservatorio di Bruxelles, perfezionandosi poi a Dresda, Lipsia, Berlino. Fondò (1867) in Anversa la Scuola fiamminga di musica e più tardi il Conservatorio [...] popolaresca; la stessa frequente rudezza di linguaggio giova ad esprimere con immediatezza l'animo musicale del suo popolo. Compose molta musica, specialmente teatrale (3 opere fiamminghe), vocale-strumentale (3 oratorî, 2 cantate) e corale. ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....