REVIGLIO DELLA VENERIA, Carlo
Elena Dellapiana
REVIGLIO DELLA VENERIA, Carlo. – Nacque a Bra (Cuneo) il 16 maggio 1824 (Reviglio della Venaria, 1928, p. 78) da Luigi Lorenzo Francesco Costanzo, pittore [...] , a Guarino Guarini.
L’ambiente, che ospita una grande tela, La battaglia di Lepanto, del pittore di origine fiamminga Giovanni Claret, dipinta in occasione del primo cantiere (1642), è a pianta ellittica, chiaro riferimento all’epoca di origine ...
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ORLANDI, Santi
Gregorio Moppi
ORLANDI, Santi. – Sono ignoti il luogo e la data di nascita di questo compositore, che ai primi del Seicento risulta professionalmente già ben inserito nell’ambiente musicale [...] e salde in giostra a sei voci, peraltro l’unico pervenuto completo di tutte le parti, inserito nell’antologia fiamminga Il Parnasso (Anversa, 1613).
Nel luglio 1612, su richiesta del duca Francesco Gonzaga, il cardinale suo fratello inviò Orlandi ...
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AIOLLI, Francesco (Aiolla, Aiolle, de Layolle)
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Organista e compositore, nato a Firenze sullo scorcio del sec. XV. Sulla sua nascita si hanno date discordanti: 4 marzo 1491 (Gandolfi), 1480 (Liuzzi), [...] con L. Alamanni, Francesco Dini, Zanobi Buondelmonti e Gerolamo Beniveni. La sua musica, sebbene spesso ispirata alla tecnica fiamminga, recò una tipica impronta italiana allo stile del madrigale, come a talune composizioni sacre (l'Ambros ricorda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Quattrocento l’arte lombarda è caratterizzata da un rapporto [...] due avanguardie artistiche del momento.
A Genova, nel 1461, scopre attraverso il pittore Donato de’Bardi i riflessi della pittura fiamminga, con esiti paralleli a quelli di Jan van Eyck e Dierik Bouts, come è evidente nella Madonna con il Bambino e ...
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RAPONDI, Dino
Bart Lambert
RAPONDI, Dino. – Nacque tra il 1335 e il 1340 probabilmente a Lucca, da una famiglia le cui radici risalgono al XII secolo, figlio di Guido di Rapondo Rapondi e di madre ignota; [...] nel porto di Sluys, con lo scopo di scoraggiare sia gli attacchi dei possibili invasori inglesi sia quelli dei ribelli fiamminghi. Tra il 1394 e il 1396, Dino Rapondi fu incaricato di seguire personalmente i lavori di costruzione, per finanziare i ...
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GATTI, Gervasio, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1549-50 quasi certamente a Cremona, dove da tempo risiedeva la sua famiglia. Il padre, Giovan Pietro, era fratello del pittore Bernardino [...] , più o meno contemporaneamente, il Martirio di s. Lucia che, carico di "sapide notazioni naturalistiche d'ispirazione fiamminga" derivate dalla pittura dei Campi, costituisce in effetti una sorta di pendant tipologico, liturgico e stilistico del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo tecnologico del XV secolo non è fatto di clamorose invenzioni da parte [...] , con lo scoppio della guerra dei Cent’anni, viene interdetto il commercio tra l’Inghilterra e la Francia, l’industria fiamminga dei tessuti deve cedere il passo. Ne traggono beneficio proprio l’Inghilterra, che alla metà del XV secolo esporta un ...
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LISTA, Stanislao
Federico Trastulli
Nacque a Salerno l'8 dic. 1824 da Giuseppe, ingegnere, e da Anna Maria Mastrocinque.
Sin dall'infanzia fu minato da una grave infermità fisica che gli pregiudicò [...] per chiaroscuro, per l'incredibile carica di dinamismo e soprattutto per il senso di grande realismo di lontana matrice fiamminga.
Di pari, o superiore, livello è il busto marmoreo del 1867 Ritratto del padre (Napoli, Galleria dell'Accademia di ...
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DUDREVILLE, Leonardo
Paolo Thea
Figlio di Giuseppe e di Leonilde Madalena, nacque a Venezia il 4 apr. 1885 e in questa città trascorse l'infanzia. Nel 1902 troncò gli studi classici a cui il padre magistrato [...] del Novecento italiano. In questi anni che precedono la seconda guerra mondiale il D. autodefinì la sua pittura "fiamminga" (cfr. Thea, 1987, p. 88), volendo sancire con questa indicazione intimistica la sua distanza dal trionfalismo ed ottimismo ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] una scuola a carattere internazionale nata in Borgogna agli inizi del secolo; egli definì le forme e gli stili della scuola fiamminga – i cui più significativi musicisti furono J. Obrecht, J. Ockeghem e J. Després – e inserì nella messa anche temi ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....