Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] , ricalca abbastanza da vicino un motivo non ignoto alla tradizione (si veda, in questa sede, la novella di Teodorica fiamminga del Molza). Tuttavia, quando finalmente il filo del racconto ritorna nelle mani di Bartolommeo ed egli, per virtù di una ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Collezionismo e viaggi scientifici
Giuseppe Olmi
Collezionismo e viaggi scientifici
Raccolte e resoconti
Nell'ultimo quarto del XVI sec. il naturalista [...] un naturalista dovesse condividere ampiamente i frutti del suo viaggio. Giuseppe Casabona (1535 ca.-1595), botanico di origine fiamminga al servizio dei granduchi di Toscana Francesco I e Ferdinando I, accingendosi a compiere una missione nell'isola ...
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VANNUCCI, Pietro detto il Perugino
Cecilia Martelli
– Nacque a Castel (oggi Città) della Pieve da Cristoforo di Pietro Vannucci e da Lucia di Giacomo di Nunzio Betti in una data imprecisata intorno al [...] atmosfere terse e cristalline, nelle ambientazioni paesaggistiche di derivazione fiamminga (da ultimo Zappasodi, in Verrocchio..., 2019, scheda 3 fra le ascendenze di Hans Memling e dei fiamminghi e la nuova impostazione frontale della figura con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo secentesco della musica strumentale si esprime in Inghilterra [...] centrale. La prima riserva di materiale per le sperimentazioni sul nuovo strumento è costituita dunque dalla tradizione fiamminga di origine medievale: la polifonia vocale sacra e l’elaborazione della monodia del canto gregoriano, da sempre ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] fin da giovane con il padre. All'età di circa sedici anni si recò in Olanda, dove studiò Rembrandt e i maestri fiamminghi e, nel 1868, a Parigi, dove tornò con cadenza regolare anche negli anni successivi, venendo a contatto con gli sviluppi della ...
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ORIOLI, Pietro di Francesco
Alessandro Angelini
ORIOLI, Pietro di Francesco. – Figlio di Francesco di Bartolomeo e di Caterina d’Andrea, pizzicaiolo, nacque a Siena e vi fu battezzato il 24 novembre [...] , altrettanto rigorosamente prospettica e intessuta di ricordi urbinati caratterizzati da un’attenzione lenticolare di chiara matrice fiamminga (Angelini, 1993).
Il probabile soggiorno di Orioli presso i Montefeltro sarebbe da collocare tra il 1485 ...
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MONDELLI, Francesco Antonio
Giuseppe Pignatelli
– Nacque a Roma il 6 febbr. 1756 da Sebastiano e da Costanza Lanti (Hierarchia catholica, p. 362).
La tradizione agiografica (Baraldi, p. 549) gli attribuisce [...] . 1-134); II, Lettera di madama la marchesa di Rochefort a madama la contessa di Molle, l’una e l’altra fiamminga, nella quale le dimostra i motivi della sua sommissione alla costituzione Unigenitus, e la esorta a sottomettervisi ancor essa, tradotta ...
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SUSINNO, Francesco
Rosanna De Gennaro
– Non se ne conosce la data di nascita, e scarse sono le notizie pervenute su di lui. La notorietà di Susinno è tutta incentrata sulle Vite de’ pittori messinesi, [...] , facendone il portabandiera di quella tecnica in Italia. Da qui il senso di tracciare gli sviluppi della cultura fiamminga a Messina in un’appendice di eccezione sui principali suoi artefici, redatta sulla falsariga delle Vite di Domenico Lampsonio ...
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JOHANNES de Quadris (Quatris)
Giulio Cattin
Nato presumibilmente prima del 1410, fu prete nella diocesi di Valva e Sulmona (allora Solmona). In un documento del 1450 si autodefinisce "musicus et cantor [...] strettamente lo stile delle lamentazioni.
J. è certamente compositore colto, di cultura musicale in buona parte di matrice franco-fiamminga, come le composizioni a 3 e a 4 voci dimostrano. Tuttavia, la sua origine italica lascia credere che fosse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1440 e il 1465 a Firenze un gruppo di artisti elabora una variante del Rinascimento [...] anni Quaranta.
È forse davanti a superfici come queste, imperlate di luce e di effetti che molto devono alla pittura fiamminga, che nasce la leggenda, riportata da Giorgio Vasari, del primato di Domenico Veneziano a Firenze nell’uso della tecnica a ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....