Musicista, nato a Frattamaggiore (Napoli) il 15 marzo 1684, morto a Napoli il 13 agosto 1755. Pochi sono i dati sicuri circa la sua biografia, specie circa i suoi studî musicali; con certezza sappiamo [...] nello stesso Monteverdi. I Napoletani, invece, che si erano tenuti lontani da questa artificiosa eoncezione di origine fiamminga, contribuiscono alla formazione d'un contrappunto moderno, sulle basi delle nuove tonalità. La polifonia del Durame ha ...
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ROSSELLI, Cosimo di Lorenzo
Lucia Aquino
ROSSELLI, Cosimo di Lorenzo. – La data di nascita di Cosimo si desume dalle denunzie dei beni che la sua famiglia presentò agli ufficiali del Catasto nel corso [...] ed eseguito intorno alla metà degli anni Novanta (Pons, 2011, p. 180 n. 15), con una rinnovata attenzione verso la pittura fiamminga che si sostanzia nei particolari dei libri aperti sul gradino del sarcofago e nella testa del Cristo entro il clipeo ...
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GABRIELI, Andrea (Andrea da Cannaregio)
Rossella Pelagalli
Nacque a Venezia intorno al 1533 (e non nel 1510 o nel 1520 come viene indicato nella maggior parte dei repertori biografici): l'anno di nascita, [...] più varia e sciolta versione dei rapporti contrappuntistici, confermando la tendenza del musicista a emanciparsi dalla tecnica strutturale fiamminga. Un discorso a parte meritano gli Psalmi Davidici a 6 voci del 1583, destinati a un'esecuzione sia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il clavicembalo raggiunge nel XVIII secolo il culmine della perfezione costruttiva, [...] strumenti troppo lunghi. È per questa ragione che lo strumento italiano ha la cassa molto più affusolata rispetto al più tozzo fiammingo, che cambia molti calibri e perfino il materiale delle corde. In Italia il cembalo è incordato tutto in ottone o ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] XLVIII, Roma 1997, pp. 266 s.; F. Rossi, "Il porto e la scala di Alemagna": artisti del Nord a Verona, in La pittura fiamminga nel Veneto e nell'Emilia, a cura di C. Limentani Virdis, Verona 1997, pp. 185-187; P. Schmied-Hartmann, Die Dekoration von ...
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FORTI, Enrico (Rigo)
Massimo Ceresa
Libraio e tipografo tedesco, era originario di Iserlohn, nella Vestfalia; il nome è probabilmente la traduzione di un nome tedesco (Stark o Starke). Il F. operò a [...] in tre diverse grandezze. Non si conosce l'autore delle incisioni, secondo alcuni studiosi di provenienza germanica o fiamminga, secondo altri un frate messinese o comunque siciliano che aveva esperienza di miniature. Le silografie, stilizzate e un ...
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CATALANI, Ottavio
Maria Caraci
Nacque a Enna intorno al 1560. La sua giovinezza non ci è nota, ma pare che abbia preso gli ordini religiosi a Catania, dove presumibilmente compì anche i suoi studi musicali [...] Sicilia: fondata nel 1558 e molto presto resa nota dalla attività musicale che vi svolgevano polifonisti di formazione fiamminga, possedeva un buon organo. Il C. diede qui le sue ultime prove di eccellenza musicale (furono apprezzate soprattutto ...
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Natura morta
Caterina Volpi
L’eterna gara fra arte e natura
Parlare di natura morta è un controsenso: la natura per sua definizione è infatti viva, ma diventa morta quando la si toglie dal suo habitat [...] loro ricerche.
Ma è soprattutto nell’Europa del Nord che la natura morta diventa uno dei temi preferiti dalla pittura fiamminga e tedesca. La religione protestante, diffusasi in questi paesi, vietava infatti di ritrarre Cristo, la Madonna e i Santi ...
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Meerson, Lazare (propr. Lazar)
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico russo, naturalizzato francese, nato nel 1900 e morto a Londra nel giugno 1938. Principale collaboratore di René Clair [...] di famiglia a Montecarlo, e in La kermesse héroïque (1935; La kermesse eroica), per il quale s'ispirò alla grande pittura fiamminga e restituì l'immagine di una città delle Fiandre del 17° sec., con il suo canale (scavato artificialmente nel cortile ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] lasciarono opere M. Zoppo, L. Costa e il modenese B. Bonascia.
Antonello da Messina recò a Venezia le esperienze fiamminghe, elaborate poi forse dall’incontro con le opere di Piero della Francesca; fu di grande impatto sulla pittura veneziana, basata ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....