GRIMALDI, Raniero
Riccardo Musso
Figlio di Lanfranco di Grimaldo, dovette nascere poco dopo il 1272, forse a Nizza. Fu uno dei capi della fazione guelfa e acquistò grande fama quale ammiraglio al servizio [...] Egli giunse nella Manica alla fine di giugno del 1302, ma non ebbe modo di iniziare immediatamente l'offensiva contro i Fiamminghi a causa del disordine che aveva investito il campo francese dopo il disastro di Courtrai. Per tutto il resto dell'anno ...
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GRÜNHUT, Isidoro
Maura Picciau
Nacque a Trieste il 27 ag. 1862 da Israel, ebreo tedesco originario di Ratisbona, e da Giuditta Panzieri, anconetana di buona cultura. Ebbe due fratelli, Massimo e Ida.
Sin [...] . La pennellata è corposa, struttiva; e la materia pittorica densa si intride di una luce calda, di evidente ascendenza fiamminga. L'artista, ancor giovane, perviene qui a una rimarchevole maturità di linguaggio: la resa plastica dei volumi coincide ...
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ACKERMAN, Alexander (Alexander de Alamania, Alexander Agricola)
Benvenuto Disertori
Nato nel 1446 nei dintorni di Gand, venuto giovane in Italia, latinizzò in Agricola il suo cognome originario. Nel [...] , L'école polyphonique franco-flamande), e messo forse in musica dallo stesso Rhaw.
Si può pensare che l'Alessandro Agricola fiammingo, ricordato come cantore al servizio del marchese Federico Gonzaga a Mantova dal 17 marzo 1521 al 26 marzo 1523, sia ...
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BARBIANO di Belgioioso, Giovan Giacomo
Nicola Raponi
Secondogenito del conte Lodovico e di Barbara Trivulzio, nacque nel 1565. Dopo il matrimonio di suo fratello Alberico con Ippolita Borromeo, sorella [...] al fratello Alberico (con il quale per un certo tempo fu peraltro in disaccordo). Nel 1597 aveva sposato una nobildonna fiamminga, Maria de Sensielles, morta nel 1602 senza figli; nel febbraio del 1603 passò a seconde nozze con Anna de Pottiers ...
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DE GIACOMI, Eugenio
Graziella Martinelli
Figlio di Giacomo, avvocato e segretario generale del comune di Modena, e di Clementina Ruffini, nacque a Modena il 30 dic. 1852.
Studiò presso la locale accademia [...] specializzò pressoché unicamente su di un filone tematico, la natura morta, ispirata ai nobili prototipi del mondo fiammingo, nonché agli esempi seicenteschi presenti nella Galleria Estense: vale a dire ai saggi del lombardo Pier Francesco Cittadini ...
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ritratto
Caterina Volpi
L’immagine delle persone illustri, potenti o anche comuni
Siamo abituati alle fotografie, e per noi un ritratto è solo un’immagine fedele di una persona. Invece nel passato [...] , la pelle bianca) che derivano dall’influenza del naturalismo nordico, conosciuto da Piero attraverso lo studio della pittura fiamminga.
Il più celebre ritratto della pittura mondiale è certamente la Gioconda di Leonardo, un dipinto pieno di fascino ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] Museum; Madonna col Bambino, Londra, National Gallery). Tali caratteristiche stilistiche, che hanno le loro radici nella primitiva arte franco-fiamminga, si ritrovano in van der W., che però arricchisce la sua formazione con l'arte di Jan van Eyck ...
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FROTTOLA
Mario PELAEZ
Gaetano CESARI
. Componimento poetico, la cui caratteristica è l'affastellamento (lat. medievale frocta) di pensieri e fatti bizzarri e strani senza nesso e quasi talvolta senza [...] italiani venuti, con gusto proprio e con tecnica propria, a porsi in linea accanto ai maestri polifonisti di scuola franco-fiamminga. Salì allora la frottola in auge e portò nel mondo elegante la disinvolta e leggera spigliatezza dei metri briosi del ...
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Città della Francia sud-occidentale, capoluogo di circondario nel dipartimento dei Bassi-Pirenei. È posta alla confluenza della Nive e dell'Adour ed è divisa da questi fiumi in tre parti: la Grande Baiona, [...] quella di Thomas Lawrence, con fogli del Botticelli, del Mantegna, di Leonardo, del Perugino, di Tiziano, di Raffaello, di grandi ȧrtisti fiamminghi e francesi fino al Corot e al Millet.
Bibl.: Bulletin de la Soc. de sc. et des arts de Bayonne, voll ...
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. Sono gli autori dei quattro evangeli accolti nel canone neotestamentario: i tre sinottici (Vangelo di S. Matteo, S. Marco e S. Luca) più il Vangelo di S. Giovanni (v. vangeli).
La prima arte cristiana [...] sinistra, a ricordo del miracolo del veleno, e benedice con la destra; queste due rappresentazioni sono frequentissime nell'arte fiamminga e tedesca (A. Dürer, Luca di Leida, H. Memling, St. Lochner; in Italia Ercole De Roberti nella Galleria di ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....