PATER, Jean-Baptiste
Pierre Francastel
Pittore, nato nel 1695 a Valenciennes, morto il 25 luglio 1736 a Parigi. Concittadino del Watteau, da questo fu prima respinto e quasi scoraggiato (verso il 1711), [...] preannunziano la ricca e affascinante leggerezza del Fragonard, e qualunque sia stato sul principio l'influsso della pittura fiamminga nella sua arte, egli è uno degli iniziatori del colorito proprio nella pittura francese del sec. XVIII.
Bibl ...
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GORTER, Herman
Auguste Vermeylen
Poeta olandese, nato a Wormerveer presso Amsterdam il 26 novembre 1864, morto a Bruxelles il 15 settembre 1927. Il G., partecipe del rinnovamento letterario che faceva [...] .
Suo fratello Arnold Mare, nato presso Almelo nel 1866, pittore, è tra i migliori paesisti della scuola del 1880-90: tra i suoi allievi è la regina Guglielmina d'Olanda.
Bibl.: G. Prampolini, La letteratura olandese e fiamminga 1880-1924, Roma 1927. ...
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CARA, Marco (Marcus, Marchetto)
Cesare Casellato
In assenza di documenti la sua data di nascita si fa cadere generalmente nella seconda metà del sec. XV, ambito che le varie indicazioni di cui disponiamo [...] e spiccatamente italiana quanto al carattere, tanto da porsi efficacemente in contrasto con l'arte e la pratica musicale franco-fiamminga, più colta ed elaborata.
Il C. ha legato il suo nome anche alla stampa musicale che fa la sua apparizione ...
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GUICCIARDINI, Giovan Battista
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 3 apr. 1508, secondo dei dodici figli di Iacopo di Piero e di Camilla di Agnolo Bardi. Sulla sua adolescenza non si hanno notizie, ma [...] sulla vita paterna. Il 12 marzo 1570 sposava a Bruxelles Charles de Paris (o van Parys), appartenente a una famiglia fiamminga che aveva ricoperto importanti cariche statali: il padre di Charles, Francesco, era membro del Consiglio di Brabante e lui ...
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BALBANI, Turco
Gemma Miani
Nacque a Lucca da Agostino e da Lucrezia Sbarra, sua seconda moglie, il 15 luglio 1526. La famiglia del B. era ascesa di recente al rango della più cospicua aristocrazia mercantile [...] l'aiuto dei propri fratelli minori Bartolomeo e Biagio.
Nell'estate del 1553 abbandonò definitivamente la direzione degli affari della società fiamminga per fare ritorno in patria. Partì da Anversa il 21 agosto e giunse a Lucca il 23 settembre; ebbe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il distacco geografico e culturale dal continente, che caratterizza le isole britanniche, fa sì che in [...] come nel resto d’Europa, il genere più frequentato è quello polifonico della messa. Così come nella pratica fiamminga, anche in quella inglese vengono spesso utilizzate melodie preesistenti per la sua composizione: quest’abitudine deriva dall’idea ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Orlando di Lasso è uno dei pilastri della polifonia cinquecentesca. La sua ricca e multiforme [...] . Certo, invece, risulta il luogo di nascita: Mons, nell’attuale Belgio, vale a dire nel cuore di quella regione franco-fiamminga che dal Quattrocento al Seicento dà i natali a molti fra i maggiori compositori europei.
Sembra che il piccolo Orlando ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] solco della body-art (My body, my blood, my landscape, 1978). Dopo aver creato scenografie e costumi per il nuovo teatro fiammingo di Anversa (1977-80), ha realizzato il suo primo spettacolo, Theater geschreven met een K is een kater (1980). Nei suoi ...
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Pittore (Prato 1457 circa - Firenze 1504). Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di S. Botticelli, svolse una intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma; tra le sue opere [...] della Vergine a s. Bernardo (badia fiorentina), una delle sue opere più belle, in cui appare l'eco della pittura fiamminga, e la delicata pala di S. Spirito a Firenze. Nel soggiorno romano eseguì gli affreschi della cappella Carafa in S. Maria ...
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Nome con cui è noto il pittore Piero di Lorenzo di Chimenti (n. Firenze 1462 circa - m. 1521). Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, [...] , nell'uso dei colori brillanti, nell'attenzione per i particolari resi realisticamente si avverte anche l'ascendente della pittura fiamminga. Una fantasia irrequieta, che si spiega di volta in volta in modi elegiaci, patetici o grotteschi, pervade i ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....