Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La figura di Piero della Francesca, apice della speculazione prospettica quattrocentesca, [...] portato in auge da Hans Memling, anche la scrittura analitica e i caratteri tecnici confermano il rapporto con l’arte fiamminga, che suggerisce l’idea della finestra attraversata da un fascio di luce pulviscolare.
Negli ultimi anni di vita, Piero ...
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DE CARO, Baldassarre
Roberto Middione
Nacque nel 1689 a Napoli. Pittore in prevalenza di nature morte, di cacciagioni e di fiori, operava ancora con successo nel 1742, data in cui parla di lui il biografò [...] per tempo, privilegiando egli come soggetti i gruppi di cacciagione, secondo i modelli propri della pittura olandese e fiamminga del secolo precedente - Frans Snyders, David de Koeningh, Jan Fyt, Abraham Bruegel - ancora con una certa attenzione ai ...
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BRANDOLINI, Brandolino
Gaspare De Caro
Nacque in Valmareno nel 1611 da Guido e da Pierina Capodilista. Trascorse un periodo di studi a Bologna, peraltro limitati, a quanto Pare, ai primi rudimenti letterari [...] "all'occasioni saggio della generosità hereditaria della Casa" (Brandolini d'Adda, p. 174).
Dalla sua esperienza fiamminga il B. trasse grandi insegnamenti specialmente per quanto atteneva alla nuova tecnica delle fortificazioni imposta dalla guerra ...
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Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] ). Queste messe, nella prima e nell'ultima delle quali egli mostra la sua profonda perizia nel contrappunto di scuola fiamminga, collocarono P., non ancora trentenne, tra i primissimi e più esperti compositori dell'epoca. Il volume fruttò all'autore ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] circa il 1619 da Giacomo I, che ne affidò la sovrintendenza a sir Francis Crane (m. 1636) e l'attività a tessitori fiamminghi; e fu largamente favorita da Carlo I, che non solo diede al Crane somme cospicue, ma acquistò anche, con l'intervento del ...
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Romanziere, poeta e pittore belga, nato ad Aalst il 15 marzo 1912, morto a Erembodegem il 10 maggio 1979. Dopo aver seguito i corsi dell'Accademia delle Belle Arti ad Aalst, è stato operaio e pittore edile, [...] ") e Zomer te Ter-Muren (1956, "Estate a Ter-Muren"), nel quale evoca, ambientandolo nel microcosmo di una borgata fiamminga, mezzo secolo di un socialismo che ha finito per imborghesirsi.
Scrittore accanito e facondo, B. pubblica − oltre a racconti ...
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SCHONGAUER, Martin
Martin Weinberger
Pittore e incisore, nato fra il 1435 e il 1440 ad Augusta, dove suo padre era orafo, o meno probabilmente fra il 1440 e 1445 a Colmar in Alsazia, dove in quegli [...] del suo grande precursore, l'anonimo maestro E. S., quanto, ma lentamente, dall'influsso dell'iconografia e composizione fiamminga. Le sue 115 incisioni si sparsero per tutta l'Europa e servirono innumerevoli volte per modello di composizione, anche ...
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SOLARIO (o Solari), Andrea
Antonio Morassi
Pittore milanese, nato circa il 1460, morto circa il 1520 o poco dopo. Forse dal fratello Cristoforo (v.) ebbe i primi rudimenti nell'arte; e insieme con [...] della pittura veneziana, e massime di Alvise Vivarini, del Giambellino e di Antonello. Ebbe poi contatti con la pittura fiamminga; e a sua volta esercitò qualche influsso sull'arte nordica. Il grande esempio di Leonardo fu però determinante per il ...
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Scrittore belga, nato a Monaco da genitori fiamminghi nel 1827, e morto a Bruxelles nel 1879. Trascorse la vita in quest'ultima città, ove ricevette un'educazione completamente francese. Compiuti gli studî [...] in prosa, originale nella concezione e pieno di episodî che germogliano dall'immaginazione fertile e pittoresca, l'anima fiamminga, sensuale e mistica, fantasiosa e realistica, trova la sua più alta espressione. La légende d'Ulenspiegel, sebbene sia ...
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Pittore, nato a Santvliet (Anversa) il 26 agosto 1813, morto in Anversa il 16 luglio 1887. Allievo di Joseph Jacobs e di Mathieu van Bree nell'Accademia d'Anversa, viaggiò in Francia, in Inghilterra e [...] dei capi del romanticismo belga, cercò, rompendola col vieto classicismo francese, di riallacciarsi alla tradizione della pittura fiamminga del sec. XVII, ma nonostante la straordinaria abilità tecnica e facilità compositiva, le sue opere si rilevano ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....