Storico dell'arte (Firenze 1912 - ivi 1985). Allievo di M. Salmi, studiò a Firenze, Monaco e Berlino. Dal 1937 nell'amministrazione delle Belle Arti, fu a Trento, Palermo e Modena (1943) come soprintendente [...] (1936); Mosaici medioevali in Sicilia (1949); Wiligelmo e le origini della scultura romanica in Europa (1956); La pittura fiamminga (1958); Il Chiostro di Monreale (1962); Il Duomo di Modena (1966); Banchieri fiorentini e pittori di Fiandra (1985 ...
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Scultore (n. Worms 1480 circa - m. probabilmente Anversa 1550 circa), noto anche come Corrado Fiammingo. Lavorò dapprima nella bottega di L. Cranach; nel 1514 era a Malines, scultore aulico di Margherita [...] ) e per la madre Margherita di Borbone (dal 1526 al 1531). Dapprima sotto l'influsso di Dürer, di Cranach, di Iacopo De' Barbari, poi, in un viaggio in Italia, M. apprese elementi del Rinascimento che fuse con quelli d'origine tedesca e fiamminga. ...
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. Letteratura. - È la più antica forma metrica della lirica d'arte nella letteratura italiana e la più alta, vulgarium poematum supremum, come dice Dante, che primo espose le leggi che regolano la sua [...] canzoni, chiamato, per tal titolo, "padre dell'allegrezza".
Lo stile severo a 4 parti impronta la canzone della seguente scuola fiamminga dominata da Okeghem; tuttavia non si cessa di comporre a tre e così si fa pure durante il successivo periodo di ...
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Insieme al nome regionale di Fiandra (Flandria, Flandra), s'incontra, a cominciare già dai secoli VIII e IX, anche quello dei suoi abitanti, in forme variabili: Flandri, Flandrenses, Flamingi. L'etimologia [...] ma brabantini (brabantsch) e più a oriente ancora, fra Aarschot e la Mosa, dialetti limburgici occidentali (westlimburgsch). Il fiammingo occidentale, parlato fra Dunkerque e il confine colla Zelanda olandese e a sud fino a Menin (Meenen), ha alcuni ...
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WILLEMS, Pierre
Emilio Albertario
Storico del diritto e filologo belga, nato a Maestricht il 6 gennaio 1840, morto a Lovanio il 23 febbraio 1898. Ultimati gli studî nell'università di Lovanio, frequentò [...] antichità romane e sulla filologia orientale e classica coltivò con predilezione gli studî di lingua e di letteratura fiamminga. Opere cospicue egli scrisse nel campo delle istituzioni romane. Particolarmente notevole quella che ha per titolo Le ...
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KRAFT (o Krafft), Adam
Fritz Baumgart
Scultore, nato con ogni probabilità tra il 1455 e il 1460 a Norimberga, morto fra il 13 dicembre 1508 e il 10 gennaio 1509 a Schwabach, presso Norimberga. La sua [...] per l'altare Schreyer nel coro orientale della chiesa di S. Sebaldo in Norimberga (1490-92), che rivela l'influenza della pittura fiamminga (Rogier, van der Weyden, Bouts ed altri). Nel 1493-96 il K. eseguì per la chiesa di S. Lorenzo a Norimberga il ...
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Pittore, nato ad Anversa nel 1540, morto a Bologna nel 1619. Fu a Bologna ed a Roma (1570-1572); ritornò quindi a Bologna e vi fondò una scuola per la quale passarono Guido Reni, il Domenichino e l'Albani. [...] assimilati i caratteri e i modi della pittura italiana, il C. non riuscì in tutto a nascondere la sua nazionalità fiamminga, palese nel disegno fin troppo accurato e nella lucente levigatezza dei colori smaltati. La maggior parte delle sue opere si ...
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JACOMETTO Veneziano
Alessandro Serafini
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo artista, il cui nome è stato tramandato da due sole fonti: la lettera di Michele de Placiola a Ermolao Bardelino [...] un pittore già formato: sue caratteristiche erano il ritratto di piccole dimensioni, dipinto a olio su tavola secondo la maniera fiamminga, e la miniatura, tecnica in cui, secondo Michele de Placiola, "fo el primo homo del mondo" (Luzio). In più ...
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Pittore fiammingo (n. 1440 circa - m. Roodentale, Bruxelles, 1482), probabilmente originario di Goes nella Zelanda. Maestro nel 1467; nel 1474 fu nominato decano della gilda dei pittori a Gand. Fu quello [...] agli Uffizi). L'opera, che esercitò una profonda influenza sulla pittura fiorentina, è eccezionale nel contesto della stessa pittura fiamminga, per la sua monumentalità, per la stupenda bellezza del disegno e la ricchezza del colore, per l'intensa ...
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HEMESSEN, Jan Sanders, detto van Hemessen
Arthur Laes
Pittore. Nacque circa il 1500 a Hemishem, presso Anversa, da cui gli venne il nome; morì forse dopo il 1575 a Harlem. Pochi particolari si hanno [...] , di Marinus van Roymerswaele e di J. Gossaert: divennero più personali intorno al 1556. Pittore di genere, prelude nella scuola fiamminga a P. Aertsen e a J. Beuckelaer. Nelle sue composizioni la scena principale, con grandi figure, è posta in primo ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....