Commerciante e amatore d'arte (Francoforte sul Meno 1728 - ivi 1816). Raccolse una cospicua collezione di dipinti, disegni e stampe, che legò alla città natale con la sua casa e un lascito di 1.200.000 [...] e acquisti, è stato poi sistemato in una nuova sede museale (costruita da O. Sommer, 1874-78; ampliata nel 1959-63), notevole per le collezioni di pittura tedesca, fiamminga e italiana dei secc. 14º-19º, per gli impressionisti e gli espressionisti. ...
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Quando il re di Francia, Filippo il Bello, compì l'annessione della Fiandra e il governatore Giacomo di Châtillon inaugurò nel 1300 una politica sistematicamente ostile alle democrazie urbane, la popolazione [...] dello Châtillon costrinse a fuggire un'altra volta i capi del partito democratico, alleati coi rappresentanti della dinastia fiamminga. Una ribellione popolare (matines brugeoises) riuscì (17 maggio) a liberare la città dai Francesi e cinque giorni ...
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Pittore e poeta, nato nel 1815 a Mosca, morto nel 1852 in un manicomio di Pietroburgo. Cominciò ad occuparsi di disegno e di pittura mentre era ancora allievo di una scuola militare, eseguendo una prima [...] 'Accademia di belle arti a Pietroburgo dove fu allievo prima di A. Sauerweid, poi di K. Brüllov. L'influenza della pittura fiamminga e olandese e quella delle acqueforti di D. Wilkie e di W. Hogarth indirizzò i suoi lavori sempre più verso le scene ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crescita economica che interessa il Paese all’inizio del secolo favorisce nel contempo [...] di piena autonomia (le Fiandre, la Vallonia e Bruxelles); piena autonomia è anche concessa alle tre comunità dei Valloni, dei Fiamminghi e dei germanofoni. Baldovino muore nel 1993 e gli succede il fratello Alberto di Liegi, che assume il nome di ...
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Località del Belgio, presso la città di Gand, sede all’inizio del 20° sec. della scuola pittorica di L. che vide riuniti i maggiori rappresentanti del movimento realista belga. Un primo gruppo di pittori [...] (V. de Saedeleer, G. van de Woestijne, G. Minne), caratterizzato dalla comune ammirazione per i primitivi fiamminghi, produsse opere venate di misticismo e simbolismo; un secondo gruppo, unito fino al 1914 (C. Permeke, F. van den Berghe, L. de Smet, ...
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Pittore, nacque ad Anversa nel 1575 e ivi morì il 17 luglio 1632. Secondo il van Mander sarebbe stato allievo di Adam van Noort. Nel 1592 era maestro e nel 1609-10 decano della gilda dei pittori. Andò [...] suoi undici figli, parecchi furono pittori. Dei 26 scolari che ebbe, due sono da noverarsi tra i più grandi della scuola fiamminga, cioè il van Dyck e F. Snyders. Spesso collaborò con altri artisti, come Josse de Momper e Snyders, ma soprattutto con ...
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Museo d'arte spagnolo, il maggiore del paese, situato a Madrid nell'edificio costruito da J. de Villanueva (1739-1811) nel 1785. Creato come Museo reale da Ferdinando VII (1784-1833) nel 1818, divenne [...] di pittura più ricche al mondo e risulta di particolare importanza per la scuola spagnola (D. Velázquez, Il Greco, F. Goya), fiamminga (R. Van der Weyden, H. Memling, H. Bosch, P.P. Rubens) e per i capolavori dei maestri del Rinascimento europeo (A ...
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OKEGHEM (Ockenheim, Hoc Queam, ecc., oltre a varie translitterazioni della prima grafia), Johannes de
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato circa il 1430, probabilmente a Termonde (Fiandre [...] fino al '48. Nel 1450, secondo molte testimonianze, era a Cambrai, presso G. Dufay, il maggiore maestro della prima scuola franco-fiamminga. Due o tre anni dopo entrò nella corte di Carlo VII a Parigi, dove quasi subito (1454) ebbe la carica di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La canzone polifonica francese (o chanson) è, insieme al madrigale italiano, il genere [...] Obrecht, Heinrich Isaac, Loyset Compere, Pierre De La Rue e altri.
Nel nuovo linguaggio, che fonde il rigoroso contrappunto fiammingo con il gusto italiano, i pezzi vengono costruiti come una successione di episodi, in ciascuno dei quali un singolo ...
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CAMBI, Giovanni
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Nacque a Firenze intorno al 1444 da Niccolò dei Cambi da Querceto; della madre conosciamo soltanto il nome, Margherita. Non va confuso con il cugino, [...] a partire dal 1470 a Bruges nella accomandita: "Bernardo Cambi ed Antonio da Rabatta", che lo zio aveva nella città fiamminga e nel 1480 vi si trovava ancora: "...a lloro dischrezione di salario". Durante questo periodo conquistò il favore dell ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....