Scultore (n. Siviglia - m. prima del 1526). Fu attivo tra il 1487 e il 1506; ancora nel 1506 riceveva pagamento per sculture nell'arco della cupola della cattedrale di Siviglia. Eseguì nella stessa cattedrale, [...] timpani, una Madonna del Pilar (terracotta policroma) per la cappella di detto titolo, ecc. In queste opere le forme tardo-gotiche, derivate dalla tradizione fiamminga e borgognona e trattate con larghezza, mostrano una viva ricerca naturalistica. ...
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GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] a Venezia con la famiglia in tenera età, se, stando alle sue parole, entrò fanciullo a servizio del tipografo di origine fiamminga Daniel Bomberg: "servus Bombergii a pueritia" dice di sé nel Seder Ma´amadot (1564). Questa notizia evidenzia la sua ...
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Nome dato dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti eseguiti nella zona della Loira tra il 1480 e il 1500. Il suo nome deriva dal grande trittico della cattedrale di M., eseguito intorno al 1498, [...] , con Pietro II e Anna di Borbone presentati da s. Pietro e da s. Giovanni); l'altro, più incline verso la pittura fiamminga (cui spetterebbero la Natività del 1480 circa, ad Autun; Carlo II di Borbone del 1485, nella pinacoteca di Monaco; la Madonna ...
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Miniatore fiorentino (n. 1448 - m. 1533 circa), fratello e collaboratore di Gherardo (v.). Attivo a Firenze, miniò numerosi messali, antifonarî, epistolarî e corali per il duomo di Firenze. Di sua mano [...] all'influenza del Ghirlandaio, nelle sue opere appaiono, soprattutto nei paesaggi e in alcuni ritratti, caratteri della pittura fiamminga e tedesca. Fu anche mosaicista, come testimonia una figura di s. Zanobi, conservata nel museo dell'Opera del ...
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Pittore, nato nella diocesi di Laon verso il 1410. Nel 1447 si stabilì ad Avignone, dove nel 1452 ricevette dal Cadart l'incarico di eseguire una Madonna di Misericordia per la chiesa dei Celestini di [...] Chantilly. Questa opera, di semplice composizione, e che fu eseguita in collaborazione con Pierre Villatte, rivela l'influsso dell'arte fiamminga, e dei Van Eyck. Dipinta su legno, fu poi trasportata su tela e gravemente danneggiata. Nel 1453-4 lo Ch ...
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DE SIMONE, Nicolò (Nicolò Fiammingo, Nicolò Lo Zet)
Ileana Creazzo
Figlio di Simon Pietro, di cui s'ignora se fosse a sua volta pittore, originario di Liegi, come si desume dalla firma sul Baccanale [...] siècle, Bruxelles-Rome 1970, I, p. 422; II, pp. 34 s. (non è accertata l'identificazione con il D. dei vari Nicolò fiammingo o Niccolò pittore); R. Causa, Opere d'arte nel Pio Monte della misericordia, Cava dei Tirreni 1970, p. 92; Id., Lapittura del ...
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Matematico, astronomo e teorico di musica (Padova tra il 1370 e il 1380 - ivi 1420). Autore di opere di matematica e di astronomia, tra cui un trattato sull'estrazione di radici cubiche (Algorismi tractatus, [...] (Tractatus de contrapuncto; Tractatus practice cantus mensurabilis; Tractatulus monochordi; Brevis summula proportionum) rappresentano una delle più autorevoli espressioni della teorica italiana di fronte a quella contemporanea franco-fiamminga. ...
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Scultore fiammingo (sec. 14º), autore di due pale d'altare in legno scolpito, ordinate da Filippo l'Ardito duca di Borgogna, le quali, già terminate nel 1391, furono sistemate nella Certosa di Champmol [...] la Crocefissione. I due grandi complessi pervenutici non del tutto integri, ora nel museo di Digione, sono da considerarsi un capolavoro della scultura fiamminga del sec. 14º e un'espressione, tra le più significative, del gotico internazionale. ...
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HUYSMANS, Cornelis
Arthur LAES
Pittore, nato ad Anversa il 2 aprile 1648, morto a Malines il 1 giugno 1727. Allievo del paesista Gaspar de Witte, risentì anche l'influenza di Jacques d'Arthois. Dopo [...] fermò fino al 1716, anno in cui ritornò a Malines. Fu perciò detto H. de Malines. È uno dei paesisti più rappresentativi della scuola fiamminga tra la fine del sec. XVII e gl'inizî del XVIII: amò riprodurre i limiti dei boschi e le luci forti. Le sue ...
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Pittore (n. Ypres - notizie dal 1381 al 1409). Dal 1385 il B. fu al servizio del duca di Borgogna, lavorò al castello di Hesdin e fu a Parigi (1390-1395) e a Digione. Sua opera certa sono i due sportelli [...] vita della Vergine, 1394-1399) della pala commessa da Filippo il Temerario a lui e allo scultore Jacques de Baërze per la certosa di Champmol (ora nel museo di Digione), importanti nel quadro della pittura franco-fiamminga della fine del sec. 14º. ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....