Scultore di origine fiamminga (Parigi 1645 - ivi 1732). Allievo di M. Anguier. Dal 1671 al 1677 fu a Roma, ove conobbe le opere del Bernini. Lavorò moltissimo a Versailles, eseguì alcuni bronzi per gli [...] Invalides (1690, 1705-06) e il gruppo della Loire e del Loiret (detto anche Mosa e Mosella) alle Tuileries ...
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Scrittrice fiamminga (Anversa 1493 - ivi 1575). È la maggiore poetessa del sec. 16º nei Paesi Bassi. Nella maniera dei "Rhétoriqueurs" scrisse 3 volumi di Refreinen ("Ritornelli", 1528, 1548 e 1567): nei [...] primi due difende da ardente cattolica la Chiesa e sfoga la sua ira contro l'espandersi dell'eresia e l'opera funesta di Lutero. Il terzo volume contiene lodi di Gesù e di Maria, meditazioni sulla morte ...
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Francescano di origine fiamminga (n. 1215 circa - m. 1270 circa). Fu dei famigliari di s. Luigi re di Francia, che (1248) accompagnò in Terra Santa prendendo stanza ad Acri. Come suo messo si recò insieme [...] con Bartolomeo da Cremona (1252), attraverso la Crimea, alla corte del principe dei Tatari Sartach per tentare di stabilire rapporti amichevoli con quelle popolazioni. Ma questi lo spedì verso il Volga ...
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Poetessa mistica fiamminga (fine sec. 12º - inizio 13º); visse, sembra, in uno di quei gruppi di feminae religiosae che hanno preceduto i veri e proprî beghinaggi. Negli scritti in prosa e in versi (Strophische [...] Gedichten; Visionen; Brieven; le Rijmgedichten a lei attribuite sono di almeno una generazione più tarde), H. mostra una fine cultura, nutrita di spiritualità agostiniana e cisterciense e una intensa e ...
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Architetto e scultore di origine fiamminga (Bruxelles inizî del sec. 15º - Toledo 1494 circa). Fu dal 1458 capomastro della cattedrale di Toledo. Tra le sue opere, particolarmente notevoli i monumenti [...] funebri del vescovo di Cordova (1458-60) e di Alonso de Velasco con sua moglie (1464 - dopo il 1480) nel convento di Guadalupe, opere che rivelano la fedele aderenza dell'E. alla tradizione fiamminga. ...
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Militare e diplomatico d'origine fiamminga (n. alla fine del sec. 15º - m. 1553); amico di Carlo V, che accompagnò nel 1517 in Spagna. Partecipò brillantemente a tutte le guerre contro Francesco I, sia [...] come valoroso militare, sia come diplomatico, fu uno dei negoziatori della pace di Madrid. Nel 1529 accompagnò in Italia Carlo V, che lo nominò conte di Roeulx e dell'Impero. Dal 1524 era divenuto governatore ...
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Famiglia di pittori, di origine fiamminga, attivi in Francia nei secc. 17º-18º. Jacob (Sluis 1614 - Parigi 1670), figlio e allievo del pittore di genere Jan (n. Sluis 1585), lavorò ad Amsterdam (1642-62) [...] e poi a Parigi; pittore italianizzante, fu noto ritrattista. Suo figlio Jean-Baptiste (Aix 1684 - ivi 1745) lavorò in Provenza, a Roma (dal 1714), dove studiò con B. Luti, a Parigi (dal 1719) e a Londra ...
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Famiglia di architetti di origine fiamminga, attivi in Danimarca (secc. 16º-18º), dove introdussero i modi del Rinascimento olandese. Hans I (Anversa 1545 - Halmstad 1601) si trasferì in Danimarca nel [...] 1578; operò come architetto di corte, come i più importanti membri della famiglia. I figli Lorens (n. 1585 circa - m. 1619) e Hans II (Copenaghen 1587 - ivi 1639) lavorarono, anche come scultori, per Cristiano ...
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Pittore di ritratti e di genere, nato ad Anversa nel 1614, ivi morto nel 1684. Allievo di Pietro Bruegel III e di David Ryckaert II e già maestro nel 1641-42, fu il ritrattista ufficiale di molti principi regnanti e dell'aristocrazia e della ricca borghesia di Anversa. Molto apprezzato, fu detto il piccolo van Dyck. La sua opera principale, La famiglia van Eycke, si trova al museo di Budapest. Opere ...
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Musicista della scuola fiamminga del '400. Fu per qualche tempo alla corte di Carlo il Temerario e morì a Bruges il 6 novembre 1492. Godé di alta considerazione fra i contemporanei, ma le sue opere giacciono [...] quasi tutte manoscritte in varie biblioteche. In tre raccolte di O. Petrucci (principio del'500) appaiono alcuni canti del B., tre dei quali trascritti e ripubblicati nel 1829 dal Kiesewetter (Verhandlingen, ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....