Città capitale del Belgio e capoluogo del Brabante, posizione 50° 51′10″ N., 4° 22′13″ F., tra 15 e 100 m. s. m.
Trae origine da un mercato del primo Medioevo: Bruxella nei più antichi documenti (sec. [...] Marais, che è stato costretto a chiudere nel 1927; ma il tentativo sembra stia per esser ripreso.
ll teatro in lingua fiamminga ha occupato successivamente varie sedi, fra le altre, dal 1874, la più vasta sala di Bruxelles, il Théâtre du Cirque oggi ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] , a ovest. Nella zona più settentrionale, la contea delle Fiandre (essa stessa bilingue, per la maggior parte di parlata fiamminga, ma a ovest in piccola parte di parlata piccarda) rientrava nel Regno di Francia. Tuttavia subito verso sud erano terre ...
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Pittore e incisore, nato a Genova nel 1610, morto a Mantova nel 1665. Pur avendo viaggiato lungamente per l'Italia, il C. può dirsi peculiarmente genovese tanto per l'iconografia quanto per il modo di [...] comporre e per il colorito, ché la tavolozza accesa dello Strozzi e quella dalla dorata gamma fiamminga del De Ferrari di cui fu allievo, come lo fu del Paggi, rivivono nelle sue opere. La sua produzione è immensa: fu pittore di vaste tele religiose ...
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WANDERS, Marcel (propr. Marcelino Theodorus Leonardus Gijsbertus)
Ivo Caruso
Designer, art director e imprenditore neerlandese, nato a Boxtel (Noord-Brabant) il 2 luglio 1963. Tra i principali rappresentanti [...] , con uno stile inconfondibile e originale capace di far convivere innovazione, neobarocchismo e ispirazioni alla tradizione estetica fiamminga nelle lavorazioni di vetri, metalli e ceramiche. Per i suoi progetti gli sono stati riconosciuti premi di ...
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WAPPERS, Gustave
Sophie A. Deschamps
Pittore, nato ad Anversa il 23 agosto 1803, morto a Parigi il 6 dicembre 1874. Fu allievo del Herreyns e del van Brée all'Accademia di Anversa. Dipinse scene storiche [...] movimento originato da E. Delacroix, di ritorno a Bruxelles realizzò le sue aspirazioni romantiche pur rimanendo nella tradizione fiamminga. Al Salone belga del 1830 il suo quadro: Giornate della rivoluzione di settembre, conobbe un vero trionfo, e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jan van Eyck riveste un ruolo fondamentale per l’arte del XV secolo: l’alta qualità [...] pur con profonde differenze, ha un parallelo nell’arte rinascimentale italiana. Con questo artista nasce la grande stagione della pittura fiamminga, amata dalle corti e da un nuovo ceto in forte ascesa economica in Europa.
Jan van Eyck nostri saeculi ...
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Musicista (Montepeloso, oggi Irsina, 1575 circa - Napoli 1647). Maestro di cappella presso la corte di Napoli (1603-16 circa). Compose molte musiche sacre: messe, mottetti, salmi, completorî, madrigali, [...] ., e inoltre due libri di Ricercate, Canzoni francesi, Capricci, Canti fermi, ecc., per organo (1603-15). È uno dei maggiori rappresentanti della tradizione organo-cembalistica napoletana, che T. fonde con influssi delle scuole spagnola e fiamminga. ...
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Scultore fiammingo, nato il 15 maggio 1693 a Bruxelles, vi mori il 16 novembre 1756. Studiò a Parigi forse presso Nicola Coustou; fu poi a Roma e al ritorno venne accolto come maestro nella corporazione [...] , a Bruxelles, nel 1722. Fu direttore dell'accademia di disegno di Bruxelles. Il B., pur conservando l'originaria impronta fiamminga, operò sotto l'influenza dell'arte francese riuscendo tra gli artisti più produttivi, più graziosi e più delicati del ...
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Pittore fiammingo (n. tra 1435 e 1440 - m. dopo il 1475), riconosciuto maestro ad Anversa nel 1460, entrò nella gilda di S. Luca di Gand nel 1464 e per la cattedrale dipinse una Crocefissione (1465) che, [...] in Italia, a Urbino (1473-75) eseguì la Comunione degli Apostoli (Urbino, Palazzo Ducale) sempre legata alla sua cultura fiamminga ma con particolari nessi con i moduli del più giovane U. van der Goes. Influenze italiane sono invece nelle opere ...
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Nato nel 1508, morto nel 1582, famoso specialmente pel suo governo nei Paesi Bassi, da lui tenuto ferreamente in nome di Filippo II re di Spagna, dal 1567 al 1573. Si ha, di lui, un ritratto terribile: [...] , guaio oramai cronico in Ispagna e nelle sue dipendenze, per cattiva amministrazione e per altre circostanze - fece insorgere i Fiamminghi. L'Orange, loro capo, fu ancora una volta battuto, ma le provincie orientali di Olanda, Zelanda ed Utrecht si ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....