BASSAN
Maria Teresa Cuppini
Famiglia di pittori ebrei attivi nel sec. XVIII. Salomone nacque a Verona, probabilmente nel 1696: si specializzò in fiori, frutti, suppellettili domestiche; di lui esisteva [...] Galleria Serpini Salvetti di Verona, che lo Zannandreis descrive come una composizione - utensili e masserizie di cucina - "che si direbbe fiamminga, tanto è l'amore col quale è ricercata e la forza del colorito con cui è dipinta". Ebbe due figli ...
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Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu a Venezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] ; durante il suo soggiorno presso Ferdinando de' Medici (1708-09) ebbe modo di conoscere le ricche collezioni medicee di arte fiamminga e olandese. Una straordinaria qualità di luce e di colore, d'impasto e di tocco, un'adesione emozionale, un ...
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PICCARDIA (A. T., 32-33-34)
Maximilien SORRE
Georges BOURGIN
Antica provincia della Francia settentrionale, compresa tra l'Artois a N. e a E., l'Ile-de-France a S., la Normandia a SO. e la Manica [...] per designare l'insieme dei territorî situati ai confini nordorientali del bacino di Parigi, sull'orlo della pianura fiamminga, ha un significato geografico piuttosto impreciso. Per lungo tempo esso servì a designare un'area linguistica, quella delle ...
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Pittore (Bruxelles 1826 - Parigi 1906). Si formò a Bruxelles e stabilitosi a Parigi, ebbe successo per i ritratti, i paesaggi e le marine (Sfinge parigina, 1867, Anversa, Musée royal des beaux-arts; Signora [...] in rosa, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts). Pubblicò anche Impressions sur la peinture. Il fratello Joseph (Bruxelles 1819 - ivi 1892) trattò animali e scene popolari alla maniera fiamminga. ...
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pittura di gènere Fedele e minuta rappresentazione pittorica di scene di vita quotidiana, in cui si ritraggono personaggi anonimi, borghesi o popolani, intenti al lavoro, in scene di festa ecc., ma anche [...] oggetti (fiori, cacciagione, strumenti musicali ecc.). La tradizione della p. di g. si fa risalire per lo più alla pittura fiamminga e olandese del 16° e 17° sec. (con le tele raffiguranti feste paesane P. Bruegel il Vecchio è considerato l ...
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Musicista (n. 1380 circa - m. Londra 1453). Dallo stile della sua musica si arguisce che il D. dovette conoscere i modelli francesi e italiani dell'Ars nova. Offrì originali e fecondi stilemi all'elaborazione [...] il suo stile trova seguito nelle opere dei più giovani G. Dufay e G. Binchois, capi della prima scuola fiamminga. Dei suoi più importanti lavori, messe, mottetti, antifone, inni, canzoni profane, ecc. (complessivamente circa 50 composizioni), restano ...
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Pedro, pittore spagnolo, nacque a Parades de Nava (Palencia) alla metà del sec. XV, morì circa il 1506. Dovette avere la sua prima iniziazione nella pittura in uno studio simile a quello di Fernando Gallego, [...] Nava e collezioni private di Spagna possiedono suoi dipinti, che dimostrano come egli in patria ritornasse sotto il predominio dell'influenza fiamminga.
Alonso B., scultore, figlio di Pedro, nacque a Paredes de Navas (Palencia), tra il 1486 e il 1490 ...
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Cantautore e poeta belga, nato a Bruxelles l'8 aprile 1929, morto a Parigi il 9 ottobre 1978.
"Le plat pays qui est le mien", il Belgio, soggetto di una delle più celebri e belle canzoni di B. (1962), [...] fa da sfondo a un'identità difficile da mettere a fuoco, mai completamente fiamminga, mai completamente vallona. Proprio da questo stato d'incertezza nasceranno le sue tristezze, la rabbia, la ribellione, la rivolta che troveranno espressione in una ...
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BOLIANO, Ascanio
Luigi Firpo
Apostata e avventuriero, nacque a Palermo in un anno incerto, molto verosimilmente intorno al 1570.
Frate cappuccino col nome di fra' Fulgenzio, sembra acquistasse qualche [...] fervida conversione religiosa. Lettere giunte a Simeon Ruytnick, che fu per vent'anni (1601-1621) zelante ministro della Chiesa fiamminga di Londra, lo denunciarono quale furfante e simulatore, il suo vero nome venne scoperto e il Consiglio reale lo ...
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Filosofo olandese, vissuto verso la fine del sec. XVII. Fu professore di filosofia a Rotterdam. Scrisse, a confutazione delle teorie spinoziane, una Enervatio tractatus theologico-politici, una cum demonstratione [...] ordine disposita, naturam non esse deum (Rotterdam 1675). Sembra tuttavia che il B. in epoca posteriore si sia convertito allo spinozismo, giungendo fino a pubblicare un opuscolo anonimo in lingua fiamminga, nel quale rinnegava la sua prima opera. ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....