Storico dell'arte ungherese (Budapest 1899 - Firenze 1981), naturalizzato americano. Studiò presso le univ. di Berlino, Francoforte e Vienna e insegnò poi ad Amburgo, a Parigi e infine alla Columbia University; [...] dal 1965 direttore della Casa Buonarroti a Firenze; socio straniero dei Lincei (1965). È autore di studî sulla pittura fiamminga (P. Bruegel l'Ancien, 1935; H. Bosch, 1937; Le retable de l'Agneau Mystique de Van Eyck, 1938; Le Maître de Flémalle et ...
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Musicista (forse Hollingue, od. Haut-Wignes, Pas-de-Calais, 1459 circa - St. Quentin 1522), allievo di J. Des prés; cantore e maestro alla cappella reale, compositore di corte e canonico a St. Quentin. [...] Per le sue numerose e magistrali composizioni chiesastiche è considerato come uno dei maggiori esponenti della polifonia franco-fiamminga del tempo. Di lui ci rimangono venti messe oltre a mottetti, salmi, magnificat, canzoni francesi. ...
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òlio, pittura a Tecnica pittorica che utilizza l'olio, soprattutto di lino, per agglutinare le materie coloranti e renderle così adatte alla pittura. Nota fin dall'antichità, la p. a o. risulta particolarmente [...] efficace per ottenere effetti di luminosità, trasparenza e intensità cromatica. Nel Rinascimento ebbe particolare successo dapprima nella pittura fiamminga, in seguito anche in Italia soprattutto con Antonello da Messina. ...
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SEMINO, Antonio
Orlando Grosso
Pittore, nato a Genova forse nel 1485, morto nel 1554. Fu allievo di Ludovico Brea durante il soggiorno del maestro nizzardo a Genova, e collaboratore e compagno di Teramo [...] la loro somiglianza. Ottavio (morto a Milano nel 1604) si formò sulle leggiadrie decorative del Vaga e dei pittori fiamminghi, influenzati dall'arte italiana e assertori del compromesso tra l'idealismo italiano e il realismo nordico. Se gli mancarono ...
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Pittore (Beauvais o Amiens 1570 circa - Parigi 1634), lavorò nel nord-est della Francia e a Parigi, dove fu protetto da Maria de' Medici; dal 1623 fu nominato peintre du Roi. Fu il primo maestro di N. [...] Poussin. Esponente del tardo manierismo, subì l'influenza della scuola di Fontainebleau e della pittura fiamminga (Martirio di s. Vincenzo, 1611-12, Les Andelys, Notre-Dame; Presentazione al tempio, 1624, Parigi, St.-Joseph des Carmes; S. Carlo ...
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GOLDSCHMIDT, Adolph
Storico dell'arte, nato ad Amburgo il 15 gennaio 1863, morto a Basilea il 5 gennaio 1944. Professore di storia dell'arte dal 1904 all'università di Halle e dal 1912 al all'università [...] di Berlino.
Profondo conoscitore specie della miniatura medievale, ma anche dell'arte tedesca e fiamminga dei sec. XV e XVI, pubblicò, tra l'altro, l'Utrecht Psalter, 1892, l'Albani-Psalter, Berlino 1895, modello d'una monografia di storia dell'arte, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Albrecht Dürer introduce le conquiste del Rinascimento italiano in Germania, svolgendo [...] i suoi dipinti danno prova di una straordinaria ricettività ai più diversi stimoli figurativi: dalla pittura italiana a quella fiamminga. I suoi scritti sono il primo esempio di trattatistica d’arte nei paesi nordici.
Incisioni e xilografie
"Si può ...
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Regione storica del Belgio, corrispondente nel suo insieme al paese basso fra la Lys, la Schelda e il mare; vi si comprende oggi tuttavia anche la plaga di Alost, Grammont e Renaix sulla destra della Schelda. [...] linguistico, potendosi intendere le Fiandre estese al SO. sin dove giungono i dialetti fiamminghi (v. anche fiamminga, arte; fiamminga, letteratura; fiamminga, musica; fiamminghi. Per la storia della regione, oltre quanto è detto qui appresso sulla ...
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MARSAY, Charles-Hector de Saint-George, marchese de
Mistico quietista, nato da famiglia protestante esule di Francia, morto ad Ambleben, presso Wolfenbüttel, il 3 febbraio 1753. Educato con grande spirito [...] in un reggimento anglo-hannoveriano per la guerra di successione di Spagna, allorché lesse alcuni scritti della mistica fiamminga Antonietta Burignon, e ne fu assai colpito. Si ritirò quindi con alcuni compagni a far vita eremitico-contemplativa ...
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Musicista fiammingo (m. Béthune 1557); maestro di cappella di Carlo V (1544), poi (1552) canonico a Namur, passò (1555) a Termonde e a Béthune. Compose molta musica sacra e profana; per l'euritmia, l'ingegnosità [...] e soprattutto per la forza espressiva della sua musica, il C. appare come uno dei grandi esponenti della terza scuola fiamminga. ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....