Scrittore d'arte e naturalista (Parigi 1680 - ivi 1765). Fu tra i primi storiografi dell'arte francese. Nel suo Abrégé de la vie des plus fameux peintres (3 voll., 1745-52, 2a ed. 4 voll., 1762), sostiene [...] decisamente la pittura fiamminga e olandese, discostandosi dal classicismo tradizionale. Nel campo delle scienze naturali, ebbe buona accoglienza l'Histoire naturelle éclaircie dans deux de ses parties principales, la lithologie et la conchyliologie, ...
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ISAAK (Isaac, Ysac), Heinrich (o Arrigo Tedesco)
Musicista, nato (s'ignora dove) nella prima metà del sec. XV, morto a Firenze nel 1517. Nonostante l'attributo di Tedesco unito in Italia al suo nome, [...] stilistici proprî d'una musica per il suo tempo nuova, indirizzata a una chiarezza, a una saporosità infrequenti tra i Fiamminghi del secondo Quattrocento. Si spiega così il favore che I. incontrò ovunque, anche fuori dei ristretti ambiti delle corti ...
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LANGENDONK, Prosper van
Auguste Vermeylen
Poeta fiammingo, nato nel 1862 a Bruxelles, dove morì nel 1920. Visse come funzionario al ministero della Giustizia. La sua opera non ricca contiene quanto [...] di più fine e umano ha prodotto la poesia fiamminga nell'ultimo secolo.
Natura tormentata, sensibilissima, soggetta a crisi nervose, scissa tra la fede cattolica profondamente sentita e forti istinti di ribellione, il L., che aveva sofferto un amore ...
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CANALI (Canale, Canalis), Floriano
Renzo Bragantini
Nacque probabilmente a Brescia, sebbene nessun documento abbia potuto fornire notizie sicure tanto sul luogo quanto sulla data di nascita. Il Fétis, [...] Canalis sia Pijpe, (nome peraltro assai diffuso nelle Fiandre), cui veniva ad aggiungersi il fatto che anche il nome fiammingo Buys può essere tradotto come Canalis (tuttavia, come si legge nel Grove, appare più probabile che Buys sia da identificare ...
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Valenciennes Città e porto fluviale della Francia settentrionale (42.670 ab. nel 2008; 357.395 ab. nel 2005, considerando l’intera agglomerazione urbana), nel dipartimento del Nord. È situata sulla Schelda, [...] alla confluenza con la Rhonelle, nella grande e fertile pianura fiamminga. È un notevole centro industriale e commerciale. I settori industriali più sviluppati sono la siderurgia, la metallurgia, la meccanica e la petrolchimica. Artigianato tessile. ...
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FUGA
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - Forma appartenente, quanto allo stile, al genere imitato e canonico, del quale rappresenta la più completa estrinsecazione.
Storia. - La denominazione fuga appare [...] (2ª metà del sec. XV; v. fiamminga, musica) a significare varî aspetti dello stile canonico, e ancora con tale accezione generica è usata dai compositori italiani del Cinquecento. In realtà presso questi, sia nelle forme di musica vocale, sia ...
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FRIEDLÄNDER, Max J
Storico dell'arte, nato a Berlino il 5 giugno 1867. Fu, dal 1918, direttore del gabinetto delle stampe del Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino, poi direttore dello stesso museo.
Conoscitore [...] fra i più acuti dell'arte primitiva fiamminga e tedesca, creò soprattutto le basi per la storia della pittura e dell'incisione dei secoli XV e XVI nei Paesi Bassi, dopo che ebbe già pubblicato i libri, notevoli per la limpidezza della visione critica ...
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Scultore (Forchtenberg am Kocher, Württemberg, 1585 o 1588 - Schwäbisch Hall 1662). Fu in Italia tra il 1609 e il 1614. Noto soprattutto per le sue statuette, intagliate in bosso, avorio, alabastro, che [...] denotano il suo sviluppo dal tardo manierismo al barocco di origine fiamminga. ...
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Pittore (Meersburg, Lago di Costanza, 1400 circa - Colonia 1451). Fu il massimo rappresentante del tardo gotico renano. Tra le sue opere più note, la Natività (Monaco, Alte Pinakotek) e il Giudizio Universale, [...] in Italia.
Vita
La sua educazione dovette avvenire nell'ambito della scuola di Ulma (L. Moser); il prevalente accento fiammingo delle prime opere ha fatto pensare a un suo probabile viaggio nelle Fiandre dove avrebbe conosciuto soprattutto i dipinti ...
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Arte
Piccola stanza che negli antichi palazzi signorili era riservata alla conservazione di oggetti e collezioni particolari, talvolta riccamente decorata e destinata a studio. È detto anche g., o stipo, [...] il mobile destinato ad arredare questo ambiente: variamente intarsiato, spesso di fabbricazione fiamminga, tedesca o fiorentina, fu di moda in Europa verso la seconda metà 16° secolo. Nelle gallerie artistiche e nei musei, il termine è passato a ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....