Pittore veneziano, attivo circa tra il 1460 e il 1480. Autore di un dittico, firmato, conservato nella National Gallery di Londra, risentì della pittura di A. Mantegna e della pittura fiamminga con risultati [...] che si possono avvicinare a quelli del giovane Giovanni Bellini ...
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Cronista francese (n. 1390 circa - m. 1453). Scrisse una cronaca dal 1400 al 1444, in tre libri, per continuare quella di J. Froissart, fonte preziosa per la storia francese, inglese e fiamminga. ...
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Compositore fiammingo, che fiorì all'epoca di Clemente VII (1523-1534) quando gli fu affidata la direzione della cappella musicale di Carlo V. L'origine fiamminga del C. si desume dal carattere delle sue [...] data della nascita morì tra il 1566 e il 1568. Il C. appartiene alla generazione di compositori della scuola franco-fiamminga venuta dopo Josquin: musicisti, cioè, che si attengono allo stile polifonico vocale per essi tradizionale, ma che segnano un ...
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SILÓEE, Gil
José F. Rafols
Scultore spagnolo, padre del precedente, operoso in Castiglia sulla fine del secolo XV. È ignoto dove nascesse: nella sua scultura è manifesta l'influenza fiamminga, tedesca [...] e italiana. Dal 1496 al 1499 eseguì, con Diego de la Cruz, il sontuoso altar maggiore della Certosa di Miraflores, presso Burgos. Dal 1489 eglì aveva già scolpito per quella Certosa le tombe di Giovanni ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] il B. sul finire del 1514 o ai primi del 1515. Questo incontro determinò probabilmente tutta la successiva eccezionale attività del Fiammingo. Il van Ortroy pensa che sia stato proprio fra' Felice a spingere il B. a farsi editore esclusivo di libri ...
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ADORNO, Anselmo
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Nacque a Bruges l'8 dic. 1424 da Pietro (appartenente al ramo degli Adorno di Genova trapiantati nei Paesi Bassi) e da Elisabetta Braderick, di nobile famiglia fiamminga. Assai giovane [...] si fece notare nei tornei cavallereschi e particolarmente in quello dell'"Orso bianco" a Bruges (1440). Nel 1443 sposò Margherita van der Bauk, da cui ebbe dodici figli. Contemporaneamente entrò nella ...
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Pittore (Firenze 1459 - ivi 1497), fratello e collaboratore di Domenico. Di lui si possiede un quadro firmato (la Natività, chiesa di Aigueperse, Borgogna), eseguito in Francia, che mostra elementi desunti [...] dalla tradizione fiamminga. Gli furono attribuite molte delle opere assegnate a G. B. Utili. ...
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Pittore, originario di Pavia, attivo a Genova (notizie dal 1426 - m. prima del 1451). Sua unica opera certa è una Crocefissione (Savona, Pinacoteca civica), firmata, che attesta la sua conoscenza della [...] pittura fiamminga, e che segna uno dei punti più alti della pittura lombarda sulla metà del sec. 15º: non senza influsso sul giovane V. Foppa. ...
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Attrice (Molenbeck-Saint-Jean, Bruxelles, 1871 - Amsterdam 1952), esordì giovanissima a Gand; per lei scrissero J. Hoste (De Brusselsche Straatzanger) e N. de Tiere (Roze Kate); divenuta ben presto la [...] migliore attrice fiamminga, recitò (dal 1885) al Teatro fiammingo di Bruxelles, poi (1891-1903) al Grand Théâtre dei fratelli van Lier a Amsterdam, e (dal 1904) in varie compagnie. Si ritirò dalle scene nel 1949. ...
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Museo di storia dell'arte inaugurato a Vienna nel 1891. Vi sono riunite le collezioni già appartenenti agli Asburgo; di esse la più nota è la galleria di pitture, con sezioni italiana, tedesca, fiamminga [...] e spagnola. Dello stesso museo fanno anche parte la collezione di scultura e di arti minori, la collezione di antichità greco-romane ed egiziane ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....