MERCATI, Michele
Elisa Andretta
MERCATI, Michele. – Nacque a San Miniato, tra Firenze e Pisa, il 6 apr. 1541 dal medico Pietro e da Alfonsina Fiamminga.
Ebbe un fratello, Francesco, e due sorelle, che [...] presero entrambe i voti. Il nonno paterno, dal quale il M. ereditò il nome di battesimo, fu un noto umanista, vicino ai circoli neoplatonici fiorentini e amico di Marsilio Ficino, con il quale scambiò ...
Leggi Tutto
Pittore (Pieve di Vico, Corsica, 1446 circa - Genova 1513). Fu attivo a Genova con G. Mazone (1484-85); delle sue opere certe, che risentono dell'arte fiamminga e lombarda, restano: i polittici di S. Girolamo [...] (1490-95, smembrato: Genova, Accademia ligustica di belle arti e Filadelfia, Collezione Johnson) e S. Vincenzo Ferrer (1501, smembrato: Taggia, Santa Maria della Misericordia e Roma, Museo di palazzo Venezia); ...
Leggi Tutto
Pittore (Gaeta 1550 circa - Roma 1598). Allievo forse di I. del Conte, raggiunse la notorietà con i suoi ritratti di celebri personaggi romani; ispirandosi alla ritrattistica fiamminga cinquecentesca (A. [...] Moro, F. Pourbus), ritrasse con grande abilità tecnica e attenzione virtuosistica le caratteristiche fisiche e gli attributi sociali del soggetto (Marcantonio Colonna, Roma, galleria Colonna). Nelle opere ...
Leggi Tutto
Poeta belga di lingua francese (Saint-Amand, Anversa, 1855 - Rouen 1916). Nelle prime liriche (Les Flamandes, 1883; Les Moines, 1886) s'ispirò ai temi della tradizione fiamminga, che riprese più tardi [...] II. Les héros, 1908, Les villes à pignons, 1910; III. Les plaines, 1911). Un'inquietudine e un cupo misticismo tipicamente fiamminghi si rispecchiano nei libri Les soirs (1888), Les débâcles (1888), Flambeaux noirs (1891). Poi cantò con impeto e con ...
Leggi Tutto
Pittore (n. Cordova prima del 1450 - m. dopo il 1498), attivo a Valencia, in Aragona e in Catalogna. Nelle sue opere mostra, sotto la stretta influenza della pittura fiamminga, qualità proprie di incisivo [...] disegno: Trittico con la Madonna di Monferrato (Acqui, cattedrale), S. Domenico in trono (1474-77, Madrid, Prado), Pietà del canonico Desplá (1490, Barcellona, cattedrale), ecc ...
Leggi Tutto
DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] , A. e la sua scuola, in Storia della Sicilia, V,Napoli 1979, pp. 274-333; Id., Problemi antonelliani. I rapporti con la pittura fiamminga, in Storia dell'arte, 1980, n. 1, pp. 151-166; G. Previtali, Da A. da Messina a jacopo di Antonello. I) La data ...
Leggi Tutto
TRACETTI (Traietti, Tragetti), Lorenzino (Laurencinus Romanus), detto «dal liuto»
Dinko Fabris
Nacque a Roma tra il 1550 e il 1552 circa da Francesco Tracetti, musicista di origine fiamminga («gallus [...] 1559 e il 1564.
Negli stessi anni del padre, maestro di cappella in S. Lorenzo era Ioanne (Jean) Matelart, anch’egli fiammingo, autore di una Intavolatura de leuto edita in Roma da Valerio Dorico nel 1559; l’anno dopo, anche Francesco collaborò con ...
Leggi Tutto
VERMEYLEN, August
Scrittore fiammingo, nato a Bruxelles il 12 maggio 1872. Il V. ha insegnato all'università di Bruxelles dal 1901 al 1923, dal quale anno insegna all'università di Gand; è membro dell'Accademia [...] senato del Belgio dal 1921. Nel 1893 il V. fondava la rivista Van Nu en Straks, che ha iniziato il rinnovamento della letteratura fiamminga.
Fra le opere principali del V. ricordiamo: Leven en Werken van Jonken Jan van der Noot (La vita e l'opera di ...
Leggi Tutto
BALBANI, Camillo
Gemma Miani
Nacque ad Anversa da Tommaso, patrizio e mercante lucchese, e da Bianca di Giovanni Bernardini, il 25 ott. 1548. Trascorse la prima giovinezza nella città fiamminga, dove [...] dopo il suo arrivo Alessandro Farnese rioccupava Anversa ed il B. trasferì nuovamente in quella città la sede della ditta fiamminga: a partire dal settembre 1585, infatti, la sua corrispondenza cominciò ad essere datata da Anversa. Nei primi mesi il ...
Leggi Tutto
Teologo calvinista (Bruges 1563 - Groninga 1641); la famiglia si rifugiò (1578) nel Palatinato ed egli studiò a Strasburgo, a Neustadt, a Cambridge e a Heidelberg. Fu pastore della comunità fiamminga a [...] Francoforte sul Meno (1587), quindi (1593) professore a Leida. Qui, dopo la venuta di J. Arminius, G. venne a conflitto con lui sulla dottrina della salvezza e della predestinazione, accusandolo di pelagianismo, ...
Leggi Tutto
fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....