NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] di Rampsinito in Erodoto). Dalle avventure di Sinûhe, al "racconto del naufrago" del papiro di Leningrado, dalle storie dimagia von Ebner-Eschenbach, ecc. Se anche più vicina alla fiaba e alla leggenda che non alla novella (distinzione nettamente ...
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FOLKLORE (ingl. folk-lore, dalle voci, ora antiquate, folk "popolo", e lore "dottrina")
Raffaele Corso
Il termine fu foggiato dall'archeologo J. W. Thoms, che lo propose all'Athenaeum di Londra il 22 [...] fiabe, nelle leggende e nelle novelle dei popoli occidentali (v. fiaba; leggenda; novella). Contro e al disopra di si svolge in forma di cerimonia magica, intesa a provocare qualche fenomeno della natura, mediante i processi della magia "simpatica" e ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] per ora intento a effetti dimagia locale, in serie versificate non immemori della Figlia di Jorio. La presenza del come crollo di valori, tanto più tragico quanto più si tratta di valori inesistenti. Il vecchio profumo del tempo delle fiabe, un ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] mostruose invece di quelle celesti, che le stelle sono trasformate in animali, che il Cielo è pieno difiabe, che anzi farsi una ragione di operazioni per loro non comprensibili, hanno sospettato dimagia e anche di necromanzia filosofi come Pietro ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] di dimostrare - non possono crescere di numero e servono da matrice per tutte le favole dimagia possibili. È questo uno dei punti di partenza dello strutturalismo antropologico di 1928 (tr. it.: Morfologia della fiaba, Torino 1966).
Proust, M., ...
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Giocare
Ennio Peres
Crescere giocando
Anche se talvolta, soprattutto nel passato, veniva considerato solo un passatempo, il gioco è un'attività importantissima per gli esseri umani. Il gioco potenzia [...] che i giocattoli siano complicati o costosi perché avvenga questo genere dimagia. Basta guardare i tanti giochi poveri che i ragazzi del la fanciulla più bella della luna e della rosa, in Fiabe del popolo Tuareg, Mondadori, Milano 1994 [Ill.]
Lewis ...
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La scena teatrale
Silvana Sinisi
Teatro e arti visive
Il sodalizio tra la scena e le arti visive, uno dei baluardi dell’avanguardia novecentesca rilanciato dalla ricerca sperimentale degli anni Settanta, [...] realizzare, su invito dell’Opéra, un libretto sulle fiabedi Andersen, riflette, a partire dalla nazionalità, elementi autobiografici merito va ancora una volta attribuito alla impareggiabile magia delle luci che hanno contribuito a sottolineare la ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] cominciato a fermare sulla carta quelle storie vagabonde: le fiabedi tutto il mondo si sono incontrate nei libri e si quadro, oppure bere il tè stando in volo. Quella di Mary Poppins è la magiadi chi usa il proprio potere per rendere gli altri più ...
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STRAPAROLA, Giovanni Francesco
Donato Pirovano
– Dell’autore di un’antologia di rime intitolata Opera nova e delle Piacevoli notti non si conosce quasi nulla. La pressoché totale assenza di documenti [...] 177-198 (poi ampliato, rivisto e corretto in Id., Gli arabeschi della fiaba. Dal Basile ai romantici, Pisa 1984, pp. 37-70); e soprattutto M. Petrini, La fiabadimagia nella letteratura italiana, Udine 1983, con un capitolo dedicato a Straparola (pp ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] non prestar fede, nonostante l'autorità di Turpino, alle avventure portentose, alle magie, agl'incanti e nel gustare le Balsamo-Crivelli (Boccaccino, La fiabadi Calugino, ecc.) ebbe non immeritato un plauso di critica, che mostra qual fascino ...
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fantasy
‹fä′ntësi› s. ingl. (propr. «fantasia»), usato in ital. al femm. (e pronunciato comunem. ‹fànta∫i›). – Genere letterario narrativo, accolto in seguito anche nel cinema, diffusosi inizialmente nei paesi di lingua inglese grazie ai romanzi...