MALASPINA, Gabriele
Patrizia Meli
Terzogenito di Antonio Alberico, marchese di Fosdinovo e Massa, e di Giovanna Malaspina di Verrucola, nacque fra il 1435 e il 1438. Alla morte del padre (aprile 1445) [...] 1484 era ormai in lotta aperta col fratello per il governo del feudo massese. All'inizio di quell'anno Francesco si era infatti rifugiato VIII riguardo al Ducato di Gravina, un tempo ricevuto in feudo dall'avo paterno Spinetta.
In seguito il M. non ...
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PIGNATELLI, Antonio
Elena Papagna
PIGNATELLI, Antonio. – Nacque a Napoli il 27 marzo 1722 da Antonio e da Anna Francesca Pinelli.
Se i Pignatelli erano di antichissime origini, la linea dei Pignatelli [...] fu importante per Antonio Pignatelli, dall’inizio dell’anno precedente succeduto al padre nel titolo di principe di Belmonte, feudo calabrese che avrebbe ereditato solo nel 1779, alla morte della madre, insieme agli altri a lei intestati e dislocati ...
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PIGNATELLI, Ettore
Rossella Cancila
PIGNATELLI, Ettore. – Nacque attorno al 1465 da Carlo Pignatelli, signore di Monticello, e da Mariella Alferi. Milite napoletano, sposò nel 1489 donna Ippolita Gesualdo, [...] Rosarno, Misiano e Monteleone, Torre di Bivona, Cinquefrondi, con il feudo detto Morbogallico (8 giugno) e ottenne il titolo di conte nel Regno di Sicilia e nell’isola di Malta (il feudo La Marsa), del Ducato di Monteleone e della Contea di Borrello ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Andrea Matteo
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Figlio secondogenito di Giulio Antonio, duca d'Atri e di Caterina Orsini, contessa di Conversano, nacque nel gennaio 1458. Parente per parte di madre della famiglia [...] l'A. col pagamento di ben 40.000 ducati ottenne il 16 marzo 1521 un diploma sovrano, per cui riotteneva in feudo Teramo ed il suo contado. Contro tale concessione si levò l'opposizione di Teramo, consultata in proposito dal Consiglio collaterale: ne ...
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Ammiraglio genovese (Genova prima del 1383 - Serravalle 1456), cancelliere di Genova (1423-35), nel 1435, a capo della spedizione inviata dai Genovesi a liberare Gaeta assediata da Alfonso d'Aragona, sconfisse [...] facendo prigioniero lo stesso Alfonso che liberò dietro richiesta di Filippo Maria Visconti. Perciò i Genovesi esiliarono A. nel suo feudo di Serravalle come troppo ligio al duca di Milano, presso il quale egli infatti riparò per lunghi periodi, e al ...
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Comune della prov. di Ascoli Piceno (74,2 km2 con 4414 ab. nel 2008). Il centro è posto a 494 m s.l.m. tra le basse valli dei fiumi Tesino e Menocchia. Attività agricole. Industrie agroalimentari, calzaturiere [...] e di materiali edili.
Il nome pare derivi dalla famiglia dei Dransone o Transone, che, avuto il luogo in feudo dal vescovo di Fermo nell’11° sec., riunì i castelli di Monte Antico, Capo di Monte, Rofflano e Agello nel centro attuale. Al principio del ...
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Cittadina della Francia occidentale (19.400 ab. nel 2005), nel dipartimento della Charente, sulla riva sinistra di questo fiume. Famosa per gli stabilimenti enologici (i primi datano dal 1643).
La romana [...] 10° sec.; passata a Riccardo Cuor di Leone, ricevette (1215) da Giovanni Senza Terra una Carta di diritti. Nel 1239 divenne feudo dei Lusignano. Prosperò nella prima metà del 16° sec. con Luisa di Savoia e Francesco I; durante le guerre di religione ...
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Marchese d'Ivrea (m. Bamberga 966); figlio di Adalberto e di Gisla, figlia di Berengario I, rifugiatosi in Germania per sfuggire a Ugo di Provenza re d'Italia, che non tollerava la potenza del grande feudatario [...] di Lotario, Adelaide, e dal papa, e incoronatosi re d'Italia a Pavia (sett. 951), B. poté riottenere il regno, come feudo, mutilato però della marca del Friuli, dallo stesso Ottone (ag. 952). Il tentativo di risollevare le sue sorti fu osteggiato dai ...
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Famiglia nobile originaria di Gubbio. Trapiantatasi in Romagna verso il 1200, vi possedette notevoli signorie. Tommaso nel 1458 fu senatore di Roma. Nel 1625 Gregorio ottenne per sé e per i suoi figli [...] (v.) fu nunzio a Parigi e poi cardinale vescovo d'Albano. Orazio (n. 1613) ereditò dalla moglie Maria Veralli il feudo di Castel Viscardo presso Orvieto, sul quale Urbano VIII concesse (1655) il titolo di marchese, mutato in quello di principe da ...
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Contributo in danaro che già presso Franchi e Longobardi il feudatario, desideroso di sottrarsi al servizio militare ( adohamentum), doveva pagare al suo signore per ottenere l’esonero e permettergli di [...] reclutare altre milizie. Incoraggiata dagli stessi signori favorevoli all’impiego di mercenari, l’a., detta anche ostendizie, si trasformò in seguito in un’imposta commisurata alla superficie o al reddito del feudo. ...
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feudo
fèudo s. m. [dal lat. mediev. feudum, di etimologia discussa, attestato dapprima (sec. 9°) nelle forme feus, feum (da cui anche il corrispondente fr. fief), che risalgono prob. a un franco *fehu «possesso, bestiame»; la parola compare...
infeudare
v. tr. [der. di feudo] (io infèudo, ecc.). – Costituire in feudo, assoggettare a vincoli feudali: l’imperatore tentava di i. i comuni ancora liberi; o concedere come feudo: i territorî che il sovrano aveva infeudato ai suoi vassalli;...