. Il termine beneficium si trova usato nell'alto Medioevo per indicare il rapporto che si stabiliva quando un proprietario cedeva il suo fondo a un altro - per lo più la Chiesa - ricevendolo poi nuovamente [...] : una delle istituzioni da cui nacque il rapporto feudale, onde, già nel sec. IX, il termine è spesso sinonimo di feudo.
Benedicio ecclesiastit.o. - Il nome si mantenne nel campo del diritto canonico ed ecclesiastico e sotto questo punto di vista lo ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] le terre feudali che possedeva e non abbia fornito alcun uomo armato all'esercito del re.
I feudatari che detenevano feuda integra, e che non pagavano l'adohamentum, dovevano fornire, secondo la consuetudine normanna, all'esercito del re un numero di ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] plebe, nell'ambito stesso di un medesimo stato non ha egualmente nessi e coscienza di unità. È divisa quella rurale, come divisi i feudi. Nulla di comune fra la plebe rurale e quella delle città che ha regime di favore: e l'economia della prima è non ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Germania
KKnut Schulz
La vita di Federico II e gli anni in cui regnò rappresentano soprattutto per il Regno di Germania un periodo di rivolgimento, sia sotto [...] il Leone nel 1180, l'ultimo degli antichi ducati e la posizione di supremazia del duca di Sassonia furono smantellati. I suoi feudi furono trasformati in due nuovi 'ducati' nel senso di principati imperiali. Da questi eventi si formò, nel corso di un ...
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Giureconsulto e uomo politico, nato dalla nobile famiglia milanese, morto nel maggio del 1460. Fu lettore di diritto civile a Pavia dal 1418 al 1427, consigliere ducale dal 1427, oratore a Sigismondo (1424), [...] e di stabilire le condizioni per la liberazione di Alfonso d'Aragona (1435), e ottenne nel 1436 l'investitura del feudo di Garlasco in Lomellina. Ebbe parte cospicua nel governo della Repubblica ambrosiana; voltosi poi allo Sforza, fu tra coloro che ...
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DI NAPOLI, Carlo
Grazia Fallico
Nacque a Troina (Enna) nell'anno 1700 da Nicolò ed Elisabetta Di Napoli.
Apparteneva a uno dei rami cadetti di una famiglia che nel corso del secolo precedente, attraverso [...] Non acquistò, come inesattamente riferisce qualche biografo, alcun titolo nobiliare, poiché la "Cuba" da lui posseduta non era un feudo, ma una tenuta fuori città con casa di villeggiatura, conosciuta ancora oggi con questo nome.
Morì a Palermo il 29 ...
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FRICHIGNONO, Pietro Francesco, conte di Castellengo
Enrico Stumpo
Nacque a Torino nel 1632 da Giovanni Antonio, segretario ordinario del Senato di Piemonte e procuratore dei poveri, e da Margherita [...] e, l'anno seguente, presidente effettivo del Senato di Piemonte; gli vennero inoltre riconosciute le precedenti investiture dei feudi di Vernone e di Castellengo, sempre con il titolo comitale. Il 17 febbr. 1701 infine, venne nominato presidente ...
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BAGNASACCO, Antonio
Valerio Castronovo
Nacque in Andorno nella prima metà del sec. XVI (oggi Andorno Micca, in provincia di Vercelli).
Cresciuto nel clima di fervore di studi legali tipico del Piemonte [...] del duca Carlo III dinanzi alla commissione apposita, convocata da Carlo V, che nel 1536 aveva deciso per la devoluzione del feudo del Monferrato a favore dei Gonzaga. Il B. dedica parte dell'opera a confutare il dispositivo del giudizio emesso dalla ...
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LAZARA, Leone
Primo Griguolo
Nacque nel 1397, probabilmente nel Padovano, da Francesco e da una Simona di cui si ignora il casato. Dopo la morte prematura del padre fu affidato alla tutela del prozio, [...] casa in città, in contrada S. Margherita, ma dimorava più spesso a Conselve, dove sorvegliava con agio i poderi del suo feudo. Egli avviò alla carriera ecclesiastica il L., che sin dal 1406 è annoverato tra i canonici della cattedrale di Padova e nel ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] sua Alessandria (M. Montorzi, Diritto feudale nel basso Medioevo, Torino 1991, pp. 32 s. e n. 92, e Attorno e oltre il feudo). L'insegnamento napoletano di Riccardo Petroni da Siena è testimoniato da Cino da Pistoia (Monti, s.d. [ma 1924], p. 96) e ...
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feudo
fèudo s. m. [dal lat. mediev. feudum, di etimologia discussa, attestato dapprima (sec. 9°) nelle forme feus, feum (da cui anche il corrispondente fr. fief), che risalgono prob. a un franco *fehu «possesso, bestiame»; la parola compare...
infeudare
v. tr. [der. di feudo] (io infèudo, ecc.). – Costituire in feudo, assoggettare a vincoli feudali: l’imperatore tentava di i. i comuni ancora liberi; o concedere come feudo: i territorî che il sovrano aveva infeudato ai suoi vassalli;...