Ammiraglio
Beatrice Pasciuta
Magistratura di origine normanna, essa mutò profondamente in epoca sveva e specialmente durante la seconda parte del regno di Federico II.
Nella struttura organizzativa [...] da Enrico VI; se inoltre qualcuno di essi fosse morto senza eredi, l'ammiraglio avrebbe potuto entro un anno riassegnare in feudo la carica a persone esperte in arte maris.
Le competenze dell'ammiraglio riguardavano anche l'attività di offesa e di ...
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CARAVITA, Giuseppe
Carla Russo
Nacque a Napoli dal penalista Tommaso e da Felicia Sersale. I dati che si possono trarre da alcuni documenti, quali le Biografie de' magistrati e il Relevio per la sua [...] Chiara e ricoprì anche la carica di delegato della Real Giurisdizione.
Nel 1759 il C. aveva avuto in dono, dallo zio Domenico, il feudo di Toritto in Terra di Bari su cui era costituito il titolo ducale. Nel 1778 ebbe per sé e per gli eredi anche il ...
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CITO, Baldassarre
Carla Russo
Nacque a Napoli il 1º febbr. 1695 da Carlo, nobile originario di Rossano Calabro e reggente del Consiglio collaterale, e da Anna De Maio, di famiglia nobile ascritta al [...] la famiglia Cito aveva una cappella gentilizia. Erede del titolo marchionale, che il C. aveva ricevuto con facoltà di trasferirlo su un feudo che egli stesso o i suoi eredi avessero acquistato, fu il nipote Carlo, al quale il C. lo aveva refutato fin ...
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NICCOLINI, Agnolo
Barbara Donati
NICCOLINI (Nicolini), Agnolo (Angelo). – Primogenito di cinque figli, nacque a Firenze il 29 giugno 1502 da Matteo e da Ginevra Morelli.
Dei suoi fratelli, soltanto [...] che pretese la sua sostituzione con due successivi governatori spagnoli. Solo il 4 luglio 1557, quando Cosimo ottenne Siena in «feudo ligio, nobile e onorifico» (ibid. 17, 1), Niccolini riprese il suo posto, divenendo il primo rappresentante dell’era ...
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CITO, Carlo
Anna Casella
Nacque nell'ottobre 1636 a Rossano Calabro (Cosenza) da una famiglia che, pur essendo stata aggregata alla nobiltà locale soltanto nel 1605, era già dai primi anni del Cinquecento [...] dei giuristi, nel 1693 il C. iniziò davanti al Sacro Regio Consiglio un procedimento per essere reintegrato nel possesso di un feudo a cui era legato un titolo nobiliare, ed infine nel marzo 1695 riuscì a soddisfare le sue aspirazioni, entrando a far ...
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DRAGO (Dracco, Dracon), Luigi Onorato
Elisa Mongiano
Di famiglia nizzarda, oriunda della Provenza, nacque a Sospello (Nizza) nel 1512. Compì studi giuridici, conseguendo il dottorato in diritto civile [...] nell'ambito della Camera dei conti di Piemonte.
Con patenti 27 nov. 1566 gli veniva confermata l'investitura ducale di parte del feudo di Trana da lui acquistato da Lorenzo Balbo di Vernone e poi venduto dai figli del D. a Guglielmo Gromis il 14 ...
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BENTIVOGLIO, Antonio (Antongaleazzo)
Ottavio Banti
Figlio di Giovanni I e di Elisabetta di Castel San Pietro, nacque intorno al 1390; al momento della morte di suo padre era ancora minorenne ed è quindi [...] 1420 consegnò Bologna nelle sue mani, dopo aver ottenuto per i Bolognesi il riconoscimento delle loro "libertà" e per sé il feudo di Castelbolognese, del quale fu investito da papa Martino V il 25 agosto seguente. Quattro giorni prima, il 21 ag., il ...
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BOSSI (Bosso), Egidio
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Nacque a Milano nel 1488 da Francesco e Anastasia Carnaga. Dedicatosi alle discipline giuridiche per le quali aveva dimostrato fin dai primi studi grande attitudine, si addottorò [...] dei poteri pubblici nel 1536, in Arch. stor. lomb., s. 4, IV (1905), pp. 333, 336, 338; C. Magni, Il tramonto del feudo lombardo, Milano 1937, p. 36; P. Fiorelli, La tortura giudiziaria nel diritto comune, Varese 1953, I, p. 160; Enc. Ital., VII, p ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] o almeno controllarli. Francesco II Sforza fu, pertanto, riconosciuto duca di Milano (ma il ducato fu considerato come feudo reversibile all'Impero) dopo essersi presentato con un salvacondotto ed essere stato ricevuto dall'imperatore il 23 novembre ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523). Storia (p. 571)
Enrico BONOMI
Anna Maria RATTI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Pino FORTINI
Ugo FISCHETTI
Max RADIN
Riportata nelle elezioni del 3 novembre 1936 una [...] da Giacomo II a Lord Baltimore). Queste concessioni, nella forma e negli effetti, non erano che la costituzione di grandi feudi ed erano infatti modellate sull'investitura della contea palatina di Durham al vescovo di Durham, la quale oltrepassava di ...
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feudo
fèudo s. m. [dal lat. mediev. feudum, di etimologia discussa, attestato dapprima (sec. 9°) nelle forme feus, feum (da cui anche il corrispondente fr. fief), che risalgono prob. a un franco *fehu «possesso, bestiame»; la parola compare...
infeudare
v. tr. [der. di feudo] (io infèudo, ecc.). – Costituire in feudo, assoggettare a vincoli feudali: l’imperatore tentava di i. i comuni ancora liberi; o concedere come feudo: i territorî che il sovrano aveva infeudato ai suoi vassalli;...