PIGNATELLI, Vincenzo
Renata De Lorenzo
PIGNATELLI, Vincenzo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1777. Patrizio del ramo dei Pignatelli di Monteleone, era figlio di Salvatore, principe di Strongoli, e di [...] Mastrilli, figlia del duca di Marigliano e di Giovanna Caracciolo Capriglia.
Il padre, esponente della più dinamica feudalità calabrese, aveva lasciato la carriera militare per dedicarsi agli studi e all’amministrazione del patrimonio, nell’ottica ...
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ADENOLFO da Cuma (Cumanus)
Mario Del Treppo
Napoletano di nascita, nel 1329, nominato professore di diritto civile all'università di Napoli (ma è dubbio che egli vi abbia effettivamente insegnato), fu [...] della Provenza per Roberto d'Angiò, che, proprio in quell'anno, nel corso della sua lunga lotta con la feudalità piemontese, gli affidava l'incarico (insieme con Giovanni Acquabianca e Giovanni Cabassole) di trattare dinanzi a Giovanni XXII la ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] inediti dei duchi e marchesi di Tuscia, cit., cfr. i commenti relativi ai documenti citati; N. Grimaldi, La contessa Matilde e la sua stirpe feudale, Firenze 1928, pp. 92 s., 100 s., 108 s., 110, 113 s., 115 s., 123 ss., 127, 129, 132 ss., 140, 145 s ...
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Abate di Cluny (n. circa 962 - m. Souvigny 1049). Di nobile famiglia, fu prima canonico: fattosi poi monaco a Cluny (991) vi fu abate dal 994. Dotato di grandi capacità organizzative e di infaticabile [...] la riforma cluniacense, scontrandosi con l'episcopato, ostile all'esenzione papale di cui godeva Cluny, e con la feudalità laica, desiderosa d'appropriarsi dei grandi beni che costituivano la base della ricchezza e della potenza cluniacense. O ...
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Uomo politico (Palermo 1756 - ivi 1829); ammiratore del costituzionalismo inglese, fece approvare nel 1810 una riforma del sistema tributario siciliano, ma si oppose alle pretese della corte in materia [...] nella riforma della costituzione, come ministro delle Finanze (1812); ma il suo programma di integrale abolizione della feudalità e di concessioni alla borghesia democratica gli alienò i baroni e non bastò a soddisfare l'opposizione. Dimessosi ...
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ENDRIGHETTO di Bongaio (Hendrigetus, Hendreghettus de Bongai oppure de Mongai, Hendriget de Bongayo)
Gian Maria Varanini
Figlio di Federico, nacque agli inizi del sec. XIV, ignoriamo esattamente quando, [...] guelfa" e Treviso postcaminese, Cangrande (I) Della Scala aveva stretto, tra gli altri, anche con vari esponenti della feudalità bellunese. (In questo contesto deve essere collocato anche il matrimonio - non databile con precisione - di E. con Iacopa ...
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BENEVENTANI, Rocco
Angela Valente
Figlio di Francesco, nacque il 21 maggio 1777 a Sasso di Castalda (Potenza). Studiò diritto ed economia a Napoli, ove conobbe M. Pagano, F. Conforti, D. Cirillo. Ufficiale [...] B. patrocinò, quale capo divisione dei ministero dell'Intemo, quella legge che il 12 dic. 1816 ribadì l'eversione della feudalità, asserendo che la sua necessità era stata avvertita fin dai secoli lontani, e che d'altra parte tomare indietro non era ...
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EGNA, Enrico da (Heinricus de Enn)
Gian Maria Varanini
Terzo di questo nome nella famiglia signorile tirolese che prendeva nome dall'omonima, importante località presso l'Adige (Neumarkt in tedesco, [...] di Ezzelino il Monaco e sorella dell'ultimo Ezzelino.
I da Egna non erano fra le minori famiglie della feudalità trentina. Il giureconsulto Nicolò ed Enrico (II), rispettivamente zio e padre dell'E., parteciparono attivamente alle complesse vicende ...
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CELANO, Nicola di
Bernardo Di Tuoro
Figlio primogenito di Pietro conte di Celano, nacque con molta probabilità nel terz'ultimo decennio del sec. XIV dato che, quando nell'anno 1400 è ricordato per la [...] ., XVI(1891), p. 436; Id., Storia della regina Giovanna II d'Angiò, Lanciano 1904, pp. 78, 121; R. Moscati, L'evoluz. della feudalità, in Arch. stor. per le prov. napoletane, XXXII(1936), p. 108; A. Cutolo, Re Ladislao di Durazzo, Napoli 1936, I, pp ...
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ACCLAVIO, Domenico
Giovanni Cervigni
Nato a Taranto nel 1762, studiò diritto a Napoli, dove si stabilì. Dopo la rivoluzione del 1799 venne inviato come visitatore economico nelle province e risulta [...] il quale raggiunse, nel 1810, il grado di procuratore generale. Durante questo periodo, in applicazione delle leggi eversive della feudalità del 1806, l'A. emanò una serie di rescritti cui molto deve la sua fama di giurista (la raccolta manoscritta ...
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feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.
feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...